ursula von der leyen vladimir putin gas

CHE COS’È IL “PRICE CAP”? CHE EFFETTI AVRÀ SULLE NOSTRE TASCHE? TUTTE LE DOMANDE, E LE RISPOSTE, SUL TETTO AI PREZZI DELL’ENERGIA DI CUI DISCUTONO UE E G7 – IMPORRE UN COSTO MASSIMO DI VENDITA AL PETROLIO NON È UN’IDEA GRANDIOSA: GLI ESPORTATORI DELL’OPEC LA PRENDEREBBERO MALISSIMO. TE CREDO: ANCHE IL LORO GREGGIO SAREBBE DEPREZZATO, E I GRANDI PRODUTTORI REAGIREBBERO TAGLIANDO LA PRODUZIONE (E INNESCANDO UN’ALTRA SPIRALE…)

Luigi Grassia per “La Stampa”

 

putin ursula von der leyen

1 Che cosa sono i "price cap" sul gas e sul petrolio?

L'espressione inglese "price cap" si traduce come limite o tetto di prezzo, nel caso specifico riferito ai due idrocarburi. La Russia è fra i maggiori produttori di entrambi e sta lucrando sul boom dei prezzi delle due materie prime. L'idea in Occidente è di concordare fra i consumatori un prezzo massimo da pagare ai russi.

 

2 Perché gli idrocarburi sono molto rincarati nell'ultimo anno?

Si sono sommati due fenomeni. Uno di sfondo: non appena il Covid ha un po' mollato la presa, l'economia globale è ripartita, facendo schizzare all'insù la domanda di gas e petrolio, e questo ha provocato una prima pressione al rialzo sui prezzi. Su questo sfondo è scoppiata la guerra russa in Ucraina.

 

MEME SUI PREZZI DEL GAS

3 Che effetto ha la guerra in Ucraina sulle forniture e sul prezzo del gas?

I flussi da Mosca non si sono interrotti come conseguenza dei combattimenti, visto che il metano russo continua a raggiungere l'Europa occidentale attraverso l'Ucraina in guerra. Ma la spirale di sanzioni e contro-sanzioni ha avuto, fra altri effetti, quello di spingere Mosca a ridurre le forniture di gas all'Occidente, e così il prezzo si è impennato.

 

4 Che conseguenze avrebbe il price cap sul gas?

Due ipotesi: Mosca potrebbe subire questa decisione, oppure rifiutarsi di vendere il metano a un prezzo imposto da altri. Di recente ha già mostrato determinazione nel bruciare il gas piuttosto che farlo arrivare in Europa.

 

5 Come è nata l'idea del price cap sul petrolio?

DIFFERENZA PREZZO DEL GAS - USA - CINA - EUROPA

America e Europa hanno deciso di non importare più dalla Russia, per ridurre l'incasso con cui Mosca finanzia la guerra; nell'impossibilità di spingere il resto del mondo a fare altrettanto, il G7 vorrebbe almeno convincere tutti gli altri (ad esempio l'India) della necessità di limitare il prezzo del greggio russo.

 

6 Come reagirebbe il resto del mondo a un tetto al prezzo del petrolio?

Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, «gli esportatori dell'Opec la prenderebbero male»: imporre un prezzo politico avrebbe conseguenze non solo bilaterali, fra Occidente e Russia, ma estese a tutto il mercato mondiale del greggio, deprezzando anche il petrolio dell'Opec, che potrebbe reagire tagliando la produzione per sostenere il prezzo. Un'altra spirale. -

prezzo gas 4prezzo petrolio vertice opecla quota di produzione di petrolio dell opecLA CORSA DELL ENERGIA - PREZZO DEL GAS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...