IL CASH DI LI KA-SHING - L’UOMO PIÙ RICCO D’ASIA PREPARA LA SUCCESSIONE E SEPARA LE SUE SORTI DALLA CINA, ORA CHE HONG KONG NON È PIÙ LIBERA MA SOGGIOGATA DALLA MADREPATRIA

Giampaolo Visetti per “Affari & Finanza - la Repubblica

 

victor li con il padre li ka shingvictor li con il padre li ka shing

Hong Kong dodici anni, assieme alla famiglia, fuggì da Chauzhou a causa dell’invasione giapponese. Era il 1940: la Cina prossima alla guerra civile restava una nazione medievale e Hong Kong era una colonia britannica, poco più di un villaggio di pescatori. Li Ka-shing, oggi l’uomo più ricco dell’Asia e decimo miliardario del mondo, non era ancora adolescente quando suo padre morì di tubercolosi, tre anni dopo essere riparato in quella che sarebbe diventata la capitale finanziaria dell’Oriente.

 

richard li figlio di li ka shing con la moglierichard li figlio di li ka shing con la moglie

Rimasto orfano, non esitò: interruppe la scuola e per mantenere madre e fratelli andò a lavorare in una fabbrica di plastica. Ha conosciuto la fame e lo sfinimento del lavoro, ma dormendo nel capannone di una delle prime industrie di derivati del petrolio del continente è riuscito a sfamare la famiglia e a comprendere che anche per l’Asia si stava aprendo l’era del business e del capitalismo.

 

L’operaio Li Ka-shing, a vent’anni, era così già un imprenditore. Cominciò vendendo cinturini per la strada. Poi passò ai primi fiori finti, esportati negli Usa. Mentre Mao Zedong vinceva la rivoluzione e la Cina diventava comunista, decise di puntare tutto sul boom immobiliare del protettorato britannico, la sola enclave di libero mercato posta sul confine con l’economia di Stato alimentata da Pechino. Si sentiva un sopravvissuto, dopo essere stato infettato e risparmiato dal morbo che aveva ucciso suo padre, e forse per questo un predestinato.

li ka shingli ka shing

 

«Decisi – ha confidato nel 2010 in una delle rare interviste – di provare a rimodellare il mio destino». Hong Kong era presa d’assalto dai cinesi in fuga dal comunismo e Londra la stava trasformando nel più grande porto commerciale dell’Oriente, tappa obbligata per tutte le esportazioni tra l’Asia e l’Europa. Li Ka-shing, partito con una piccola impresa di costruzioni, tirava su palazzi e grattacieli e investiva in navi e container il reddito netto. «Sono sempre stato ossessionato – ha raccontato - dal controllo del flusso di cassa. Il mio motto è rimasto “puntare alla crescita attraverso la stabilità”.

 

Entrate costanti, riserve elevate e un rapporto sano tra reddito e debito, mi hanno permesso di cogliere le opportunità senza mai lasciarmi appesantire». Oggi Li Ka-shing, 87 anni il prossimo giugno, è soprannominato «Superman» e per Hong Kong, nel frattempo integrata alla Cina, è ciò che Carlos Slim rappresenta per il Messico: un tycoon degli affari più potente di qualsiasi leader politico, con interessi dominanti in ogni aspetto del vita e del business.

 

li ka shing hong kongli ka shing hong kong

Controlla immobiliare, commercio, distribuzione, trasporti e telecomunicazioni, con investimenti globali che influenzano i mercati dall’Asia, all’Europa e all’America. Non ha dimenticato le sue origini e la sua storia, simbolo della rinascita cinese. Conduce un vita personale semplice e frugale: i suoi pasti limitati a una ciotola di riso e a una verdura, assieme al suo orologio da 50 dollari e agli abiti da grandi magazzini, sono diventati una leggenda.

 

li ka shing con la regina elisabettali ka shing con la regina elisabetta

Con l’età ha però ceduto al lusso esteriore del superfluo, concedendosi il tenore di vita di un imperatore: ogni giorno gioca una partita a golf con il magnate del cinema Raymond Chow, abita nella villa più maestosa sotto il Victoria Peak e dispone di un palazzo sontuoso a Shou Ji Tianfu, naviga attraverso gli oceani sullo maxi-yacht «Sunseeker » e si sposta in elicottero, o a bordo del jet personale «Gulfstream 550», considerato uno dei più belli del pianeta.

 

«Ho avuto più di quanto sognassi – ha raccontato – ma il segreto è stato adottare la semplicità come regola quotidiana». Pur anziano, Li Ka-shing non ha perduto il talento di cogliere in anticipo i grandi cambiamenti e nelle ultime settimane ha preparato il suo impero a reggere l’urto del passaggio generazione, dell’evoluzione politica ed economica che scuote la Cina, della rivoluzione digitale che fa emergere i nuovi protagonisti del business «made in Asia»: Jack Ma del gigante dell’e-commerce «Alibaba», Lei Jun del colosso della telefonia «Xiaomi», o Wang Jianlin, signore del cinema, della comunicazione e del mattone grazie a «Wanda Group».

LI KA SHINGLI KA SHING

 

Dopo mesi di lavoro sommerso, ai primi di gennaio colui che nel frattempo è stato nominato da Londra Sir Li Ka-shing, accreditato di un patrimonio superiore ai 100 miliardi di dollari e di un capitale personale pari a 30,8, ha annunciato di voler fondere e poi dividere le sue due maggiori società: «Cheung Kong Holdings», a cui fanno capo le attività commerciali e industriali in 50 Paesi, e «Hutchison Whampoa», che controlla immobiliare, infrastrutture e telecomunicazioni in 14 nazioni, tra cui il marchio «3», attivo anche in Italia.

 

LI KA SHINGLI KA SHING

Entro giugno il riassetto darà vita ad una nuova società, «Ck Property» che controllerà alla pari le due originarie, che saranno nuovamente quotate alla Borsa di Hong Kong. Nulla però sarà più come prima. La semplificazione societaria, attraverso lo spin-off degli immobili, renderà il gruppo più trasparente a attaente per gli investitori. La mossa allontana però gli interessi di Li Ka-shing dalla sua Hong Kong postcoloniale e dalla Cina di Xi Jinping, visto che il nuovo impero sarà registrato nel paradiso fiscale delle isole Cayman e che voci sempre più autorevoli rivelano che il portafoglio immobiliare si svuoterà di asset asiatici per riempirsi con quelli di Europa e Usa.

 

LI KA SHINGLI KA SHING

La famiglia manterrà il controllo delle proprietà con il 30,15% delle nuove società: designato a raccogliere l’eredità del fondatore è il primogenito Victor, mentre il più giovane Richard (il mago delle telecomunicazioni) otterrà i capitali necessari ad avviare nuove imprese. Li Kashing, che ha donato 1,4 miliardi di dollari per finanziare università in tutti i continenti, ha confermato che devolverà in beneficenza anche un terzo del suo patrimonio. Il dato essenziale che emerge dalla ristrutturazione societaria è però la divisione netta di ogni business e il progressivo distacco fiscale e immobiliare da quella che si appresta a diventare la prima economia del pianeta.

LI KA SHING HUTCHINSON WHAMPOALI KA SHING HUTCHINSON WHAMPOA

 

L’ex ambulante dei fiori di plastica si adegua ai nuovi meccanismi dei mercati digitali dell’Occidente e allontana i propri interessi da Pechino, mentre si avvicina la scadenza del patto Thatcher-Deng Xiaoping sul sistema speciale di Hong Kong. Si profilano meno vincoli e più dividendi: ma forse «Superman» ha fiutato, prima di tutto, che la direzione del vento sta per cambiare un’altra volta.

Lg3 schwarzenegger li ka shingLg3 schwarzenegger li ka shing

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…