recessione regno unito gran bretagna boris johnson coronavirus

BORIS HA PERSO IL PIL. PERDERÀ IL VIZIO DI FARE IL GANASSA? – IL CORONAVIRUS HA FATTO BRUCIARE AL REGNO UNITO IL 20,4% DEL PRODOTTO INTERNO LORDO NEL SECONDO TRIMESTRE: NON È UNA PREVISIONE, MA UNA CERTEZZA – È LA RECESSIONE PIÙ GRAVE MAI REGISTRATA DAL 1955 E IL CROLLO PEGGIORE TRA I PAESI DEL G7. PERCHÉ? COLPA DEL RITARDO NEL LOCKDOWN E ANCHE DALL’ECONOMIA DI LONDRA, CHE DIPENDE PER L’80% DAI SERVIZI FATTI DI PERSONA…

 

 

 

Angela Napoletano per “Avvenire”

 

crollo del pil del regno unito secondo trimestre 2020

Non è più una previsione, ma una certezza. Il coronavirus ha trascinato il Regno Unito in una recessione senza precedenti. Il crollo del 20,4% del Pil certificato ieri dall'ufficio nazionale di statistica per il secondo trimestre del 2020 è il peggiore mai registrato dal 1955, ovvero da quando i dati sulla produzione della ricchezza vengono rilevati.

coronavirus londra

 

C'è di più. Il disastro economico causato Oltremanica dal lockdown disposto a marzo per contenere la pandemia è il più grave tra i paesi del G7: in termini assoluti, doppio persino rispetto alle perdite (intorno al 10%) avute negli Stati Uniti.

Boris Johnson and Rishi Sunak

 

Peggio di Londra, in Europa, ha fatto (seppur di poco) solo la Spagna. Il report presentato ieri è una valanga di dati con il segno meno. I tecnici lo sintetizzano con semplicità: in pochi mesi sono stati bruciati 17 anni di crescita. La crisi ha riguardato un po' tutti i settori ma in particolare costruzioni (-35%), servizi (19,9%) e produzione industriale (16,9%).

la dieta di boris johnson

 

Perché, vien da chiedersi, la recessione britannica è così grave? A incidere sulle perdite, spiegano gli analisti, è stato di certo il ritardo con cui il lockdown è stato introdotto e il fatto che sia durato più a lungo rispetto ad altri Paesi. Con oltre 47mila morti, va ricordato, il Regno Unito è la nazione europea che ha registrato il più alto numero di vittime per Covid-19.

 

crollo del pil del regno unito

Forti limiti alla mobilità, tra l'altro, sono tutt' oggi in vigore in alcune zone di Scozia e Inghilterra. Altri due sono i dettagli da non trascurare. I tecnici spiegano che i settori dell'economia britannica maggiormente colpiti dal distanziamento sociale sono ovviamente quelli dei servizi fatti di persona.

 

Proprio quelli che, più di altri, incidono sulla crescita del Regno Unito: queste attività producono almeno l'80% del Pil. Il secondo dettaglio è rivelato da un sondaggio Ipsos Mori secondo cui i britannici sono il popolo che ha più sofferto la paura dell'epidemia rimandando il più a lungo possibile il ritorno alla 'nuova normalità'.

stime sul pil del regno unito

 

L'amara rivelazione delle statistiche non ha colto di sorpresa il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak. «Sapevamo che ci sarebbero stati momenti difficili - ha commentato - e i dati confermano che sono arrivati». Il futuro per il Regno Unito non è roseo. A preoccupare, in particolare, sono le ripercussioni che la crisi avrà sull'occupazione considerato che sono già 730mila le persone che, dall'inizio del lockdown ad oggi, hanno perso il lavoro.

 

rishi sunak

Il Paese, però, ha assicurato Sunak, «supererà» la crisi. A far sperare per il meglio non è solo il modesto accenno alla crescita del Pil (+8,7%) già riscontrato a giugno. Indicativo della voglia di ripresa è, per fare un esempio, il successo del programma 'Eat out to help out' che permette di ottenere uno sconto del 50% su pranzi e cene in pub e ristoranti. In appena una settimana, le adesioni all'iniziativa sono state 10,5 milioni.

BORIS JOHNSON CORONAVIRUS

 

Due sono gli spettri che gettano ombra sulla ripresa: il rischio di una seconda ondata di contagi e, non secondario, l'entrata in vigore della Brexit alla fine dell'anno.

BORIS JOHNSON PEDRO SANCHEZ

 

boris johnsonboris johnsonboris johnson nel pollaioboris johnson e i portatori di bare ghanesiboris johnsontwitter e l'auricolare di boris johnson 3boris johnson carrie symonds boris johnson sull altalenacircuito per tampone drive in all'aeroporto di edinburgocircuito per tampone drive in a twickenham, londraboris johnson alexander temerkocircuito per tampone drive in a chessington, surreyboris johnsoncoronavirus londra

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…