LA CORSA DI MEDIASET FA RICCO BERLUSCONI – SE LA FAMIGLIA DELL’EX PREMIER DECIDESSE ADESSO DI VENDERE LA QUOTA DI MAGGIORANZA DEL BISCIONE GUADAGNEREBBE 1,5 MILIARDI

Carlotta Scozzari per Dagospia

Il titolo Mediaset, su cui nel tardo pomeriggio di oggi pesano un po' di prese di profitto, ieri a Piazza Affari si è riportato sopra la soglia dei 4 euro, non soltanto livello che non vedeva dal maggio del 2011, ma anche poco più del doppio delle quotazioni di Borsa di 12 mesi fa, quando il prezzo non raggiungeva nemmeno i 2 euro. Il tutto, va da sé, per la gioia degli azionisti, prima fra tutti la cassaforte Fininvest della famiglia Berlusconi, che ha in portafoglio il 41,3% della società attiva nel settore televisivo.

Nell'ultimo bilancio della holding presieduta da Marina Berlusconi, quello cioè chiuso al 31 dicembre del 2012, la partecipazione in Mediaset valeva 528 milioni di euro, cifra che corrisponde a una stima dell'intera società pari a quasi 1,3 miliardi. Peccato soltanto che in base all'attuale capitalizzazione di Borsa, dopo la corsa a perdifiato degli ultimi mesi, l'azienda guidata dall'amministratore delegato Giuliano Adreani valga la bellezza di 4,7 miliardi, il che significa che il prezzo del 41,3% in mano alla Fininvest, soltanto sulla base delle quotazioni di mercato, vale quasi 2 miliardi.

In altri termini, ipotizzando che oggi la famiglia Berlusconi volesse vendere la propria quota in Mediaset, come detto in carico a bilancio per poco più di 500 milioni, e supponendo che la transazione avvenisse a valori in linea con il mercato (senza dunque considerare il passaggio di mano del controllo, che farebbe alzare ulteriormente il prezzo), guadagnerebbe qualcosa come 1,5 miliardi di euro. E, considerato che il primo socio di Fininvest è l'ex premier Silvio Berlusconi (seguito dai cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi), gran parte di questa plusvalenza finirebbe proprio nelle sue tasche.

Che Fininvest di questi tempi ceda il controllo di Mediaset è probabilmente un'ipotesi fantasiosa, ma da tempo si mormora del possibile ingresso nell'azionariato di operatori esteri, ad esempio arabi o russi. E', inoltre, probabile che nuovi partner finanziari entrino nello spin-off della tv a pagamento a cui l'azienda vicepresieduta da Pier Silvio Berlusconi sta lavorando. L'idea è quella di dare vita a una nuova società dove fare confluire il 100% di Mediaset Premium, che negli ultimi tempi non ha certo brillato per l'andamento finanziario, più il 22% di Digital Plus.

Nel frattempo, Mediaset gode di un diritto di prelazione sul 56% di Digital Plus che l'editore spagnolo Prisa ha deciso di mettere sul mercato dicendosi intenzionato a chiudere l'operazione entro gennaio. Non è escluso che a comprare possa essere la stessa società della famiglia Berlusconi, magari in tandem con l'altro socio di minoranza, la spagnola Telefonica, salita alla ribalta per avere raggiunto il controllo di Telecom Italia.

 

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