WEB BANK! - NIENTE SOLDI PER LA PUBBLICITA’? CI PENSA GOOGLE BANK! - DEBUTTA IN GRAN BRETAGNA IL PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO DI GOOGLE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE - SOLDI IN PRESTITO ALLE AZIENDE PER LE CAMPAGNE PROMOZIONALI ON LINE: TASSO DELL’8,99% E RANGE TRA I 200 E I 100.000 DOLLARI - STESSA IDEA DI AMAZON, CHE CHIEDE TASSI DALL’1 AL 13% - I FINANZIAMENTI INVESTITI SOLO SULLE PIATTAFORME ON LINE DELLE NUOVE “BANCHE”…

Federico Guerrini per La Stampa

Google diventerà una banca? Non proprio, o perlomeno, non ancora, ma la Grande G ha fatto un piccolo passo in questa direzione. La giornata di ieri segna infatti il debutto, nel Regno Unito, di un programma di finanziamento per piccole e medie imprese targato Mountain View che nelle prossime settimane verrà lanciato anche negli Usa e a seguire in altre, non meglio specificate, nazioni.

Google emetterà una sua carta di credito, che le aziende potranno adoperare per finanziare le proprie campagne promozionali online tramite il sistema di annunci AdWords. Il tasso di interesse iniziale sarà dell'8,99 per cento e il range di prestito andrà da un minimo di 200 dollari e un massimo di centomila.

Un esperimento pilota portato avanti lo scorso anno negli Usa ha convinto i manager del motore di ricerca del fatto che la concessione di prestiti fosse la strada giusta per motivare le aziende, che, forse anche via della crisi economica, non spendevano in pubblicità quanto avrebbero potuto. Il tesoriere di Google, Brent Callinicos, ha sottolineato comunque, in un'intervista al Financial Times come la società non sia "entrata in questo business per perdere soldi" anche se non intende neppure "condurlo come un centro di profitto".

Sarà un caso, ma il progetto è partito proprio dopo pochi giorni dalla rivelazione che anche Amazon sta lavorando a un sistema per prestare somme di denaro ai piccoli esercenti, in modo che possano rifornire i loro magazzini prima dell'avvio della stagione vacanziera. Il programma, che si chiamerà Amazon Lending, non è ancora partito ufficialmente, anche se è trapelata online una email inviata dalla divisione Capital Services dell'azienda ad alcuni rivenditori potenzialmente interessati all'offerta.

In questo caso i tassi di interesse proposti, secondo alcune fonti, sembrano essere assai variabili, da un minimo dell'1% a un massimo del 13 %. Una volta sottoscritta la partecipazione ad Amazon Lending, al venditore vengono accreditati i soldi richiesti mediante il suo account su Amazon, entro cinque giorni lavorativi.

Anche gli interessi verranno dedotti automaticamente dal conto. Sia Google che Amazon esigono che i fondi ricevuti vengano spesi per programmi di promozione o di vendita da effettuarsi sulle loro piattaforme proprietarie. Esistono anche iniziative simili, come quella portata avanti dalla startup Kabbage che consentono alle aziende che usufruiscono dei finanziamenti di vendere i propri prodotti su piattaforme diverse, da eBay a Yahoo a Etsy alla stessa Amazon.

 

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