FED, SPERANZA E CARITÀ - LE DECISIONI DI BERNANKE SCATENANO GLI AVVOLTOI E FANNO TRABALLARE I MERCATI

Luca Pagni per "la Repubblica"

Tutta colpa del "tapering". Nell'elenco di termini anglosassoni che stanno inflazionando la finanza internazionale, è quello che sta facendo tendenza in questo ultimo scorcio d'estate. Si traduce con i timori da parte dei mercati che la Federal Reserve cambi la sua politica monetaria e smetta di acquistare T-bond, i titoli di Stato Usa, come ha fatto fino ad ora a sostegno dell'economia.

I timori che il momento del "tapering" sia sempre più vicino anche ieri ha provocato - a detta degli operatori - il brusco calo dei mercati in tutta Europa. Il secondo consecutivo, particolarmente pesante per la Borsa di Milano: Piazza Affari è stata la peggiore del lotto, con l'eccezione di Madrid che ha perso l'1,99%: l'indice principale italiano ha chiuso in flessione dell'1,41% dopo un crollo di quasi due punti in mattinata.

Del resto, nel Vecchio Continente si è salvata solo Londra (-0,2%), ma non Parigi (-1,35%) e Francoforte (-79%). Quello che è più preoccupante per l'Italia - per i suoi conti pubblici ma non solo - è il rialzo dello spread: il differenziale tra i Bpt e i bund tedeschi si è attestato a 247 punti (quando era sceso sotto i 230 punti soltanto settimana scorsa), per un rendimento dell'obbligazione del Tesoro a 10 anni che è salito al 4,31%.

A spingere i ribassi sono stati in particolare i titoli finanziari, con Mps, Carige, Mediolanum e Unipol che hanno perso oltre il 4%. Per quale motivo il fantasma delle manovre della banca centrale Usa è tornato ad aleggiare sui mercati? Perché oggi (nel tardo pomeriggio in Europa) verranno rese pubbliche le minute del Fomc, come si chiama la riunione dei banchieri centrali Usa, che si è tenuta il 30 e 31 luglio scorsi.

Una sorta di verbale da cui si dovrebbe capire l'orientamento della Fed. In particolare, se il cambio di rotta possa venire deciso già nella prossima riunione dei banchieri Usa a settembre, con lo stop agli 85 miliardi di dollari che ogni mese vengono messi in circolazione.

In verità, la notizia ha il suo aspetto positivo. Se la Fed decide per la sospensione degli acquisiti, significa che l'economia americana è tornata in salute, come testimoniano peraltro gli ultimi dati sulla disoccupazione e gli investimenti immobiliari. Nonché l'andamento di Wall Street che soltanto una decina di giorni fa ha toccato i suoi massimi storici.

Ed è, quindi, necessario intervenire - come sostengono i falchi della Fed - prima che salga l'inflazione. Non la pensano così le colombe, con in testa Janet Yellen possibile candidata alla successione del numero uno della Fed Ben Bernanke. Per cui qualche analista azzarda l'ipotesi che il rubinetto venga chiuso gradualmente per evitare troppi scossoni sui mercati.

In realtà già avvenuti, visto che gli operatori, come spesso accade, si sono mossi prima dei fatti: sia della pubblicazione delle minute sia dell'altro appuntamento che darà la linea alle Borse (l'annuale appuntamento dei banchieri centrali dei Paesi occidentali a Jackson Hole). Anche se mancheranno sia Mario Draghi, presidente della Bce, sia il numero uno della Bank of England, sia Bernanke. Ma ci sarà la Yellen. E come possibile successore alla Fed sarà molto ascoltata.

 

 

obama e bernanke BERNANKE jpegIL CAVEAU DELLA FEDERAL RESERVE BANK DI NEW YORK wallstreet MARIO DRAGHI FIRMA LA NUOVA BANCONOTA DA 5 EURO

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…