CAIRO TE COSTA COMPRARE IL 'CORRIERE' - PERFINO NEL SUO ENTOURAGE SONO RIMASTI STUPITI QUANDO HANNO VISTO URBANETTO TIRARE FUORI 22 MILIONI DI EURO PER IL 4,2% DI RCS: FINORA LO SCALATORE HA SPESO 50 MILIONI. E ALTRI 35 DOVRÀ PAGARNE PER MANTENERE IL CONTROLLO DELLA SUA CAIRO COMMUNICATION
Giovanni Pons per ''la Repubblica''
Perfino nel suo entourage sono rimasti un po' stupiti quando hanno visto Urbano Cairo tirar fuori 22 milioni di euro per comprare quel pacchetto (4,2%) di azioni Rcs che poteva essere determinante per la vittoria finale. Anche perché l' uomo ha fama di essere un imprenditore e manager molto parsimonioso. Invece, senza batter ciglio ha preso l' aereo, è andato a Londra a trovare l' hedge fund Sand Grove, ed è tornato indietro con la consapevolezza di poter vincere la partita.
E non era il primo pacchetto di titoli Rcs che comprava, anche se le prime azioni le aveva rastrellate attraverso l' aumento di capitale del 2013 convertendo diritti che erano rimasti inoptati. In quella prima incursione Cairo mise sul piatto circa 16 milioni per avere in portafoglio una quota del 2,8%. Poi arrotondata all' inizio del 2015 fino al 4,7% per cercare di contare di più nel consiglio di amministrazione che si andava formando e per il quale presentò una lista propria che permise l' ingresso di Stefano Simontacchi.
Nel mezzo c' era stata la diluizione successiva alla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, decisa dall' allora ad Pietro Scott Jovane. Prima del lancio dell' Opas, dunque, Cairo aveva già messo sul piatto di tasca sua circa 35 milioni, visto che le azioni le ha comprate attraverso le sue società personali per non appesantire la Cairo Communication che è quotata in Borsa. A questi si aggiungano gli ultimi 22 milioni per l' ulteriore pacchetto del 4,2% che però è stato apportato all' Opas e dunque potrà beneficiare di 25 centesimi cash ad azione riducendo l' esborso a 16,5 milioni.
L' impegno complessivo di Cairo, dunque, già oltrepassa i 50 milioni e inoltre si è impegnato a sottoscrivere almeno la metà dell' eventuale aumento di capitale da 70 milioni della Cairo per non veder diluita la sua quota. Oltre a un Reverse accelerate bookbuilding, cioè un ulteriore acquisto di azioni Cairo se la sua percentuale di controllo scendesse sotto il 51%, fatto possibile se tutti gli azionisti che hanno consegnato le proprie azioni Rcs all' Opa dovessero migrare sull' Opas Cairo portando la quota di azioni Rcs acquistate fin verso il 62%.
A questo punto, la domanda, un po' impertinente, è: dove ha preso Cairo tutto questo denaro? La risposta, manco a dirlo, è arrivata implicitamente da lui stesso durante l' assemblea di ieri: «La Cairo editore ha sempre distribuito dividendi importanti - ha ricordato il fondatore - se non sbaglio da quando si è quotata ha distribuito 3,35 euro per azione sotto forma di dividendi».
urbano cairo diego della valle
Calcolando che Urbano Cairo, attraverso le sue holding, ha sempre avuto circa il 72% del capitale della sua società composto da 78,3 milioni di azioni, i 3,35 euro ad azione significano 191,2 milioni di euro affluiti nelle sue tasche come dividendi distribuiti dalla quotazione del 2001.
A conti fatti, quindi, l' impegno per Rcs non arriva neanche alla metà di questo patrimonio accumulato in 15 anni e si può ben dire che quegli ultimi 22 milioni sono stati ben spesi visto il risultato finale.