conte paladino

CONTE, IL PALADINO DEL SUOCERO – GRAZIE A UN GIOCHINO LEGISLATIVO PRODOTTO QUANDO IL FIDANZATO DELLA FIGLIA ERA A PALAZZO CHIGI, CESARE PALADINO È RIUSCITO A FAR AUMENTARE IL VALORE DELL’HOTEL PLAZA DI 245 MILIONI DI EURO. IL TUTTO SENZA PAGARE UN EURO DI TASSE, GRAZIE ALLA RIVALUTAZIONE DEI BENI DI IMPRESA CONSENTITA DA UNA DELLE NUMEROSE LEGGINE COVID FIRMATE DA CONTE…

Franco Bechis per “Verità & Affari”

olivia e cesare paladino

 

La vendita formalmente non è ancora avvenuta, anche se sono confermate dallo stesso Cesare Paladino le trattative in corso per la cessione del suo Hotel Plaza di Roma, nella centralissima via del Corso.

 

Intanto il suocero di Giuseppe Conte ha ripulito il bilancio della società che possiede le mura dell'hotel, la Immobiliare di Roma Splendido, utilizzando a distanza una magia legislativa che porta ancora la firma del fidanzato della sua bella figlia, Olivia.

 

Grazie a quella il Plaza è aumentato di valore di 245.500.000 euro, 49.100.000 dei quali «relativi al terreno sottostante al fabbricato». Un bel salto patrimoniale, visto che l'anno prima risultava a bilancio per 93,8 milioni di euro.

 

giuseppe conte e olivia paladinomezzelani gmt021

Tutto possibile senza pagare un euro di tasse grazie alla rivalutazione dei beni di impresa consentita da una delle leggine Covid che portava la firma di Conte.

 

RIVALUTAZIONE GRATUITA

È lo stesso suocero del leader M5s a scrivere da amministratore unico della società a spiegare la legittimità della operazione: «L’immobile strumentale ad uso alberghiero, è stato sottoposto a rivalutazione beneficiando delle disposizioni previste dall'applicazione dell’articolo 6- bis del Dl n. 23/2020 (d e c reto «Liquidità»), che ha consentito la rivalutazione gratuita dei beni d’impresa, misura messa in campo già lo scorso anno a sostegno del settore alberghiero e termale particolarmente danneggiato dalle limitazioni imposte per arginare la diffusione del Covid-19».

 

OLIVIA E CESARE PALADINO

Ancora una volta dunque per Paladino ci sarebbe da fare santo subito il fidanzato della figlia. Grazie a decreti e dpcm firmati da Conte ha infatti potuto tenere in piedi il Plaza, mantenere con la cassa integrazione persino i figli, evitare con le rateizzazioni la guerra con la Agenzia delle Entrate e perfino uscire dai guai giudiziari in cui si era infilato per il mancato pagamento della tassa di soggiorno al comune di Roma in periodo molto precedente alla pandemia grazie alla depenalizzazione del reato di peculato inserita in uno di quei provvedimenti .

 

giuseppe conte olivia paladino in spiaggia

CESSIONI E OPERE D’ARTE

L'operazione rivalutazione del Plaza ha comportato – continua l'amministratore unico della Immobiliare Splendido – «un miglioramento degli indici di patrimonializzazione dell'impresa e pertanto del rating creditizio».

 

Notizia che ovviamente conta con le banche creditrici che hanno sottoscritto un patto sulla ristrutturazione del gruppo e che si accompagna alla prima cessione di attività non strategica: «Durante l'esercizio – scrive ancora il suocero di Conte – la società ha ceduto inoltre un immobile ad uso abitativo per euro 5.750.000, al fine di ottemperare all'accordo sottoscritto nell'esercizio precedente così da saldare il debito residuo per euro 4.500.000 verso l'istituto di credito interessato. La vendita ha generato una minusvalenza di euro 963 .940» .

cesare olivia paladino

 

A bilancio la società proprietaria dell'hotel Plaza (dove lavora per altro la figlia di Paladino, nonché fidanzata del leader M5s) ha altri preziosi beni materiali: «In particolare opere d’arte iscritte in bilancio al loro valore di acquisto pari a euro 3.794.118. Si tratta di quadri, mobili, oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione, di cui dispone la società per motivi legati alla rappresentanza, al lustro e all’importanza che certe opere possono dare nei luoghi in cui sono collocate; pertanto non essendoci la volontà di cedere le opere d’arte, le stesse vengono collocate in bilancio tra le immobilizzazioni.

 

grand hotel plaza.

Per tali immobilizzazioni non è applicabile un piano di ammortamento legato alla perdita di utilità economica del bene nel corso del tempo, in quanto, non solo l’o p e ra non perde valore nel tempo, ma può incrementarlo in ragione della notorietà dell’a rtista e del trascorrere del tempo» .

 

AFFITTO A BUON MERCATO

La Immobiliare controlla anche un'altra società, la Uneal (unione esercizi alberghi di lusso), che ha per oggetto la gestione alberghiera vera e propria del Plaza, che ha riaperto dopo più di due anni di fermo per la pandemia solo qualche settimana fa. Per questo motivo è stato contabilmente scontato buona parte del fitto riscosso, che ammonterebbe a prezzo pieno a 8 milioni di euro l'anno ed è diventato invece di 3,5 milioni.

 

cesare paladino

Assai più contenuto (12 mila euro l'anno) il fitto invece pagato – per un appartamento all'ultimo piano dell'Hotel Plaza, una sorta di attico – da un inquilino speciale: lo stesso Paladino, suocero appunto di Conte. Il prezzo in quella zona di Roma sarebbe basso per un monolocale, è certamente assai generoso per un appartamento con vari saloni e camere come quello abitato dall'amministratore unico della società.

 

FISCO: TRATTATIVE IN CORSO

Nella nota integrativa al bilancio lo stesso Paladino spiega che il piano di ristrutturazione del gruppo – che comprende numerose altre società partecipate anche dalle figlie – è stato rinviato rispetto alle scadenze concordate del primo semestre 2022 «anche alla luce di possibili sviluppi in merito a trattative con investitori nazionali ed internazionali».

 

Trattative invece ancora in corso con il fisco per le non banali pendenze esistenti: «La società prosegue nel suo obiettivo di risolvere le pendenze con l’Agenzia delle Entrate ricorrendo, ove possibile, alla rateizzazione delle somme dovute generatisi nel corso dei passati esercizi».

 

grand hotel plaza. 8

Non entusiastica la relazione del revisore dei conti, Massimo Agostini, che scrive nero su bianco: «Le informazioni reperite, anche per effetto di carenze nell’impianto contabile e nei sistemi di gestione dei dati all’interno dell’azienda, non permettono una verifica puntuale delle poste di bilancio; tuttavia, sono state richieste tutte le delucidazioni necessarie ad avere la maggior comprensione possibile dei fenomeni manifestatisi nel corso dell’esercizio».

GIUSEPPE CONTE E OLIVIA PALADINO ALLO STADIO OLIMPICO

 

E aggiunge: «Nella consapevolezza che la nomina e avvenuta oltre la chiusura dell’eserci - zio relativo all’anno 2021(...) e in presenza di un’incertezza significativa, sono tenuto a richiamare l’attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio».

john lennon e mick jagger al century plaza hotel di los angeles ph ron galellagrand hotel plaza. 5GIUSEPPE CONTE OLIVIA PALADINO FANNO FINTA DI FARE JOGGINGterrazza grand hotel plaza 2HOTEL PLAZA DI ROMAolivia paladino giuseppe conte ultima spiaggia capalbio FOTO ENZO RUSSOgiuseppe conte e olivia paladino arrivano a ceglie messapica 2giuseppe conte e olivia paladino arrivano a ceglie messapicaCESARE PALADINO E EWA AULIN

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…