
COS’HANNO IN COMUNE PIERFRANCESCO FAVINO, IL FIGLIO DEL GENERALE FIGLIUOLO E LA FAMIGLIA MORATTI? HANNO TUTTI QUOTE DELLA “VISIBILY SPA”, AZIENDA CREATA NEL 2023 DALL’EX AD DI TELSY, EMANUELE SPOTO – L’AZIONARIATO “VIP” È CURIOSO, PER UNA SOCIETÀ CHE SI OCCUPA DI SOFTWARE E CYBERSICUREZZA – IL POSSIBILE CONFLITTO DI INTERESSI DI FIGLIUOLO JR: SUO PADRE DA DICEMBRE È VICEDIRETTORE DELL’AISE (MA IL SUO AMBITO DI LAVORO NON DOVREBBE RIGUARDARE LA CYBERSICUREZZA) – I LEGAMI DI SPOTO CON IERVOLINO
Estratto dell’articolo di Marco Lillo e Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”
Metti un imprenditore esperto di cyber, un altro molto esperto di musica, dirigenti di note aziende.
E poi: Salvatore Figliuolo, importante avvocato figlio dell’ancora più importante Generale dell’Esercito, e Pierfrancesco Favino, uno degli attori italiani più in voga.
Sono gli ingredienti della Visibily Spa, azienda creata nell’ottobre del 2023 da Emanuele Spoto, che ha 39 anni e nel curriculum ruoli ai vertici di importanti società, su tutte l’azienda di cyber Telsy.
Oggi Spoto è il principale proprietario di Visibily Spa. La società, nata il 17 ottobre 2023, ha un capitale sociale di 50.500 euro. La maggior parte (39.350 euro) versato appunto da Spoto.
Ex ad di Telsy, società del gruppo Telecom, questo imprenditore negli anni scorsi si è lanciato anche nell’avventura di una nuova start-up, con l’imprenditore Danilo Iervolino, lo stesso che ha comprato e poi rivenduto L’Espresso.
Nel dicembre 2020 viene creata la Duskrise, che ad oggi ha un capitale sociale di 2,5 milioni di euro.
La Duskrise ha brevettato, tra le altre cose, un apparecchio per proteggere lo smart working. A un certo punto però le strade di Spoto e Iervolino si dividono, si racconta per visioni divergenti: Spoto ricompra da Iervolino e oggi è amministratore unico della start-up che vanta parecchi clienti, soprattutto nel Golfo persico.
pierfrancesco favino premio guido carli 2023
Nel frattempo questo giovane imprenditore crea la Visibily Spa. La società ha come oggetto sociale “la progettazione, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti di varia natura (…) nel campo dell’informatica, della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica”. Chi la conosce bene spiega che l’idea è quella di lavorare per sicurezza e digital trasformation per le piccole e medie imprese in Italia.
L’obiettivo sarebbe importare il modello di Pax8, società statunitense distributrice di software nel mondo che opera nel mercato del cloud. Per riuscire nell’opera Spoto ha puntato a nomi parecchio conosciuti. Una piccola quota in Visibily la ha infatti uno degli attori italiani più noti, Pierfrancesco Favino.
Un’altra quota è detenuta da Angelo Moratti: dirigente d’azienda, è figlio di Gian Marco Moratti e della sua prima moglie Lina Sotis […]. Un’altra piccola quota è poi di Massimo Ciociola, fondatore e Ceo di Musixmatch […]. Nella Visibily Spa c’è poi l’avvocato e professore di diritto dell’energia e dell’ambiente all’università Marconi, Giorgio Fraccastoro.
[…] La lista di nomi illustri però non è conclusa. Perchè l’8,7 per cento della Visibily è detenuto da Salvatore Figliuolo, figlio di Francesco Paolo Figliuolo, ex commissario straordinario per il Covid e ora in Aise (i servizi segreti per l’estero).
Salvatore, classe 1987, laurea in giurisprudenza a Torino e un master di II livello in Geopolitica e Mercati Globali, secondo quanto riportato sul profilo Linkedin, dopo gli anni di praticante, per oltre nove anni ha lavorato nello studio legale tributario Peronace e Associati e ora risulta consulente dello studio Lca, con uffici tra Milano, Roma, Genova, ma anche Bruxelles e Dubai.
Secondo quanto raccontato da fonti vicine alla società, il rapporto tra Spoto e Figliuolo jr.
nasce molti anni addietro (una decina d’anni): i due avrebbero anche lavorato insieme negli Stati Uniti.
“Salvatore Figliuolo è un avvocato esperto in aumenti di capitale”, raccontano dall’azienda, già consapevoli che in futuro qualora ci dovessero essere contratti con il mondo dell’esercito o con quello dell’intelligence la posizione di Figliuolo jr. andrebbe rivista.
“Non si farà mai nulla in conflitto”, si assicura. Eh sì, perché a parte la stelletta di generale dell’Esercito, Figliuolo padre a dicembre 2024 è stato nominato vicedirettore dell’Aise. Le deleghe per questo incarico sono segrete ma – risulta al Fatto – l’ambito di lavoro dovrebbe essere quello legato al terrorismo. Nulla a che fare, si assicura, con la cybersicurezza.