renzi etruria

VOLETE SAPERE COSA HANNO FATTO I MEMBRI DEL CDA DI BANCA ETRURIA POCO PRIMA CHE BANKITALIA CHIAMASSE I COMMISSARI? C’È CHI HA MOLLATO L’INCARICO UN GIORNO PRIMA DEL CRAC PER UN’ALTRA POLTRONA E CHI HA CHIUSO CONTI CORRENTI O MESSO IN SALVO I SUOI TITOLI

Anna Maria NocentiniAnna Maria Nocentini

Fabrizio Boschi per “il Giornale”

 

Ogni barca in difficoltà ha sempre a bordo il suo Schettino che la fa affondare. La nave Etruria non ne aveva uno solo, ma tanti. Almeno così pare osservando come si sono comportati alcuni membri del cda poco prima di quel mercoledì 11 febbraio 2015, quando Bankitalia affidò la gestione fallimentare della banca a due commissari. Non solo c' è chi ha chiuso conti correnti o messo in salvo titoli prima del «decreto salva-banche» del 22 novembre, ma c' è anche chi si è dimesso un giorno prima del commissariamento.

 

Tra gli Schettino di Etruria figura certamente Anna Maria Nocentini (in Lapini), titolare di un negozio di design e oggettistica per la casa nel centro storico di Arezzo. Già presidente Confcommercio di Arezzo e membro della locale Camera di Commercio, la Lapini ha mollato il cda di Etruria un giorno prima del commissariamento per essere eletta, l' 11 febbraio stesso, presidente regionale di Confcommercio Toscana e poi, in maggio, piazzata da Carlo Sangalli nella giunta esecutiva di Confcommercio a Roma.

 

pier luigi   boschipier luigi boschi

Questo era l'ultimo (disastroso) board, quello del presidente-geometra Lorenzo Rosi (oggi indagato, ex presidente della Castelnuovese, una delle società coinvolte nell' inchiesta Etruria) e del suo vice Pierluigi Boschi, padre del ministro delle Riforme Maria Elena. Nell' altro (pur disastroso) cda, quello dell' ex deputato democristiano e sottosegretario all' Industria con Andreotti, Giuseppe Fornasari (indagato anche lui), sedeva invece Laura Del Tongo come vicepresidente, prima di dimettersi e lasciare il posto a un vero banchiere ed economista come Rainer Masera (che infatti se l' è data a gambe levate dopo nemmeno due mesi).

maria elena boschimaria elena boschi

 

A differenza di quasi tutti i suoi colleghi, però, la Schettino-Del Tongo non è stata mai sanzionata da Banca d' Italia. Un grande mistero. Amministratore della Del Tongo Industrie Spa a Tegoleto (Arezzo) che produce sistemi d' arredo, è finita in concordato preventivo a spese di fornitori e banche, tra le quali la stessa Etruria che amministrava (male). Tredici ex amministratori della banca e 5 ex sindaci riescono ad accumulare 198 posizioni di fido per 185 milioni (140 utilizzati). Di questi ne rientrano solo 50, 90 finiscono tra crediti incagliati e sofferenze. Tra gli incagli figurano anche ben 30 milioni della Del Tongo Industrie.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  9protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 9

Degno di menzione è poi Carlo Donati, che bazzica in Banca Etruria sin dal 2005, nominato membro del collegio dei probiviri nell' aprile 2013, proprietario della Carlo Donati Fashion Group, una sartoria ad Arezzo. Guarda caso, suo figlio Marco (renziano sin dalla prima Leopolda «Prossima Fermata Italia» del 2010 e oggi boschiano al cubo) nel febbraio 2013 diventa deputato del Partito democratico.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  7protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 7

A 33 anni. Da allora è un Marco Donati show: quando la sua conterranea Maria Elena Boschi viene in visita pastorale ad Arezzo, lui è quello che gli stende il tappeto rosso; segue passo, passo la campagna elettorale del compagno Matteo Bracciali sindaco (perdente); e si nota sempre più spesso accanto all' ex sindaco Giuseppe Fanfani (oggi al Csm in quota renziana, già legale di Pierluigi Boschi) e al procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi (titolare dell' inchiesta su Etruria). All' assemblea dei risparmiatori, il 15 gennaio scorso ad Arezzo, dice tra i fischi: «Sono in Parlamento da soli due anni, non sapevo niente su Etruria». Un genio vero.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  6protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 6

Infine, tra gli Schettino di Etruria c' è anche Natalino Giorgio Guerrini, vicepresidente dal 2008 al 2013 quando si dimise per candidarsi alle Politiche nelle liste dell' Udc (insieme a Scelta Civica) mancando però l' atterraggio in Parlamento. Contestualmente era anche presidente di Confartigianato Imprese (2004-2012). Oggi è coordinatore nazionale di Italia Unica di Corrado Passera. Da una società di Guerrini e Carlo Schiatti (fratello di Paolo, per cinque anni vicedirettore generale di Banca Etruria), la Hi Facing specializzata in pannelli fotovoltaici, spunta una sofferenza per la banca di 3,1 milioni. Happy ending.

renzi boschi banca etruriarenzi boschi banca etruria

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...