DOVE C’È BAZOLI, C’È GITTI - IL GENERO DEL BANCHIERE HA GESTITO LE CARTOLARIZZAZIONI PER UBI BANCA, MA PRECISA: “IL MIO RUOLO ERA PRIVO DI DELEGHE, QUEI CREDITI ERANO OTTIMI E SONO STATI VENDUTI A GRANDI INVESTITORI” - MA IL BILANCIO DELLA BANCA DICE DIVERSAMENTE

1. BAZOLI, UBI E I DOSSIER: LA VERSIONE DI GITTI

Lettera di Gregorio Gitti al “Fatto Quotidiano

 

GREGORIO GITTI FOTOGRAFATO DA STYLE DEL CORRIERE GREGORIO GITTI FOTOGRAFATO DA STYLE DEL CORRIERE

   In riferimento all’articolo del 24 luglio 2014 “UBI Banca, le accuse a Bazoli e Gitti”, a firma Margherita Barbero, mi rammarico che il Fatto dia spazio a una notizia priva di fondamento e tendenzialmente diffamatoria.

 

Col pretesto di riferire il presunto contenuto di “un dossier anonimo che l’associazione di consumatori Adusbef di Elio Lannutti ha trasmesso alle procure di Milano, Bergamo e Roma”, la cui attendibilità è dunque tutta da accertare, l’autore si permette di definire le operazioni di cartolarizzazione asseritamente citate in detto dossier come “trasformazione in titoli trasferibili, di alcuni crediti in sofferenza o incagliati del gruppo Ubi ... cioè di quei prestiti, elargiti a piene mani ai tempi delle vacche grasse, spesso a imprenditori amici che, negli anni di crisi, hanno fatto sempre più fatica a essere rimborsati”.

 

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

Quindi, si dice che “Tutte le società veicolo che hanno gestito le operazioni di cartolarizzazione .. . sono presiedute da Gitti”; vieppiù, “queste cartolarizzazioni miliardarie sono state gestite in prima persona da Gitti, in qualità di presidente dei veicoli, negli anni in cui il suocero Bazoli ... sedeva nel board di UBF”. A smentita di queste affermazioni, basti rilevare che le operazioni di cartolarizzazione non sono libere strutture alla mercé di ogni interesse e obiettivo, come invece vorrebbe far credere la giornalista. Al contrario, devono svolgersi secondo un procedimento regolato in dettaglio dalla legge.

 

UBI BANCAUBI BANCA

Inoltre, i crediti interessati dalle operazioni di cartolarizzazione, di cui mi si accusa - falsamente - di essere il regista, non sono “crediti in sofferenza o incagliati”, né '”problematici” o “malconci”, ma fanno parte dei portafogli migliori, in termini di rating, del gruppo UBI. Diversamente, i titoli non sarebbero stati acquistati dai più importanti investitori necessariamente istituzionali a livello sia nazionale sia internazionale, come accadde, a condizioni così brillanti come quelle garantite dalle operazioni di cartolarizzazione promosse prima da Banca Lombarda e Piemontese poi, a seguito dalla sua incorporazione, da UBI negli anni 2005, 2008, 2009 e 2011, alle migliori condizioni di mercato.

 

Elio Lannutti Elio Lannutti

Nelle società veicolo indicate ho sempre svolto la funzione di presidente non operativo, privo di deleghe. Questo dato oggettivo, già in possesso dell’autore, evidentemente non l’ha trattenuta dal dare libero sfogo a fantasiose illazioni. Il ruolo di presidente delle società veicolo per la cartolarizzazione va affidato, a termini di legge, a professori universitari in materie giuridiche ed economiche; questa fu la ragione per la quale l’avv. Corrado Faissola, all’epoca ad di Banca Lombarda e Piemontese, affidò a me, professore ordinario di Diritto Privato, l’incarico di presiedere queste società, oltre che per la fiducia e la stima personale di cui ancora mi onoro.

 

Per garantire ulteriormente l’indipendenza del ruolo, stabilimmo insieme il mio compenso, che egli volle definire “simbolico” rispetto alla responsabilità istituzionale che mi chiese di assumere. Dunque, a questa vicenda è del tutto estraneo il professor Bazoli, di cui ho, pare, la colpa di essere genero.

   Gregorio Gitti

 

 

2. RISPONDE MARGHERITA BARBERO

Da “il Fatto Quotidiano

FAISSOLA FAISSOLA

 

   Nell’articolo si riferivano i contenuti di un dossier effettivamente all’esame delle Procure che stanno vagliando anche potenziali conflitti di interesse nella banca. Quanto alla sua precisazione che i crediti interessati dalle operazioni di cartolarizzazione non sono “in sofferenza o incagliati” (come invece riferito dal dossier), a pagina 303 e seguenti del bilancio consolidato di Ubi Banca del 2013 si legge come alcuni di tali crediti cartolarizzati al 31 dicembre del 2013 risultino “ristrutturati”, “incagliati” o “in sofferenza”.

 

A dimostrazione del fatto che in origine i prestiti fossero “in bonis”, lei sostiene che altrimenti i titoli cartolarizzati “non sarebbero stati acquistati dai più importanti investitori necessariamente istituzionali a livello sia nazionale sia internazionale”. Ubi Banca, interpellata dal Fatto, sostiene che gran parte di quei crediti cartolarizzati sono rimasti nel gruppo e che soltanto una piccola tranche sia stata ceduta a terzi.

 

Prendiamo infine atto, come peraltro già indicato nella sua dichiarazione all’interno dell’articolo, del suo ruolo non operativo e di indipendente nelle società veicolo che hanno gestito le cartolarizzazioni, anche se lei stesso riconosce che aveva una “responsabilità istituzionale”.

   Mar. Bar.

 

 

3. L’ARTICOLO ORIGINALE DI MARGHERITA BARBERO SUL DOSSIER UBI BANCA

http://www.adusbef.veneto.it/ubi-banca-le-accuse-a-bazoli-e-gitti

 

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