poste italiane pnrr

CONTROLLA LA POSTA, È ARRIVATO IL PNRR – POSTE ITALIANE È LA PRIMA AZIENDA ITALIANA AD AVER OTTENUTO L’AUTORIZZAZIONE DALLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL FINANZIAMENTO DI UN PROGETTO CON I FONDI DEL PNNR – SI CHIAMA “POLIS” E PREVEDE LA CREAZIONE IN 7.000 UFFICI POSTALI DI PICCOLI COMUNI DI UNO SPORTELLO UNICO IN CUI SARANNO EROGATI UNA SERIE DI SERVIZI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DALLA CARTA D’IDENTITÀ ALL’ISEE...

Laura Serafini per “Il Sole 24 Ore”

 

POSTE ITALIANE

Poste Italiane si prepara a far partire i primi cantieri del progetto Polis. I primi tre prototipi sono in fase di completamento a Fara in Sabina, Campagnano di Roma e San Felice Circeo, ma entro marzo saranno pronti in tutto 18 sportelli unici realizzati all’interno degli uffici postali.

 

Polis è il progetto da 1,12 miliardi di euro, finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del Pnrr e per il resto da Poste, che prevede di realizzare in 6.933 uffici postali, in comuni con meno di 15 mila abitanti, uno sportello unico in cui saranno erogati una serie di servizi della pubblica amministrazione ora sparsi tra vari uffici.

 

progetto polis poste italiane

Tra questi la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi (gestiti dal ministero dell’Interno); richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie castali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili (gestiti dall’Agenzia delle Entrate); certificati giudiziari (ministero della Giustizia); Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica (Inps); rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente (ministero per le Infrastrutture).

 

Nei comuni presso i quali saranno realizzati questi sportelli unici basterà recarsi presso l’ufficio postale per poter richiedere questi servizi. Per le realtà locali si tratta di un beneficio enorme. Gli abitanti del comune di Balme, in provincia di Torino, ad esempio, hanno il tribunale a una distanza di 65 chilometri, l’Inps a 39 chilometri, i carabinieri a 12 chilometri. Per ottenere 8 certificati oggi devono percorrere 241 chilometri. In futuro non sarà più così, con un beneficio per i cittadini e per l’ambiente.

 

MATTEO DEL FANTE POSTE ITALIANE

Tra i primi 18 comuni nei quali sarà realizzato lo sportello unico ci sono Tolmezzo (Ud), Lamon (Bl), Calazicorte (Lc), Gattico-Veruno (No), Taggia (Im), Colecchio (Pr), Alto Remo Terme (Bo), Borgo a Mozzano (Lu), Magione (Pg), Cepagatti (Pe), Macchiagodena (Is), Piedimonte Matese (Ce), Bernalda (Mt), Cetraro (Cs), Aragona (Ag).

 

Polis è il primo progetto presentato da un’azienda italiana ad aver ottenuto l’autorizzazione dalla Commissione europea, in particolare per l'esame sulla quota del finanziamento, per 550 milioni, che ricade nella normativa sugli aiuti di Stato. In attesa che si proceda all’erogazione dei fondi, Poste parte con i primi 18 sportelli, finanziandoli con propri fondi per circa 20 milioni di euro. Accanto agli uffici postali troveranno posto colonnine di ricarica, per un piano complessivo di 5 mila postazioni.

 

pnrr 3

«In molti comuni davanti agli uffici postali abbiamo ampie aree: intendiamo dedicarle a spazi sociali – spiega Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste -. All’esterno degli uffici istalleremo armadi digitali con i quali erogare servizi con un’operatività 24 ore su 24». Tutte queste aree saranno comunque presidiate attraverso un sistema di telecamere. «Il nostro obiettivo è guidare la transizione digitale del paese fornendo assistenza ai clienti, con personale dedicato - afferma l’ad Del Fante - Sono circa 11 milioni le persone che hanno bisogno di essere supportate, di questi, 6 milioni hanno più di 65 anni».

 

Va ricordato che Poste Italiane ha rilasciato ad oggi oltre 25 milioni di spid, pari all’80% del mercato. La scelta di investire sui piccoli comuni risale ormai ad alcuni anni fa, con l’arrivo dell’ad Matteo Del Fante, quando la società decise di fare inversione di rotta rispetto al percorso imboccato dai predecessori, che avevano programmato la chiusura di oltre 1.200 uffici. «Per noi gli uffici hanno un ruolo cruciale – continua Del Fante-. È una rete potentissima, un brand consolidato che ci consente di arrivare in modo capillare sul tutto il territorio. Gli uffici postali sono per i comuni più piccoli spesso l’unico presidio istituzionale».

 

matteo del fante poste italiane 1

Tenere in piedi uffici che da soli non si autofinanziano ha quindi una logica precisa (peraltro la rete si compensa con la elevata redditività degli uffici nelle città): gli sportelli unici sosterranno i propri costi anche grazie alle commissioni dei nuovi servizi della Pa. Ma la ricaduta importante saranno anche i nuovi clienti attirati negli uffici. Polis ha rischiato in verità di saltare per le difficoltà di interlocuzione che i vari rami della pubblica amministrazione coinvolti.

 

È stato l’interessamento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da sempre attento alle esigenze delle realtà italiane anche più piccole, a sbloccare lo stallo. «Il presidente Mattarella tiene molto a questo progetto e noi gli siamo grati perchè lo ha sempre sostenuto», chiosa Lasco . Il progetto ha anche un’altra direttrice di sviluppo, dedicata agli spazi di co-working. Poste ha messo a disposizione 250 siti in immobili di pregio situati nel centro di medie e piccole città: la società investirà 200 milioni per questi spazi di lavoro, che saranno interconnessi tra le varie città.

 

ufficio postale

Il gruppo dei recapiti sarà il primo operatore in Italia nel co-working: i primi 37 spazi saranno aperti entro dicembre 2023. E se tutto funziona bene, altri 130 immobili possono essere messi in campo. E un domani, chissà, il ramo di attività può essere anche scorporato e il capitale aperto ad altri soci.

matteo del fante inaugurazione hub poste italiane landriano

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?