LA CORRUZIONE È ANCHE UNA QUESTIONE DI PERCEZIONE – A DISPETTO DEGLI SCANDALI, SECONDO L’ISTAT SONO IN CALO LE RICHIESTE DI DENARO IN CAMBIO DI FAVORI, E PURE IL VOTO DI SCAMBIO. SCENDE AL 2,7% LA QUOTA DI CITTADINI A CUI SONO STATE OFFERTE AGEVOLAZIONI IN CAMBIO DI UNA PREFERENZA – IL RAPPORTO DELL’ISTITUTO DI STATISTICA: IL PIL DOVREBBE CRESCERE DELL’1% NEL 2024 E DELL’1,1% NEL 2025, IN LIEVE ACCELERAZIONE RISPETTO AL 2023…
GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI
ISTAT, PIL +1% QUEST'ANNO E +1,1% NEL 2025
(ANSA) - Il Pil italiano è atteso crescere dell'1% nel 2024 e dell'1,1% nel 2025, in moderata accelerazione rispetto al 2023 (+0,9%). Lo stima l'Istat nella statistica 'Le prospettive per l'economia italiana nel 2024-2025'.
Nel 2024 l'aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo sia della domanda interna al netto delle scorte, sia della domanda estera netta (+0,7 punti percentuali per entrambe), con un contributo delle scorte ancora negativo (-0,4 punti). Nel 2025 la crescita sarebbe invece trainata prevalentemente dalla domanda interna (+0,9 punti). Nel Def di aprile la stima tendenziale è di +1% quest'anno e +1,2% il prossimo.
ISTAT, VERSO GRADUALE RITORNO INFLAZIONE SU TARGET BCE
(ANSA) - Per i prossimi mesi ci si attende un graduale ritorno verso tassi di inflazione vicini ai target della Bce. E' la previsione dell'Istat nelle Prospettive per l'economia italiana nel 2024-2025. Tale dinamica, spiega l'Istituto di Statistica, determinerà, per il 2024 una forte decelerazione del deflatore della spesa delle famiglie residenti (+1,6% dal +5,2% del 2023) a cui seguirà un moderato incremento nel 2025 (+2,0%).
CORRUZIONE: ISTAT, CALO RICHIESTE DENARO IN CAMBIO FAVORI
(ANSA) - In calo le richieste alle famiglie di denaro o altro in cambio di agevolazioni, beni o servizi. E' quanto emerge dal report dell'Istat sulla corruzione in Italia (anno 2022-2023).
Nell'ultima indagine si riscontra una diminuzione dal 2,7% al 1,3% delle richieste ricevute dalle famiglie nel triennio precedente rispetto all'edizione del 2015-2016; i cali più consistenti riguardano i settori lavoro, uffici pubblici, sanità e giustizia. Scende al 2,7% la quota di cittadini, tra i 18 e gli 80 anni, cui sono stati offerti denaro, beni o agevolazioni in cambio del voto (rispetto al 3,7% nel 2015-2016).
La corruzione risulta in diminuzione negli ultimi tre anni. L'unico settore in cui la non appare in calo è quello assistenziale, rimasto stabile al valore di 1,4% (circa 33mila famiglie). Al contrario, la diminuzione, statisticamente significativa, è più ampia in ambito lavorativo e per le richieste negli uffici pubblici - si legge nel report -. Si sono dimezzate le richieste in ambito sanitario e sono un quarto di meno nel settore giustizia.
giorgia meloni giancarlo giorgetti
La maggior parte delle famiglie che ha ricevuto richieste di denaro o altro per ottenere facilitazioni, ha ricevuto una sola richiesta nel corso della vita (circa il 59%, 709mila), il 20,3% due e l'8,6% tre o più, mentre il 12% ha preferito non rispondere o ha dichiarato di non ricordare. Nel settore dell'istruzione, lavoro, uffici pubblici e public utilities è maggiore la frequenza di subire più volte le richieste di denaro o altro
CORRUZIONE: ISTAT, IN CALO IL VOTO DI SCAMBIO
(ANSA) - Si stima che ad oltre un milione 166mila cittadini (il 2,7% della popolazione fra i 18 e gli 80 anni) siano stati offerti denaro, favori o regali per avere il loro voto alle elezioni amministrative, politiche o europee. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat 'La corruzione in Italia | anno 2022-2023'.
Una percentuale in calo rispetto al 3,7% del 2015-2016. Il voto di scambio è più frequente in caso di elezioni amministrative (1,9% dei cittadini nel 2022-2023) e meno per le elezioni politiche ed europee (0,9%).
GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA
I picchi più alti sono al Sud (4,2%) e nel Centro (3,6%), sebbene sia proprio il Sud a segnalare una forte diminuzione (da 6,7% a 4,2%). In cambio del voto sono stati offerti o promessi soprattutto favori o trattamenti privilegiati (29,3%), beni di valore minore, come pranzi, cene o buoni alimentari o di benzina (20%), nomine o posti di lavoro (19,6%), denaro (11,5%) e regali (9,8%).
ISTAT, CORRUZIONE È PIÙ ACCETTATA SE SERVE A FAR LAVORARE FIGLI
(ANSA) - La corruzione è più accettata se serve a trovare lavoro a un figlio. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat 'La corruzione in Italia | anno 2022-2023'. In particolare, è ritenuto accettabile che un genitore offra o accetti di pagare per trovare lavoro a un figlio da circa 8milioni e 695mila cittadini (il 20,1% dei cittadini di 18-80 anni; per il 7,4% è sempre accettabile, per il 12,7% solo in alcune circostanze), mentre farsi raccomandare da familiari o amici per essere assunto è ritenuto accettabile per il 15,9%. Solo il 4,5% (1milione 947mila) dei cittadini ritiene, invece, accettabile ottenere regali, favori o denaro in cambio del proprio voto alle elezioni.
COMMERCIO: ISTAT, AD APRILE VENDITE AL DETTAGLIO -0,1% SU MESE, -1,9% SU ANNO
(Adnkronos) - Ad aprile rispetto al mese precedente variazione negativa sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,3%) per le vendite al dettaglio. E' quanto stima l'Istat. Le vendite dei beni alimentari sono in calo (-0,7% in valore e -0,9% in volume) mentre quelle dei beni non alimentari sono in aumento (+0,3% in valore +0,2% in volume).
Su base tendenziale le vendite al dettaglio diminuiscono dell’1,9% in valore e del 3,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari calano del 4,9% in valore e del 7,3% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari aumentano in valore (+0,6%) e non subiscono variazioni in volume.
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i prodotti farmaceutici (+3,7%), mentre registrano il calo più consistente Foto, ottica e pellicole, supporti magnetici e strumenti musicali (-2,0%).
Nel trimestre febbraio - aprile 2024, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio sono in calo in valore (-0,2%) e in volume (-0,4%). Le vendite dei beni alimentari calano sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,4% e -0,8%) mentre le vendite dei beni non alimentari, invariate in valore, subiscono una lieve flessione in volume (-0,1%). "A livello tendenziale si registra una variazione negativa sia in valore sia in volume, determinata dalla flessione delle vendite di beni alimentari, che anche questo mese risentono in misura significativa della differente collocazione della Pasqua, che nell’anno in corso è caduta a fine marzo mentre nel 2023 ha avuto luogo ad aprile" commenta l'Istat.
COMMERCIO: ISTAT, AD APRILE VENDITE DETTAGLIO IN GDO -3,8% E-COMMERCE +7,4%
giorgia meloni giancarlo giorgetti
(Adnkronos) - Ad aprile l'Istat rileva per il valore delle vendite al dettaglio una diminuzione per la grande distribuzione rispetto ad aprile 2023 del -3,8%, per le imprese operanti su piccole superfici (-0,5%) e le vendite al di fuori dei negozi (-0,8%) mentre è in aumento per il commercio elettronico (+7,4%). Dunque, tra le forme distributive sono in crescita solo le vendite online, mentre si registra un calo per tutti gli altri canali di vendita, in particolare la grande distribuzione e, all’interno di questa, gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare.