giuseppe recchi flavio cattaneo

C’È ANCORA VITA A TELECOM - CON CATTANEO IN SELLA, IN NOVE MESI I RICAVI SONO SALITI A 13,3 MILIARDI (+1,4%) E L’UTILE NETTO E’ DI 1,5 MILIARDI (RISPETTO AI 356 MILIONI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2015) - L’INDEBITAMENTO DEL GRUPPO SCENDE A 26,7 MILIARDI

Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEOGIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEO

Il piano di turnaround di Telecom Italia procede spedito e, come ha detto il presidente Giuseppe Recchi «con risultati in anticipo rispetto alle attese». I risultati sono stati presentati ieri al consiglio dall' amministratore delegato Flavio Cattaneo, che ha consegnato un bilancio dei primi nove mesi chiuso con 13,3 miliardi di ricavi, cresciuti dell'1,4% nell' ultimo trimestre, e 1,5 miliardi di euro di utile netto, dai 356 dei nove mesi dell' anno scorso.

 

«Si continuano a vedere i frutti del lavoro e si capisce come l' efficienza produca effetti benefici anche sui ricavi» ha spiegato Cattaneo, che lunedì illustrerà i conti agli analisti ai quali darà anche i nuovi obiettivi dopo aver confermato ieri il target di crescita organica «low single digit» per l' Ebitda domestic del 2016. Oltre che sul fatturato, il piano di efficienza ha ottenuto risultati soprattutto sul margine operativo (Ebitda) cresciuto del 4,6% a 5,9 miliardi, con un balzo dell' 8,5% nell' ultimo trimestre che ha contribuito a portare al 42,2% l' incidenza sui ricavi.

LOGO 
TELECOM
LOGO TELECOM

 

Merito, ha spiegato Telecom, «delle azioni relative ai "cost recovery plan" avviati nel secondo trimestre dalla business unit domestic, e nel terzo trimestre dalla business unit Brasile». In dettaglio le attività «domestic» hanno registrato in termini di fatturato e margini il miglior trimestre dal 2007 con 11 miliardi di ricavi, di cui 3,3 miliardi dal mobile, e un Ebitda in aumento del 10,4%. In recupero anche il Brasile che ha visto un lieve aumento del margine operativo (+0,5%) a fronte di un calo dei ricavi dell' 11%, che si è ridotto al 5,2% nel terzo trimestre.

 

RECCHI ARANUD DE PUYFONTAINE CATTANEORECCHI ARANUD DE PUYFONTAINE CATTANEO

E' sceso anche l' indebitamento, pari a fine settembre a 26,7 miliardi di euro, grazie alla generazione di cassa che ha toccato gli 1,9 miliardi. Quanto agli investimenti, nei primi nove mesi si è registrata una contrazione di 126 milioni, a quota 3,1 miliardi, a causa di «una maggiore selettività sui progetti con redditività maggiore e dedicati a innovazione e trasformazione» ha affermato la società.

 

«La copertura della rete mobile 4G - ha aggiunto Cattaneo - ha raggiunto oltre il 95% della popolazione mentre la rete fissa in fibra ha coperto il 56% della popolazione a ottobre, raggiungendo in entrambi casi, con largo anticipo, il target previsto per la fine del 2016».

 

I conti superiori alle attese non hanno tuttavia aiutato il titolo in Borsa: Telecom ha perso il 2,66% a 0,75 euro. A frenare le quotazioni sono stati gli arbitraggi in vista della conversione in azioni del bond da 1,3 miliardi prevista per il 15 novembre. Il 10 novembre verrà fissato il prezzo di conversione, compreso tra 0,68 e 0,85 euro, e sfruttando l' effetto bilancio gli operatori hanno smontato le posizioni in equity per andare sul bond.

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...