ECONOMIA CANAGLIA! SCAZZO FRA I BIG, KRUGMAN CONTRO ROGOFF E REINHART SULLA TEORIA DELLA CRESCITA: “RIDICOLI”
Maurizio Molinari per "La Stampa"
Aplomb anglosassone dimenticato, humour affondato e correttezza politica in soffitta: quando si tratta di dottrina economica i nomi di punta del firmamento a stelle e strisce se le danno, in pubblico e di santa ragione. A dar fuoco alle polveri è Paul Krugman, l'editorialista del New York Times insignito del premio Pulitzer prendendosela con uno studio co-firmato da Kenneth Rogoff e Carmen Reinhart nel quale si afferma che la debole crescita è causata dall'eccesso di debito.
"Siete ridicoli" ha commentato Krugman in un articolo sulla "New York Review of Books", accusando gli autori di "non aver reso pubblici dati e statistiche" per avvalorare tale tesi, dimostrando di voler affermare una tesi a fini non-scientifici e dunque di essere in mala fede.
Ma Rogoff non è un peso piuma. L'ex capo economista del Fmi ha reagito assieme a Reinhart con una lettera pubblica a Krugman: "Ammiriamo i suoi studi passati, che ci influenzano ancora oggi, ma in questo caso ha avuto un comportamento incivile di tipo spettacolare, attaccandoci personalmente". E, tanto per gradire, hanno diffuso sul website di Reinhart una lettera di cinque pagine con un'appendice di quattro pagine disseminate di dati economici.
Ora la parola torna a Krugman, il duello è aperto e dichiarato ed ha in palio la definizione della ricetta economica per far accelerare la crescita. Intanto fra accademici ed economisti la lite ravviva rivalità di vecchia data perché Rogoff e Reinhart vengono da Harvard mentre Krugman insegna a Princeton.
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