MONTE DEI PACCHI MA NON PER LE BANCHE - DIETRO ALL'ISPEZIONE DI CONSOB IN FONDAZIONE MPS (SCESA AL 12% DELLA BANCA) UN'OPERAZIONE FINANZIARIA DA 200 MLN CHE AVREBBE ARRICCHITO LE SOLITE BANCHE ESTERE

1. MONTE PASCHI, ANOMALIE SUL TITOLO «COSÌ I BROKER SI SONO ARRICCHITI»
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

Un'operazione finanziaria da oltre 200 milioni di euro rivelata al mercato prima che avvenisse. Una «fuga» di notizie che ha provocato un'anomala oscillazione del titolo e, probabilmente, l'arricchimento di chi si è mosso dietro le quinte. È questo lo scenario che ieri mattina ha fatto scattare l'ispezione della Consob e della Guardia di Finanza negli uffici della Fondazione Monte dei Paschi. Rivelando l'esistenza di un nuovo filone investigativo per insider trading, aggiotaggio informativo e manipolazione del mercato.

Reati gravissimi denunciati qualche settimana fa dal presidente Antonella Mansi e poi rilevati riesaminando l'andamento borsistico che ha raggiunto addirittura un picco al rialzo del 15 per cento. L'ennesimo capitolo di una vicenda che ormai da oltre un anno tiene sotto osservazione bilanci e operatività della banca senese.

Il blitz scatta ieri mattina. Si parte dalle sedi di Siena e Firenze di «Mps Capital», la società che gestisce la maggior parte delle operazioni di trading. Vengono acquisiti documenti, interrogati funzionari. Il periodo finito sotto accusa è quello che va dal 5 al 18 marzo. Sono i tredici giorni che certamente segnano un passaggio fondamentale rispetto alla cessione di una fetta consistente di azioni, come hanno evidenziato gli accertamenti affidati dai magistrati agli specialisti del Nucleo valutario guidati dal generale Giuseppe Bottillo e quelli disposti autonomamente dagli ispettori della Commissione di controllo sulla Borsa.

Il 5 marzo filtrano indiscrezioni sulla possibilità che la Fondazione possa vendere o addirittura abbia già venduto pacchetti azionari. Il titolo sale al 20 per cento con scambi al 12 per cento - ben dieci volte in più della media mensile - e il broker più attivo risulta essere Morgan Stanley, seguito da Jp Morgan e Goldman Sachs. In serata la Fondazione emette un comunicato per smentire di aver dismesso azioni, ma questa circostanza in realtà risulta vera il 18 marzo quando viene effettivamente ceduto il 12 per cento di azioni della banca. «Book runner» per conto della Fondazione è proprio Morgan Stanley, che vende la parte più consistente al fondo Blackrock. Quanto basta perché la Consob, ma anche la Procura, decidano di «ricostruire la movimentazione alla luce dei flussi informativi che hanno accompagnato sia prima che dopo le fasi operative e dunque stabilire possibili abusi».

Non è tutto. Il 5 marzo viene emesso dalla Fondazione un altro comunicato per annunciare l'avvio di un'azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori, iniziativa collegata a quanto scoperto grazie all'inchiesta penale sulla gestione dell'ex presidente Giuseppe Mussari. La nota specifica che la delibera è stata firmata dopo il parere del professor Giorgio De Nova e riguarda «la sottoscrizione da parte della Fondazione, in via indiretta, dell'aumento di capitale riservato alla banca Mps del 2008, nonché connessi alla contrazione di un debito di 600 milioni di euro funzionale all'aumento di capitale del 2011».

Ebbene, la notizia dettagliata era già filtrata venti giorni prima e pubblicata su numerosi quotidiani e periodici specializzati provocando anomale oscillazioni del titolo. In questo caso sono stati i pubblici ministeri Antonio Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso a decidere di aprire un fascicolo per verificare eventuali episodi di insider trading.
Il sospetto è che ci siano una o più «talpe» all'interno della Fondazione oppure in una delle società controllate che giocano per sé o per altri manipolando il mercato grazie a informazioni riservate. Particolari e retroscena che soltanto persone interne alle strutture possono conoscere con un anticipo così largo.


2. LA FONDAZIONE SCENDE AL 12% NELLA BANCA
Dal "Corriere della Sera"

E la Fondazione Mps scende ancora nel capitale della banca senese. Ora la partecipazione dell'ente presieduto da Antonella Mansi è pari al 12%. Secondo quanto emerge dalle comunicazioni di internal dealing la Fondazione tra il 19 e il 24 marzo ha venduto altri 358,5 milioni di azioni, pari al 3,069% del capitale della banca, per un controvalore di circa 85,5 milioni.

E sempre ieri Alessandro Profumo, presidente del Montepaschi, ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano se auspicasse la permanenza della Fondazione fra i soci: «Mi auguro restino azionisti che credono nella progettualità di lungo termine e che accompagnino la banca nei suoi progetto di stabilizzazione e crescita». Secondo Profumo «la discesa della fondazione Mps è un passaggio importante.

Chi ha comprato certamente sottoscriverà l'aumento di capitale. Non ho incontrato gli uomini di Blackrock. Sono operatori molto professionali». Il colosso americano è entrato nella banca senese con il 5,74% lo scorso 18 marzo, giorno in cui la Fondazione Mps ha collocato fuori mercato il 12% e ha formalizzato la discesa dal 29,9 al 15,069%.

 

 

monte-dei-paschi-di-siena-sedeMONTE DEI PASCHI DI SIENA CONSOB giuseppe vegas MATTEO RENZI E ANTONELLA MANSIMARIO MONTI GIUSEPPE MUSSARI FOTO INFOPHOTO ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...