giorgia meloni christine lagarde bce

IL CETRIOLO DI NATALE – CHRISTINE LAGARDE CI HA FATTO UN BEL REGALO: FORTI VENDITE SUI BTP DOPO LA STRETTA DELLA BCE SUI TASSI DI INTERESSE – LO SPREAD E’ SALITO A 220 PUNTI E IL RENDIMENTO DEI TITOLI E’ VOLATO AL 4,3%, PEGGIO DELLA GRECIA - GLI OPERATORI SI SONO PRECIPITATI A VENDERE INTIMORITI DALLA PROSPETTIVA DI NUOVI RIALZI DEI TASSI A POCHI MESI DALL'AVVIO (INIZIERA’ A MARZO) DEL TEMUTO QUANTITATIVE TIGHTENING (QT), VALE A DIRE IL PROCESSO CON CUI LA BCE SI LIBERERÀ DEI BOND COMPRATI NEGLI ANNI PER RIFORNIRE DI LIQUIDITÀ IL MERCATO…

christine lagarde

Domenico Conti (ANSA) - ROMA, 16 DIC - I mercati hanno capito il messaggio "da falco" della Bce, dice il governatore austriaco Robert Holzmann dopo la stretta annunciata ieri dalla banca centrale. Quasi un compiacersi per aver riportato tutti coi piedi per terra. Ma al di qua delle Alpi si guarda con timore allo spread volato oggi oltre 220 e al rendimento del Btp oltre la soglia di guardia, se un moderato come il ministro degli Esteri Antonio Tajani definisce "senza senso" la scelta di Francoforte.

 

SPREAD ITALIANO 2

Se l'Eurotower intendeva contenere le aspettative d'inflazione a medio termine con parole 'da falco', in effetti il messaggio è arrivato forte e chiaro. Gli investitori ora prezzano un tasso 'terminale', dove la Bce si fermerà nei prossimi mesi, saldamente sopra il 3%. La preoccupazione a Francoforte continua ad essere l'inflazione a due cifre (arrotondata al rialzo al 10,1% a novembre) piuttosto che la recessione, che la Bundesbank conferma per la Germania (-0,5% la crescita 2023).

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

L'Italia potrebbe uscirne invece con un +0,4% secondo Bankitalia, che si limita a descrivere il passaggio invernale, che fino a pochi mesi fa doveva essere uno shock energetico, con poche righe: "il Pil si indebolisce nell'attuale trimestre e nel prossimo" prima di tornare in graduale crescita. Anche l'indice S&P Global Pmi che anticipa l'attività economica, risalito di un punto pieno a dicembre a 48,8, parla di un allarme rientrato.

 

I rischi ruotano attorno alla guerra: nello scenario di stop completo all'import di energia russa proprio Bankitalia paventa due anni di recessione col Pil italiano a -1% sia nel 2023 che nel 2024. Per la Bce, tuttavia, fermare l'inflazione significa difendere il potere d'acquisto delle famiglie e dunque i consumi e la crescita.

christine lagarde

 

Le vittime collaterali sono anzitutto le Borse: sia New York che le piazze europee soffrono la mossa restrittiva concertata da Fed, Bce, Bank of England con un -1,55% per il Dow Jones a metà seduta e chiusure a -0,16% per Milano (dopo il tonfo di ieri), -0,67% a Francoforte e -1% a Parigi.

 

E soprattutto i titoli di Stato, dopo che è in atto un re-pricing esasperato dalle parole da 'falchi', appunto, di numerosi esponenti della Bce: dal finlandese Rehn che anticipa due rialzi da mezzo punto a febbraio e marzo, al francese Villeroy de Galhau che gela gli investitori nel debito sovrano: la Bce "probabilmente accelererà a partire da luglio" il processo con cui da inizio marzo inizierà a scaricare i 5.000 miliardi di dedito (700 solo per l'Italia) messo in pancia negli anni del 'Qe'.

 

RAIDER TAX CONTRO LA SPECULAZIONE SULLO SPREAD

Guardando le quotazioni sugli schermi, salta all'occhio il primato (negativo) dell'Italia che ha i rendimenti (e lo spread) più alti di tutti i partner dell'euro, Grecia inclusa. La giornata di violenta pressione sui bond si conclude col differenziale a 213 punti base, dopo una fiammata a oltre 220. Lontano dai picchi di oltre 300 durante il tormentoso insediamento del Governo Conte 1, perché salgono anche i tassi sul bund tedesco.

 

spread

Ma il rendimento decennale italiano, all'indomani della conferenza stampa di Christine Lagarde, stamani è schizzato al 4,40% prima di chiudere al 4,27%. E' un balzo di oltre 50 centesimi in soli due giorni, il più forte dalla frase incauta "non siamo qui per chiudere gli spread" pronunciata a marzo 2020 dalla presidente della Bce. Un'accelerazione che riaccendo lo scontro con l'Europa nella maggioranza (il vice presidente della Camera Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia, evoca l'ipotesi che la Bce possa "costringerci in una seconda fase a ricorrere al Mes"). E che mette in guardia ai piani alti della Bce. La 'prima linea di difesa' ossia la possibilità (fino a fine febbraio) di ri-orientare sui bond italiani o greci le somme derivanti dalle scadenze di titoli tedeschi, o olandesi, è già attivata.

 

CHRISTINE LAGARDE ANNUNCIA IL RIALZO DEI TASSI

Il livello successivo è lo 'scudo' anti-spread. Che porterebbe la Bce a confrontarsi direttamente con investitori pronti a mettere alla prova la sua determinazione. E fra gli operatori c'è chi non esclude che il Btp possa puntare al 5%. Perché nelle prossime settimane - si sussurra - potrebbe esserci volatilità quando il Tesoro tornerà a dover finanziare sul mercato, con le aste, un fabbisogno 2023 e scadenze di titoli a medio e lungo termine da rinnovare per oltre 300 miliardi.

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…