DITE ALLO SCARPARO CHE METTERSI CONTRO IL CODACONS NON E’ IL MASSIMO DELLA VITA - DOPO LA VITTORIA AL TAR DEL LAZIO SULL’AFFAIRE COLOSSEO, DELLA VALLE CHIEDE UN RISARCIMENTO DANNI ALL’ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI - MA RIENZI INSISTE: “EVIDENTI ANOMALIE" NEL CONTRATTO - IL CODACONS CHIEDE DI “RICONDURRE ALLA PIENA LEGALITA’” IL CONTRATTO PER IL RESTAURO A PALLINI DEL COLOSSEO PER “TUTELARE E GARANTIRE UN PATRIMONIO DELL'UMANITÀ…”
COLOSSEO: TOD'S ANNUNCIA AZIONI LEGALI CONTRO CODACONS
ASSOCIAZIONE RISPONDE E SCRIVE AD ALEMANNO E AL MINISTRO ORNAGHI
(ANSA) - A tre giorni dalla sentenza con la quale il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso con il quale il Codacons contestava il contratto di sponsorizzazione al Gruppo Tod's per il restauro del Colosseo, la vicenda di arricchisce di una nuova pagina: Della Valle annuncia una richiesta di risarcimento danni d'immagine per le iniziative intraprese dal Codacons e l'associazione risponde a stretto giro di posta, investendo di tutto anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi.
Il Codacons ha reso noto oggi di aver ricevuto una lettera da uno studio legale nella quale, a nome della Tod's, si annunciano azioni risarcitorie. Nella stessa lettera, rende noto il Codacons, si precisa che "Tod's ha ritenuto opportuno non costituirsi in giudizio per non influenzare in alcun modo l'Autorità giudicante" nonostante le iniziative intraprese dal Codacons "abbiano creato all'immagine di Tod's, società quotata presso Borsa Italiana, un danno gravissimo".
Si aggiunge, poi, che "il dott. Della Valle non ha vinto alcuna 'battaglia' (per il semplice fatto che ha scelto di non parteciparvi) e che in nessun modo il contratto di sponsorizzazione può essere interpretato come cessione di monumento. Al contrario si tratta di uno strumento, cui Tod's ha aderito con orgoglio, per contribuire al restauro di un monumento che rappresenta l'immagine dell'Italia nel mondo".
Immediata la risposta del Codacons, che ha ritenuto "poco opportuna la lettera, per di più in pendenza dei termini per impugnare" la sentenza del Tar. "La mancata costituzione in giudizio di Tod's - scrive il legale del Codacons, Carlo Rienzi - è stata una libera scelta. Evidentemente Tod's ritiene che difendere i propri diritti possa determinare un'influenza sui giudicanti. Ritengo che il difendere le proprie posizioni e i propri diritti sia un dovere preciso e che questo non possa mai in alcun modo costituire una 'influenza' sui giudici. Così come non credo che annunciare azioni risarcitorie possa influenzare il Codacons a decidere di appellare o meno una sentenza evidentemente errata".
L'associazione dei consumatori sottolinea come a suo avviso siano presenti "evidenti anomalie" nel contratto di sponsorizzazione. Ma non finisce qui: il Codacons ha anche reso noto il testo di una lettera inviata al sindaco Alemanno e al ministro Ornaghi.
Nella stessa indica come "necessario oltre che opportuno apportare fondamentali modificazioni all'accordo così come formalizzato nella sponsorizzazione impugnata per sgomberare ogni dubbio sulla bontà dell'operato della Pubblica amministrazione", rendendosi disponibile "ad un incontro urgente al fine di valutare, anche in Conferenza di servizi e se lo vorranno anche di concerto con i rappresentanti del Gruppo Tod's, modificazioni al contratto di sponsor siglato, al fine di ricondurlo alla piena legalità , nel solo ed esclusivo interesse di tutelare e garantire un patrimonio dell'umanità ".
Carlo Rienzi del Codacons LE SCIARPE DI DIEGO DELLA VALLEGIANNI ALEMANNO lorenzo ornaghi