TELECOM-MEDIA - DOPO L’ALT DELL’ANTITRUST BRASILIANA A TELEFONICA PER PALESE CONFLITTO D’INTERESSI, LO ‘’SPAGNOLO” PATUANO SARA’ FELICE DI SVENDERE, DOPO TELECOM ARGENTINA, ANCHE TIM BRASIL

Antonella Olivieri per "Il Sole 24 ore"

Il Cade accelera sul dossier Telefonica-Telco. L'Antitrust brasiliano potrebbe decidere già mercoledì prossimo se confermare i provvedimenti raccomandati dagli uffici tecnici a conclusione dell'istruttoria sui nuovi accordi intercorsi tra Telefonica, Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo nella holding che detiene il 22,4% di Telecom Italia. Come anticipato da «Il Sole-24Ore» di mercoledì, il Cade ritiene incompatibili con gli impegni presi nel 2010 l'ascesa di Telefonica in Telco. Raccomanda perciò che il consiglio dell'Authority imponga l'immediata alienazione delle nuove azioni C, (per ora) senza diritto di voto, sottoscritte dagli spagnoli a fine settembre, e inoltre sollecita la proibizione a ulteriori acquisti. Come collaterale, per ora viene prevista una multa a carico di Telefonica di 15 milioni di reais (6,5 milioni di dollari), senza escludere interventi più severi.

«L'operazione annunciata da Telefonica, già al primo stadio, infrange gli impegni presi - scrive il legale dell'Authority, Daniela Silva Borges - Aumenta la dipendenza economica tra i due gruppi, sebbene in via indiretta, mentre il mandato è di mantenere l'indipendenza». Inoltre la previsione di salire alla maggioranza del capitale votante di Telco, «rappresenta una delle più gravi violazioni che possano essere immaginate» agli impegni sottoscritti con il Cade nel 2010 per garantire la concorrenza sul mercato brasiliano. Dove, appunto, Telecom con Tim Brasil e Telefonica con Vivo operano in diretta concorrenza.

Dal Brasile l'agenzia Reuters aggiunge che, «secondo fonti informate, Telefonica vuole convincere Telecom Italia a vendere il suo 67% di Tim Brasil l'anno prossimo». Circostanza che conferma quanto scritto da «Il Sole-24Ore» il 12 novembre scorso, ma l'intervento del Cade potrebbe avere l'effetto di far precipitare i tempi. Da fonti brasiliane risultava anche che il prezzo per una supposta offerta per la quota in Tim sarebeb stato intorno ai 7 miliardi, superiore alle quotazioni di Borsa, ma inferiore ai 9 miliardi che Telecom considera il minimo per poter prendere in considerazione l'ipotesi. Ora se il consiglio del Cade confermerà l'impostazione degli uffici tecnici, i casi sono due: o la ristrutturazione Telco dovrà essere ridiscussa alla radice, oppure spunterà un'offerta per Tim che renderà palese il conflitto d'interesse dell'intera Telco.

Nel frattempo ieri i piccoli azionisti Asati sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, proponendo che la Cdp possa sottoscrivere obbligazioni Telecom convertibili in azioni di una futura newco della rete e sollecitando attenzione al tema del «controllo di fatto» di Telco su Telecom, uno dei punti sui quali sta lavorando la Consob che, se accertato, imporrebbe il consolidamento nella holding del debito del gruppo di tlc.

 

PATUANO cesar_aliertaALIERTA tim logo tela Telecom Argentina

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”