mincione

MA DUBAI, SE LA MAZZETTA VATICANA NON CE L'HAI - L'INCHIESTA SUGLI AFFARI COI SOLDI DEI POVERELLI SI ALLARGA: IL GRUPPO COMPOSTO DA MINCIONE, CRASSO E IL FUNZIONARIO DELLA SEGRETERIA DI STATO FABRIZIO TIRABASSI, SI SAREBBE SPARTITO PER ANNI DENARO DELLE COMMISSIONI PAGATE DALLA SANTA SEDE, CHE PASSAVA PER UNA SOCIETÀ NEGLI EMIRATI - MINCIONE RISPONDE: IL GESTORE DEL FONDO HA SEMPRE RESO NOTO DI AVER CORRISPOSTO UNA COMMISSIONE A UNA SOCIETA'

VATICANO – RAFFAELE MINCIONE: MOLTO RUMORE PER NULLA

In relazione a quanto pubblicato sui media italiani in data odierna, Raffaele Mincione sottolinea che il Gestore del Fondo Athena ha sempre, in assoluta trasparenza e buona fede, reso noto di aver corrisposto una commissione di presentazione (“introducer fee”) ad una società che aveva messo in contatto il Gestore stesso e il Credit Suisse in relazione alla operazione avente ad oggetto l’acquisto di 60 Sloane Avenue. La medesima notizia è riportata infatti, con ulteriori dettagli, sull’articolo a firma di Emiliano Fittipaldi pubblicato su L’Espresso in data 17.10.2019 e ripresa da altri media dell’epoca.

 

 

1. LA CRESTA SULLE COMMISSIONI PER GLI AFFARI DEL VATICANO «I SOLDI FINIVANO A DUBAI»

Fabrizio Massaro e Fiorenza Sarzanini per il ''Corriere della Sera''

 

RAFFAELE MINCIONE

L'inchiesta del Vaticano sul palazzo di Londra e i fondi della Segreteria di Stato, che ha travolto anche il cardinale Giovanni Angelo Becciu, punta decisamente su presunti giri di denaro fra tre protagonisti dell'affare londinese: il finanziere Raffaele Mincione, il gestore Enrico Crasso - ex Credit Suisse, poi Sogenel/Az Swiss, quindi fondo Centurion - e il funzionario della Segreteria Fabrizio Tirabassi, il laico che per vent' anni ha seguito gli investimenti riservati del Vaticano.

 

L'ipotesi è che si sarebbero spartiti per anni denaro proveniente dalle commissioni pagate dalla Santa Sede per le operazioni finanziarie. È una svolta avvenuta dopo la collaborazione alle indagini di monsignor Alberto Perlasca, ex braccio destro di Becciu, e del broker Gianluigi Torzi, che aveva presentato un ampio memoriale prima della sua scarcerazione a giugno.

 

fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi

Ed arriva nel giorno in cui Papa Francesco impone una rivoluzione nelle finanze della Santa Sede, ordinando che vengano trasferiti all'Apsa entro tre mesi tutti i fondi della Segreteria - che così resterà senza capacità autonoma di spesa - e che venga venduto il palazzo di Londra e liquidato il fondo maltese Centurion, per i «rischi reputazionali». I magistrati vaticani citano tre testimoni chiave, coperti dagli alias Alfa, Beta e Gamma (uno è Perlasca): «Tirabassi... mi ha raccontato che tramite A.N. venivano incassate delle commissioni» su una società a Dubai, «che poi questa provvedeva a suddividerle tra Crasso e Tirabassi», riferisce Alfa.

 

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone

«Sempre a detta di Tirabassi, ad un certo punto Mincione non ha più versato queste commissioni alla società di Dubai ed anche per questa ragione sarebbe sorto il problema di interrompere i rapporti con Mincione». Sempre Alfa racconta che «un ruolo fondamentale nelle commissioni da elargire a Tirabassi lo svolse Filippo Notarcola del fondo Azimut», mentre per la vicenda di Londra «era stato demandato» il professore Renato Giovannini.

 

Per il testimone Beta, Tirabassi avrebbe indirizzato gli investimenti «in una certa direzione ricevendo commissioni», mentre per Gamma avrebbe chiesto commissioni anche per far partecipare la Segreteria a un nuovo fondo. Per questo motivo ieri Guardia di Finanza e Gendarmeria hanno effettuato perquisizioni di uffici, domicili, auto e cassette di sicurezza, e sequestri di documentazione cartacea digitale a Crasso, Tirabassi e Mincione.

 

GIANLUIGI TORZI PAPA BERGOGLIO

Li ha disposti il pm di Roma Maria Teresa Gerace su rogatoria dei promotori Gian Piero Milano e Alessandro Diddi. Perquisite anche le abitazioni di altre persone «non indagate» come Giovannini, i figli e la compagna di Crasso, il padre e la moglie di Tirabassi e le società Interfinium, San Filippo di Genova e Wrm Services, di Mincione il quale in una nota dichiara che «le verifiche confermeranno» la sua «totale estraneità». Anche Giovannini, «non indagato, ribadisce la propria estraneità a qualsivoglia fatto illecito», dice il legale, Giorgio Amato.

 

 

2. «COSÌ MINCIONE PAGAVA LE MAZZETTE IN VATICANO»

Valentina Errante per “il Messaggero

 

ENRICO CRASSO

Il finanziere Raffaele Mincione, l' uomo che ha gestito l' operazione vaticana del Palazzo di Londra, avrebbe pagato mazzette ai fidatissimi della Santa sede attraverso una società con sede a Dubai. L' accordo avrebbe condizionato gli investimenti dissennati della Segreteria di Stato. Si allarga l' inchiesta sullo scandalo del palazzo di Sloane Avenue, secondo le indagini, Enrico Crasso, ex Credit Suisse poi a capo della fiduciaria Sogenel, per 27 anni gestore del patrimonio riservato della Segreteria di Stato, e Fabrizio Tirabassi, per oltre venti anni responsabile amministrativo della Segreteria di Stato, sarebbero stati pagati da Mincione, che ha gestito l' operazione, costata al Vaticano circa 500milioni di euro. Ieri i militari della Guardia di Finanza di Roma e Milano, su rogatoria, hanno perquisito ufficio e abitazioni di Crasso, Tirabassi e Mincione.

 

LA LETTERA DI ENRICO CRASSO A ANGELO BECCIU

Il fascicolo non ipotizza più soltanto i reati di truffa ed estorsione, per i 40 milioni pretesi da Mincione per uscire dalla gestione del palazzo, ma anche l' abuso d' ufficio, la corruzione, il riciclaggio e l' autoriciclaggio. Perquisizione anche per Renato Giovannini, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell' Università Guglielmo Marconi di Roma che non sarebbe indagato.

(…)

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…