coronavirus spagna catalogna barcellona

CORONA-CRAC! - IN SPAGNA HANNO CHIUSO PER SEMPRE A CAUSA DELLA PANDEMIA 40MILA BAR, RISTORANTI E HOTEL, CIOÈ IL 13% DEL TOTALE. LA QUOTA POTREBBE SALIRE AL 20% ENTRO FINE ANNO - IL VIRUS HA DATO IL COLPO DI GRAZIA SOPRATTUTTO ALLA CATALOGNA, CIOÈ ALLA REGIONE PIÙ RICCA E PRODUTTIVE - BARCELLONA E LE LOCALITÀ COSTIERE, CHE CAMPANO DI TURISMO LOW COST E VITA NOTTURNA, SONO DESERTE: A LLORET DE MAR IL 60% DEI POSTI LETTO È LIBERO E SI RIEMPIE SOLO NEL FINE SETTIMANA…

1 – CORONAVIRUS: SPAGNA, CHIUSO IL 13% BAR, RISTORANTI E HOTEL

(ANSA-AFP) - MADRID, 21 LUG - Il 13% di bar, ristoranti e hotel spagnoli hanno chiuso per sempre a causa del coronavirus.

coronavirus spagna

 

Si tratta di circa 40.000 esercizi che potrebbero arrivare a 65.000 entro la fine dell'anno, il 20% del totale. E' l'allarme lanciato da Hosteleria de Espana, la Federalberghi spagnola, in una conferenza stampa.

 

Nel pieno dell'estate e nonostante la riapertura dei confini "nelle località turistiche più popolari non ci sono turisti", ha detto il presidente dell'associazione José Luis Izuel. In zone come le isole Baleari, ad esempio, ha riaperto la metà di bar e ristoranti. Per non parlare nei locali nelle grandi città, soprattutto nei distretti in cui si concentrano gli uffici. "il lavoro da casa ha spazzato via la colazione e i pranzi fuori, soprattutto a Madrid", ha spiegato. Il settore potrebbe essere colpito fino al 50% con il rischio di perdere tra i 900.000 e 1,1 millione di posti di lavoro, diretti e indiretti.

coronavirus spagna

 

Il turismo in spagna conta per il 12% del Pil. Alla fine di giugno il governo ha presentato un piano da 4,2 miliardi di euro in forma di prestiti ma il settore ha chiesto di più come sospensione del pagamento delle tasse, aiuti a fondo perdute e 'bonus' vacanze per gli spagnoli.

 

2 – I FOCOLAI DI BARCELLONA DANNO IL COLPO DI GRAZIA ALL'ECONOMIA COSTIERA

Articolo di “El Pais” - dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

coronavirus catalogna

La crisi – scrive El Pais - triplica la domanda di aiuti sociali nei comuni costieri

 

I focolai nell'area metropolitana di Barcellona e le raccomandazioni di non uscire di casa possono essere un colpo mortale per le popolazioni costiere che vivono di turismo. Il turismo di massa ha lasciato il posto al turismo di prossimità in comuni come Lloret de Mar. Il settore, che si è concentrato sull'attrazione di viaggiatori provenienti dall'area di Barcellona, avverte che le nuove restrizioni lasceranno in bianco la stagione, prevedendo una grave crisi sociale in inverno.

 

pedro sanchez 2

La pandemia di coronavirus ha cambiato il paesaggio di Lloret, Roses, Salou e altre città costiere catalane che vivono quasi esclusivamente di turismo. Il primo comune è uno degli esempi di un modello che è entrato in una profonda crisi a causa del covid-19.

 

Lloret, con 40.000 abitanti, dispone di 30.000 posti letto in più di 120 strutture alberghiere. Ogni anno riceve un milione di turisti che insieme trascorrono cinque milioni di notti in città. Il 95% dell'economia della città, che è anche un centro di servizi per la popolazione circostante, è sostenuta direttamente o indirettamente dal turismo.

 

lloret de mar 1

Il comune è abituato a lavorare con grandi gruppi di viaggiatori che vengono con tour operator, e accoglie soprattutto turisti francesi, inglesi, dell'Europa centrale e orientale, soprattutto dalla Russia. Tutto questo è cambiato: a Lloret non si vedono più turisti stranieri che riempiono la spiaggia, il lungomare o la strada che concentra le discoteche e i bar.

 

PEDRO SANCHEZ PUGNO CHIUSO

Sul totale dei posti disponibili, il 60% è libero. "Il problema è che ci riempiamo solo nei fine settimana. Dal lunedì al venerdì abbiamo un tasso di occupazione tra il 10% e il 15%", spiega Antoni García, portavoce dell'Associazione degli appartamenti turistici della Costa Brava. García ha una società che gestisce edifici turistici a Lloret. "Dopo la pandemia abbiamo visto che abbiamo dovuto iniziare la stagione da zero, molti hanno scommesso sull'apertura, ma nessuno si aspettava che la domanda fosse così bassa", riassume. I prezzi, spiegano gli albergatori, sono dovuti scendere e sono, in piena alta stagione, ai livelli di maggio. "Capisco i colleghi che non hanno aperto. Quello che tutti stanno cercando di salvare è l'azienda, non la stagione", dice Garcia.

 

ST TROP CLUB A LLORET DE MAR

Il settore ammette di vivere alla giornata, con prenotazioni e cancellazioni all'ultimo minuto. L'ente per il turismo di Girona e della Costa Brava ha mirato la sua campagna per attirare turisti dalla Francia e dall'area metropolitana di Barcellona. Ma anche le ondate delle ultime settimane ha danneggiato questa strategia. "Il turismo straniero è molto sensibile alle notizie. Quando i belgi o i tedeschi leggono che c'è un'epidemia nel Segrià, non vedono che è lontano da Lloret, per loro il pericolo è lo stesso, e annullano", spiega García. L'obbligo di indossare le mascherine era anche un deterrente, secondo il settore del turismo. "Questo, e le limitazioni in tutte le attività: bar, discoteche, gite in barca, attività di gruppo sulle spiagge...", aggiunge.

 

SPAGNA GIALLO COSTA BRAVA

La punta dell'iceberg sono stati i focolai nell'area metropolitana di Barcellona, da cui proviene la maggior parte dei turisti di questa stagione. "In ogni momento dobbiamo fare quello che è necessario fare, ma stiamo aggiungendo restrizioni che il mercato difficilmente può accettare", ammette Jaume Dulsat, sindaco di questa città della Costa Brava.

 

Il Comune di Lloret ha installato un sistema di controllo sulle spiagge che testimoniano la caduta del turismo straniero: sulle spiagge centrali, normalmente affollate da viaggiatori stranieri, in questi giorni c'è sempre capacità disponibile, mentre le calette e le spiagge più lontane, note al turismo locale, sono piene.

lloret de mar

 

Ma non sono solo i negozi e gli hotel a risentire dell'impatto delle restrizioni alla mobilità. La crisi del coronavirus ha già triplicato la domanda di aiuti e di alimenti, ma questo è niente, avvertono gli enti sociali, rispetto a quello che arriverà in inverno se questa stagione finirà per essere così breve e debole nel turismo. Dolors Puigdevall, direttore della Caritas Diocesana di Girona, precisa che a Lloret de Mar l'aumento della domanda è stato del 100%, mentre a Roses è cresciuto del 129%.

LLORET DE MAR

 

A Tossa de Mar le famiglie che chiedono da mangiare sono passate da 60 a 180. "Molte persone vengono per la prima volta. Abbiamo persone che sono diventate disoccupate, ma anche molti che vivono dell'economia sommersa e improvvisamente non hanno più un reddito", spiega. A Lloret, il municipio ha dovuto spostare il centro di distribuzione alimentare nel palazzetto dello sport per soddisfare la crescente domanda. "In altre città abbiamo rinforzato i centri, ma in alcune non l'abbiamo fatto, quindi la lista d'attesa sta crescendo", spiega Puigdevall. Il Comune è già alla ricerca di nuovi locali per soddisfare la domanda ed è in fase di revisione del bilancio: "Dobbiamo ridisegnare i conti per renderli più sociali", spiega il Sindaco.

 

distribuzione mascherine a madridfine del lockdown in spagnadistribuzione mascherine a valenciabarcellona distribuzione mascherine

Ultimi Dagoreport

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...)

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)