alessandro e luciano benetton

‘CI SIAMO SCONFITTI DA SOLI CON UNA GESTIONE MALAVITOSA’: BOMBE DI LUCIANO BENETTON SUI VECCHI MANAGER (TRA CUI IL FIGLIO ALESSANDRO?): ‘I NEGOZI CHE ERANO POZZI DI LUCE SONO DIVENTATI BUI E TRISTI. IL PECCATO PIÙ GRAVE È STATO SMETTERE DI FABBRICARE MAGLIONI. BILANCI IN ROSSO ED ERRORI INCOMPRENSIBILI. COME SE CHI GOVERNAVA L’AZIENDA L’AVESSE FATTO APPOSTA’

Da http://it.fashionnetwork.com/

 

LUCIANO BENETTON TOSCANI

Luciano Benetton, uno dei quattro fratelli fondatori del gruppo trevigiano di abbigliamento Benetton, ha annunciato che tornerà, alla bella età di 82 anni, a guidare la società nel tentativo di risollevarne le sorti.

 

"Nel 2008, avevo lasciato l’azienda con 155 milioni di euro di attivo e la riprendo con 81 milioni di passivo nel 2016 (per un fatturato di 1,376 miliardi di euro, -8,5% in un anno, ndr.). E quest’anno sarà peggio. Per me è un dolore intollerabile", ha dichiarato Luciano Benetton in una lunga intervista a “La Repubblica”. “È per questo che torno in campo insieme a mia sorella Giuliana, che ha 80 anni, e ad Oliviero Toscani", ha affermato.

 

luciano benetton

"Mentre gli altri ci imitavano, United Colors spegneva i suoi colori. Ci siamo sconfitti da soli. I negozi, che erano pozzi di luce, sono diventati bui e tristi", tanto che addirittura "abbiamo chiuso il Sud America e gli Stati Uniti", si è rammaricato.

 

Secondo lui, il "peccato più grave" è stato "smettere di fabbricare i maglioni, come se avessimo tolto l'acqua da un acquedotto", con Benetton che ha fatto notare, arrabbiatissimo, come i dirigenti della società abbiano progressivamente addirittura “chiuso le tin-to-rie!”. "La gestione è stata malavitosa, ma non in senso criminale. Il bilancio è in rosso e gli errori sono incomprensibili. Come se chi governava l’azienda l’avesse fatto apposta", ha aggiunto nell’intervista.

 

luciano benetton imago mundi

La gestione dell’azienda era prima stata affidata a suo figlio Alessandro, che fu presidente del gruppo dal 2012 al 2014 e poi membro del CdA aziendale, fino alle sue dimissioni nel novembre dello scorso anno, poi a dei manager esterni alla famiglia.

 

Considerando che il numero dei dipendenti di Benetton è passato da 9.766 nel 2008 a 7.328 oggi, il quotidiano ha chiesto all’imprenditore veneto (che ha parlato anche di riorganizzazione generale, restyling dei negozi e dei prodotti) se dei posti di lavoro fossero a rischio, e Luciano Benetton ha così risposto: "daremo una possibilità a tutti, ma abbiamo bisogno di alleggerire l'azienda", e così “in poco tempo torneremo a colorare il mondo”.

gilberto benettonfratelli benettonGIANNI MION

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...