punto lis matteo del fante poste italiane

C’È "POSTE" PER TE! – IL GRUPPO GUIDATO DA MATTEO DEL FANTE PORTA A CASA LA MAGGIORE ACQUISIZIONE DELLA SUA STORIA: HA COMPRATO PER 700 MILIONI DI EURO  “LIS”, SOCIETÀ LEADER NEI COSIDDETTI “PAGAMENTI DI PROSSIMITÀ”: HA UNA RETE DI 54MILA PUNTI VENDITA, PRINCIPALMENTE BAR E TABACCHERIE, DOVE PERMETTE DI PAGARE BOLLETTINI, EFFETTUARE RICARICHE E VARI ALTRI SERVIZI – L’OBIETTIVO È RAFFORZARE IL SISTEMA “POSTEPAY”

Da www.repubblica.it

 

matteo del fante poste italiane 2

Poste accelera nel settore dei pagamenti e porta a casa la maggiore acquisizione della sua storia, almeno da quando è quotata. La società guidata da Matteo Del Fante ha finalizzato lo shopping di Lis, venduta dal gruppo Igt (la ex Lottomatica) e che porta in dote la sua presenza capillare nei cosiddetti "pagamenti di prossimità". Ha infatti una rete di circa 54mila punti vendita - sostanzialmente bar e tabaccherie - dove offre servizi come il pagento di bollettini, carte di pagamento prepagate, le ricariche di telefonia e altri servizi per gli esercenti e le imprese.

 

punto lis

A perfezionare l'acquisizione di Lis Holding, con la quale c'era già un rapporto di partnership commericale, è stata in particolare PostePay, che ha sborsato per l'acquisto del 100% del capitale una cifra di 700 milioni di euro, includendo 70 milioni di cassa.

 

In qualità di partner commerciale di lunga data di Poste Italiane, informa una nota, Lis si avvale di una piattaforma paytech proprietaria e competenze distintive: nel 2021 Lis ha generato un fatturato lordo di 228 milioni ed un ebitda di 40 milioni (margine operativo lordo) e, nel primo semestre del 2022, un fatturato lordo di 132 milioni ed un ebitda (+16% anno su anno) di 24 milioni.

 

punto lis 3

L'obiettivo dichiarato della società delle lettere è di far consolidare a PostePay "la propria leadership nel mercato dei pagamenti e nell'ecosistema di servizi digitali". PostePay "farà leva sul know-how tecnologico di LIS per ampliare la propria offerta di prodotti e rafforzare le soluzioni dedicate alle Piccole e Medie Imprese, consolidando così il proprio posizionamento di leadership nel mercato paytech", spiega Poste in una nota. 

 

matteo del fante poste italiane 4

"L'acquisizione di Lis - commenta Del Fante - rappresenta la più rilevante operazione finanziaria di acquisizione nella storia di Poste Italiane, a testimonianza dell'impegno profuso ad aumentare la nostra quota di mercato nel segmento dei pagamenti in rapida crescita, rafforzando il posizionamento di PostePay come azienda leader nel settore paytech e contribuendo ulteriormente all'attuazione della nostra strategia omnicanale"

 

"Diamo il benvenuto al management team e tutti i dipendenti e - prosegue - siamo lieti che Lis abbia ottenuto risultati nel primo semestre in linea con le nostre aspettative, in ulteriore accelerazione nel secondo semestre del 2022. Il pieno controllo della piattaforma proprietaria di Lis unito all'internalizzazione del know-how tecnologico, ci consentirà di avanzare ulteriormente nell'attuazione della nostra strategia omnicanale e nell'ambito delle soluzioni di pagamento".

postepay punto lis punto lis matteo del fante poste italiane 6punto lis 1matteo del fante poste italiane 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…