caffe hag

UN CAFFE’ DI TRAVERSO - IL GRUPPO JDE CHE PRODUCE HAG, IL DECAFFEINATO PER ANTONOMASIA, LICENZIA E DELOCALIZZA - IL TRASFERIMENTO DELLA PRODUZIONE INTERESSA 57 LAVORATORI DEL SITO DI ANDEZENO, IN PROVINCIA DI TORINO - LA SOCIETA' SPIEGA: "LA DOMANDA DI CAFFE' TOSTATO E MACINATO E' CALATA IN TUTTA EUROPA A CAUSA DELLO SPOSTAMENTO DEI CONSUMATORI SU CIALDE E CAPSULE..."

Da https://www.agi.it

 

Fino a qualche anno fa bastava chiedere "un Hag" e in qualsiasi bar d'Italia veniva servito, nella storica tazzina arancione con il logo "Caffè Hag" ben visibile al centro, un decaffeinato. Ma nel corso degli anni tutti i produttori di caffè hanno cominciato a produrre il decaffeinato minando così l'esclusiva Hag che risaliva al 1905. Oggi nei bar la tazzina arancione non si vede più.

 

CAFFE HAG

Il gruppo Jde - si legge sul Sole 24ore - chiude il sito produttivo di Andezeno (Torino) l’unico in Italia e trasferisce la produzione nelle altre fabbriche europee. La società, presente sul mercato italiano con i marchi storici di Splendid e Hag, ha aperto la procedura di licenziamento per tutti i 57 dipendenti. La Jde ha annunciato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo e la cessazione di tutte le attività dal primo gennaio 2019.

 

Lo sciopero contro il licenziamento

La notizia è stata data dalla stessa Jde ai sindacalisti che hanno definito la decisione "scellerata" perché "in quel sito si producono due prodotti storici per il mercato italiano". Per contrastarla Flai Cgil, Uila Uil e rsu hanno indetto uno sciopero immediato, con presidio permanente davanti alla fabbrica. Le sigle sindacali hanno inoltre chiesto "l'immediato ritiro dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo e di riaprire un tavolo sindacale per trovare soluzioni e risposte che prevedano il mantenimento dell'occupazione".

CAFFE HAG

 

Caffè macinato in calo a causa delle cialde

Dal canto suo - racconta il Corriere della Sera - la società spiega la decisione di chiudere lo stabilimento torinese. "Negli ultimi anni la domanda di caffè tostato e macinato ha continuato a calare in tutta Europa, a causa dello spostamento delle preferenze di tanti consumatori verso i nuovi e più pratici formati a capsule e cialde. Questo elemento ha creato problemi di sovraccapacità all’interno del network produttivo europeo relativo al caffè tostato e macinato di Jde".

 

"A seguito di un’attenta valutazione di tutte le alternative - spiega l’azienda - Jde con rammarico ha informato le organizzazioni sindacali locali dei suoi piani di chiusura dello stabilimento di Andezeno. La società è consapevole dell’impatto che questa decisione avrà sui dipendenti locali, le loro famiglie e la comunità di Andezeno ed è impegnata a lavorare a stretto contatto con i rappresentanti sindacali per identificare, minimizzare e risolvere le implicazioni sociali legate alla chiusura del sito. Jde considera importante e unico il mercato del caffè italiano e continuerà ad attribuirgli un ruolo chiave all’interno dei futuri piani di crescita della società".

 

Il caffè Hag

CAFFE HAG

Hag è l'acronimo di Handels Aktien Gesellschaft azienda di Brema, in Germania, dove il chimico Ludwig Roselius, mette in atto il primo procedimento industriale di estrazione della caffeina dal caffè che entra a regime nel 1907. Dal giugno 2015 il marchio Hag è di proprietà della Jacobs Douwe Egberts (Jde).

 

Fino a una decina di anni fa - spiega la Repubblica - nello stabilimento italiano alle porte di Torino si producevano 5 mila tonnellate di decaffeinato e le stime dell'azienda prevedevano addirittura un incremento. La fabbrica di Andezeno è stata fondata nel 1920. Mai prima d'ora si era avuti segnali di crisi. Per questo l'annuncio dell'azienda è stato accolto com un fulmine a ciel sereno.

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