putin gas

IL GASDOTTO PIENO E LA MOGLIE UBRIACA - DIETRO ALLA MOSSA DEL CAVALLO DI PUTIN SUI PAGAMENTI IN RUBLI PER LE FORNITURE DI GAS AGLI STATI “OSTILI” CI SONO DUE RAGIONI - LA PRIMA È FERMARE LA CADUTA DELLA MONETA RUSSA. LA SECONDA È FAR CRESCERE IL COSTO DEL GAS: MAGGIORI PREZZI SI TRADUCONO IN MAGGIORI PROFITTI, E QUINDI PIÙ RISORSE A SOSTEGNO DELLA GUERRA IN UCRAINA E DELL’ECONOMIA MARTORIATA DALLE SANZIONI

Michele Arnese per www.startmag.it

 

vladimir putin

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia accetterà solo pagamenti in rubli per le forniture di gas naturale agli stati considerati “ostili”.

 

COSA HA DETTO PUTIN

“Ho preso la decisione” – ha detto oggi Putin durante una riunione con il governo russo – “di passare ai pagamenti in rubli per le nostre forniture di gas naturale ai cosiddetti Paesi ostili, smettendo di usare le valute compromesse in queste transazioni”. Le banche avranno una settimana per adeguarsi al cambio di politica e sviluppare un meccanismo che permetta i pagamenti in rubli.

 

CAMBIO RUBLO EURO - FEBBRAIO-MARZO 2022

Putin ha poi aggiunto che non ha senso, per la Russia, esportare merci negli Stati Uniti o nell’Unione europea utilizzando dollari o euro. Una dichiarazione che lascia immaginare una possibile estensione del meccanismo in rubli all’interezza dei prodotti venduti da Mosca, e non solo al gas.

rubli

 

CHI SONO I PAESI OSTILI

In risposta alle sanzioni imposte da parte della comunità internazionale verso la Russia per l’invasione dell’Ucraina, qualche settimana fa Mosca ha stilato una lista di paesi e territori “ostili”: sono definiti così dal Cremlino per aver adottato “azioni ostili”, appunto, nei confronti della Russia e delle sue aziende.

 

putin gas

Ci sono tutti i paesi membri dell’Unione europea (anche l’Italia, di conseguenza), e poi Albania, Andorra, Australia, Regno Unito, Anguilla, Isole Vergini britanniche, Gibilterra, Islanda, Canada, Liechtenstein, Micronesia, Monaco, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del sud, San Marino, Macedonia del nord, Singapore, Stati Uniti, Taiwan, Ucraina, Montenegro, Svizzera e Giappone.

 

La lista era stata redatta anche con l’intenzione di stabilire che il governo e le aziende russe potessero ripagare in rubli i debiti in valuta estera contratti con i creditori residenti in questi paesi. A fine febbraio l’Unione europea, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada avevano annunciato il congelamento delle riserve in valuta estera della Banca centrale russa, limitando le capacità della Russia di ripagare il proprio debito.

gazprom

 

FORNITURE DI GAS NON A RISCHIO

L’Unione europea è estremamente dipendente dalle forniture di gas russo per il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico: la quota di Mosca sul totale delle importazioni comunitarie è di quasi il 40 per cento. Tra i paesi membri più vulnerabili a un’interruzione dei flussi ci sono la Germania (che acquista da Mosca il 49 per cento del gas importato) e l’Italia (43 per cento).

le vie del gas russo

 

Putin ha specificato che “la Russia continuerà sicuramente a fornire gas naturale in linea con i volumi, i prezzi e i meccanismi di prezzo stabiliti nei contratti esistenti”.

 

Ogni giorno i paesi europei acquistano idrocarburi (gas, carbone e petrolio) dalla Russia per 1 miliardo di euro. Gli acquisti vengono effettuati tramite la rete SWIFT, lo standard internazionale per i pagamenti finanziari da cui alcune banche russe sono state espulse.

palazzi distrutti a mariupol

 

CRESCONO I PREZZI DEL GAS…

Dopo l’annuncio sui pagamenti in rubli, i prezzi europei del gas sono cresciuti fino al 21 per cento all’ICE Endex di Amsterdam: è qui che viene gestito lo scambio dei contratti di gas all’interno del Title Transfer Facility (TTF), il punto di scambio virtuale per il combustibile in questione che funge da hub per l’Europa continentale.

 

Il prezzo del gas è arrivato a 118,75 euro al megawattora, contro i 115,9 euro/MWh alla chiusura di ieri.

 

…E SALE IL VALORE DEL RUBLO

rubli 2

Dopo l’annuncio di Putin, il valore del rublo rispetto all’euro è aumentato: il cambio è passato da 112 a 108,50. Il rapporto tra dollaro e rublo, invece, è passato da 103 a 97,75 per risalire poi a 100,25.

 

La mossa del Cremlino puntava esattamente alla crescita del rublo, sia per infliggere un danno economico ai paesi che hanno reagito all’invasione russa dell’Ucraina con sanzioni finanziarie contro Mosca e sia per ridurre la spesa per le importazioni della Russia.

 

LE MIRE ECONOMICHE DI PUTIN

La Russia vuole che il gas le sia pagato in rubli per due motivi. Il primo è frenare la caduta della moneta russa (un effetto al momento visibile sui mercati). L’altra motivazione è che con questa mossa il costo del gas continuerà a lievitare. Maggiori prezzi significa per Mosca maggiori profitti e quindi più mezzi per sostenere lo sforzo bellico e fare fronte alle sanzioni occidentali.

gazprom sponsor uefa 4

 

LA RUSSIA È DESTINATA AL FALLIMENTO?

Ma secondo la società di rating Moody’s, “il rischio di insolvenza [della Russia, ndr] e le potenziali perdite per gli investitori rimangano molto elevati, dato il marcato deterioramento che abbiamo visto nella capacità e nella volontà del governo di far fronte ai propri obblighi di debito nelle ultime settimane”. Moody’s ha tagliato il giudizio della Russia a Caa2, due livelli sopra il default, si legge su MF-Milano Finanza.

 

bombardamenti su mariupol 3

Il 25 maggio scadono peraltro le esenzioni concesse dagli Stati Uniti ai soggetti americani che devono ricevere interessi, dividendi o pagamenti in scadenza connessi al debito o all’equity ed emessi dal ministero delle Finanze russo, dalla banca centrale o dal fondo sovrano del paese.

 

Moody’s ha fatto sapere che giudicherà come default il ripagamento in rubli delle obbligazioni denominate in valuta estera, anticipato da Mosca con un decreto presidenziale del 5 marzo scorso.

 

i militari russi sparano sui manifestanti a kherson 7

Stando a Bloomberg, le obbligazioni russe in scadenza e sotto osservazione internazionale sono quattro, per un totale di circa 2,25 miliardi di dollari. La prima è una cedola da 65,6 milioni di dollari, scaduta il 21 marzo e non ancora pagata ma rimborsabile in rubli (è previsto). Segue una seconda cedola da 102 milioni, in scadenza il 28 marzo e ripagabile in rubli. La cedola da 87,5 milioni in scadenza il 31 marzo, invece, può venire rimborsata solo in dollari. E lo stesso vale per il grande bond, da 2 miliardi di dollari, che scadrà il 4 aprile prossimo.

ucraina missile in casail centro commerciale di kiev distrutto dai russi 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...