bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

DAGOREPORT

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Come Dago-dixit, lo scorso weekend Andrea Orcel ha riunito a Milano il suo staff per discutere il come e quando dell’assalto a Banco Bpm. Avrebbe dovuto decidere e subito dopo annunciare la portata della nuova offerta.

 

E invece nulla di tutto questo è accaduto. La ragione è che uno degli advisor di Unicredit ha consigliato all’amministratore delegato di aspettare, visto che Bpm avrebbe presentato un esposto alla Consob per far saltare l'operazione del secondo istituto bancario italiano, alle spalle di Intesa San Paolo.

Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024

 

La banca guidata da Giuseppe Castagna nell'esposto lamenta in particolare un uso spregiudicato della “passivity rule”: secondo l’ex Popolare di Milano l’offerta di Unicredit serviva solo a "paralizzare" le mosse di Bpm sulle operazioni Mps e Anima Sgr.

 

giorgia meloni e giancarlo giorgetti foto lapresse 1

La speranza di Castagna è che il presidente della Consob, Paolo Savona, si dimostri “sensibile” all’esposto, anche per una sua certa vicinanza politica: l’economista è molto vicino alla Lega (fu nominato ministro degli Affari europei in quota Carroccio nel primo governo Conte-Salvini).

 

Non è dato sapere quando arriverà la risposta dell’authority sulla Borsa, e il nervosismo di Castagna aumenta, soprattutto ora che Francesco Gaetano Caltagirone sta mostrando tutta la sua insoddisfazione per le mosse dell’ad, accusato di essere stato lento e poco risoluto.

 

INTERVENTO DI ANDREA ORCEL SUL FINANCIAL TIMES

L’editore del Messaggero, insieme all'Ad di Delfin, Francesco Milleri, acquistando rispettivamente il 5% e il 3,5% di Mps, era stato messo in pista dal Governo Ducioni per far nascere un terzo polo bancario intorno alla fusione tra Bpm e Mps.

 

Un’ipotesi futuribile con l'obiettivo di portare alla presa di Mediobanca (che ha in pancia il 13% di Generali, sogno e incubo di Caltariccone) attraverso un'Opa di Castagna, che ovviamente come banchiere possiede tali requisiti per ottenere il placet della Bce; cosa che i due imprenditori non possono avere.

 

Andrea Orcel, che oggi ha vergato un intervento sul “Financial Times”, rivendicando le sue operazioni su Bpm e Commerzbank come “banchi di prova per il mercato unico europeo'', ha due strade davanti a sé per l’assalto a Bpm: Ops con grosso aumento di titoli oppure un'Opa con i titoli che si sommano a un dovizioso importo cash.

 

UNICREDIT COMMERZBANK

Senza dimenticare che l’ad di Unicredit sta giocando su due tavoli: in Germania sta provando a papparsi la seconda banca tedesca, Commerzbank, facendo imbizzarrire il già traballante governo tedesco sull'orlo delle elezioni. Scrive Michele Chicco su "La Stampa": "Quando tutti si aspettavano il rilancio su Banco Bpm, Andrea Orcel muove le pedine in Germania: sale al 28% di Commerzbank, tra il 9,5% di partecipazione diretta e il 18,5% di strumenti derivati. Un nuovo blitz indigesto per il governo di Berlino che controlla il 12% della banca icona della finanza tedesca. "Un'azione non amichevole e inappropriata", sentenzia il portavoce dell'esecutivo, Wolfgang Buechner"".

 

francesco gaetano caltagirone philippe donnet

Dovendo pesare le due sfide, Orcel sicuramente preferisce la conquista di Bpm: assorbire la banca milanese porterebbe in dote gli sportelli nel Nord Italia, zona cui Unicredit è più debole rispetto alla dominante Intesa. E poi in Germania Unicredit ha già una banca, HypoVereinsbank.

 

Senza considerare il fatto che il “Cristiano Ronaldo dei banchieri” non ha alcun interesse a far nascere il fantomatico terzo polo intorno a Bpm e Mps, che in futuro potrebbe insidiare la sua Unicredit.

LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA

 

 

 

A proposito di Siena, lo statalismo di una parte della maggioranza di governo rumoreggia. Lega e gran parte di Fratelli d’Italia, infatti, non vorrebbero disfarsi di Mps, ma preferirebbero, al posto di una completa privatizzazione, una importante quota nelle mani dello Stato.

 

E cosa succederà se Orcel, grazie alla sua abilità di banchiere di affari, riuscirà a prendere Bpm facendo saltare la fusione con Monte Paschi, cara a Giorgetti, Fazzolari e Caltagirone?

Alberto Nagel Caltagirone

 

Alla finestra ci sarebbe il boss di Unipol, Carlo Cimbri: la sua Bper, che già provò a infilarsi tra le mura di Rocca Salimbeni, sarebbe pronta a subentrare. A quel punto, una volta mandato a ramengo il terzo polo Bpm-Mps, che faranno Caltagirone e Milleri, che speravano di usarlo come leva per prendersi Mediobanca?

 

I due stanno già improntando un piano B, cercando un altro istituto che abbia la forza necessaria e sufficienti requisiti da usare come testa d’ariete per sfondare Piazzetta Cuccia.

matteo salvini palio siena 6

 

Ps. Come mai si sono dimessi i cinque consiglieri del Mef dal consiglio di amministrazione di Mps? Dopo l’aumento della quota di Caltagirone al 5% (che ha portato il totale dello zoccolo duro italiano nell’istituto al 15), quei posti dovranno andare ai nuovi azionisti, Milleri e Caltagirone. Il sesto consigliere del Tesoro, il presidente Nicola Maione (nominato in quota Salvini), non si è dimesso per “presidiare” il territorio.

FRANCESCO MILLERIunicredit hypovereinsbankgiovambattista fazzolari - francesco gaetano caltagironeNICOLA MAIONE CARLO CIMBRI

GIUSEPPE CASTAGNA MASSIMO TONONI

 

 

 

unicredit hypovereinsbank sedeMONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Andrea Orcel giuseppe castagna

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...