cina stati uniti

EUROPA, VASO DI COCCIO TRA USA E CINA - OGGI WALL ST. SI È SVEGLIATA STORTA? E SUBITO LE BORSE DEL VECCHIO CONTINENTE PERDONO QUOTA (MILANO -1,1%) - LE BORSE ASIATICHE RECUPERANO, IL PIL AMERICANO CRESCE, E IL DIBATTITO SI ACCENDE DENTRO LA FED: TAGLIARE O NO I TASSI?

WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE

1.BORSA: WALL STREET APRE IN CALO, DJ -0,34%

 (ANSA) - Apertura in calo per Wall Street, col Dow Jones che perde lo 0,34% e il Nasdaq lo 0,42%. In territorio negativo anche l'indice S&P500 che cede lo 0,24%.

 

2.BORSA: EUROPA AMPLIA CALO, MILANO MAGLIA NERA (-1,1%)

 (ANSA) - Le Borse europee tornano a perdere quota in scia alla partenza in calo di Wall Street e alla nuova frenata del petrolio. In attesa di indicazioni dal vertice dei banchieri centrali a Jackson Hole, i mercati continuano a muoversi a zig-zag. La peggiore piazza è quella di Milano che perde circa l'1,1%, preceduta da Francoforte (-0,62%). Cali più contenuti per Londra e Parigi (-0,25% circa), mentre Atene si appresta a chiudere in controtendenza (+0,33%) in vista delle elezioni del 20 settembre.

 

james bullardjames bullard

3.FED: USA, MERCATI VOLATILI MA FONDAMENTALI ECONOMIA SOLIDI

 (ANSA) - Sebbene i mercati finanziari siano "volatili", i fondamentali dell'economia Usa "sono buoni" e la Fed "non dovrebbe modificare le proprie previsioni" per i prossimi mesi. Lo ha detto il presidente della Fedreral Reserve di St.Louis, James Bullard, a Bloomberg Tv, aggiungendo che gli Usa sul fronte dell'inflazione sono "messi bene". In precedenza il presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, aveva detto che nonostante il "terremoto" sui mercati, l'economia Usa "resta solida e può sostenere un rialzo dei tassi".

 

 

4.IL PIL USA SCHIZZA E CI LASCIA INDIETRO

William_C._DudleyWilliam_C._Dudley

Ugo Bertone per “Libero Quotidiano”

 

Galoppa Wall Street, corre la Borsa cinese. E a Piazza Affari, in rialzo del 3,3 per cento, tutti i titoli del paniere principale chiudono in terreno positivo, recuperando una parte de terreno perduto. Sette società, addirittura, mettono a segno un rialzo superiore al 5%.

 

E tra questi Eni, Saipem e Tenaris che festeggiano il rimbalzo del petrolio (+7%). Insomma, si volta pagina: la crisi cinese, che sembrava epocale, non fa più paura, così come quella greca di un mese fa. Tutto finito? Assolutamente no. Ma ieri sono spuntati due dati positivi: la forte ripresa del pil americano +3,7%. E, in chiave europea, la conferma della ripresa spagnola +3,1%. Due buone notizie, purché le economie più "fredde", Italia in testa, sappiano cogliere l' occasione per uscire da tassi di crescita da prefisso telefonico.

 

obama xi jinpingobama xi jinping

Perché la ripresa americana? «I consumatori hanno speso di più e sono stati fatti più investimenti», esulta Jason Furman, presidente dello staff degli economisti di Barack Obama dopo la pubblicazione dei dati del Pil del secondo trimestre :+3,7% al di sopra delle stime, già positive , che segnalavano un rialzo del +3,3%). «In un momento così difficile per l' economia globale - ha aggiunto - è essenziale che continuiamo a fare tutto il possibile per mantenere questo slancio».

 

Ovvero «bisogna evitare politiche di austerità ma al contrario, aumentare gli investimenti in infrastrutture prendere altri provvedimenti per incoraggiare la crescita sul lungo termine». Insomma, dalla Casa Bianca arriva un monito ben preciso alla Federal Reserve: il rialzo del pil Usa non deve essere usato per alzare i tassi il prossimo settembre, I motivi? La paura provocata dal tonfo della Cina e dei mercati emergenti di fronte alla prospettiva di un pur piccolo rialzo del costo del denaro e del conseguente rafforzamento del dollaro nei cui confronti, a partire da Pechino, sono tutti esposti per cifre enormi (oltre 1.200 miliardi).

 

BORSA CINESE BORSA CINESE

Ma anche la voglia di sfruttare fino in fondo il propellente della crescita a fini politici.

Non c' è niente di meglio che un' economia in buona salute, capace di assorbire forza lavoro e di garantire salari in crescita per favorire l' elezione di un presidente democratico. E la Casa Bianca, pur rispettando (a parole) l' indipendenza della Fed è ben consapevole che alla Banca Centrale Janet Yellen, democratica da sempre c' è arrivata grazie a Obama.

 

PICCOLI  RISPARMIATORI CINESIPICCOLI RISPARMIATORI CINESI

Al di là delle malignità resta il fatto che, alla vigilia del meeting dei banchieri centrali in Wyoming che comincia oggi, l' economia americana sembra girare a mille. Certo, i più cauti sottolineano che il risultato è stato favorito dalla ricostituzione delle scorte, dopo l' inverno rigido. Ma aumentano, più delle stime, sia i consumi che gli investimenti delle aziende, più robusti del previsto nonostante l' effetto del dollaro forte, nonché il contributo della spesa pubblica. Oltre al propellente della benzina a basso costo che in Paese come gli Usa, ove in pratica non esistono tasse sul carburante, si traduce in uno sconto secco di più di 2 mila dollari per famiglia: la vera benzina per i consumi.

 

mario draghi e janet yellenmario draghi e janet yellen

Intanto, su questa sponda dell' Oceano Atlantico, Madrid conferma che, grazie alla politica avviata dal governo Rajoy, è possibile crescere del 3% abbondante anche all' interno dei vincoli dell' eurozona. Nel secondo trimestre l' economia di Madrid è cresciuta dell' 1% rispetto al primo, al ritmo più veloce degli ultimi otto anni, in linea con le attese degli analisti. Il dato è migliore dell' espansione dello 0,9% del primo trimestre e potrebbe rappresentare il punto più alto della crescita secondo alcuni economisti. Il governo si aspetta una crescita per il 2015 del 3,3%.

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…