FITCH CONFERMA IL RATING ITALIANO, CON OUTLOOK NEGATIVO - GRILLI E SQUINZI SUONANO L’ALLARME SU CONTAGIO E SPECULAZIONE - PIAZZA AFFARI +0,5%, SPREAD IN CALO A 478 - SPREAD SPAGNOLO A 580 - BUNDESTAG: VIA LIBERA AGLI AIUTI A MADRID - UNIPOL DA OGGI CONTROLLA PREMAFIN E FONSAI - ARRIVA IL PIANO GIAVAZZI: SEGARE 40 INCENTIVI INEFFICIENTI - IL “CORRIERE” BUCA? NO PROBLEM, C’È L’EDIZIONE SUCCESSIVA - MPS, PROFUMO: “100 DIRIGENTI DI TROPPO” - “ESPRESSO”, MULTA SOSPESA - AI FONDI AMERICANI PIACE SNAM…

1 - IL "CORRIERE" ‘BUCA' SU BERLUSCONI CONVOCATO DAI PM? NO PROBLEM...
Nell'edizione cartacea di ieri del "Corriere della Sera", non c'era menzione della convocazione del Banana da parte dei pm di Palermo, perché la notizia ce l'aveva in esclusiva "Repubblica"? No problem! Basta inserirla nell'edizione successiva molte ore dopo, et voilà che lo SGUB sembra di nuovo fresco e fragrante. Vedere foto...


2 - CRISI:FITCH CONFERMA RATING ITALIA A-,OUTLOOK NEGATIVO
(ANSA) - L'agenzia Fitch conferma il rating dell'Italia 'A-' con outlook negativo. E' quanto si legge in una nota. La conferma del rating dell'Italia riflette "l'impegno dimostrato dal governo a ridurre il deficit e il debito" e la "ratifica del Fiscal Compact". Lo afferma Fitch in una nota, sottolineando che l'outlook negativo per l'Italia riflette anche "l'incertezza politica nel medio-termine, soprattutto rispetto alla continuazione e al completamento delle riforme strutturali necessarie per rafforzare la competitività e il potenziale di crescita dell'economia".

3 - GRILLI,RISCHI CONTAGIO?SITUAZIONE NON CAMBIATA
(ANSA) - "La situazione non ècambiata sostanzialmente rispetto ai giorni scorsi". Lo afferma il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a chi gli chiede di un possibile aumento di rischi di contagio dalla Spagna, dove il governo, impegnato in forti tagli, ha lanciato l'allarme sullo stato delle finanza pubbliche.

4 - SQUINZI,CON SPECULAZIONE QUASI TUTTI RISCHIO DEFAULT
(ANSA) - "Con questa speculazione internazionale quasi tutti siamo a rischio default". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine dell'assemblea degli industriali di Cremona.

5 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 478, DECENNALI SPAGNA SOPRA 7%
(LaPresse) - Chiude in calo di 9 punti a 478 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il rendimento dei decennali italiani al 6% sul mercato secondario. Riname sopra il livello di guardia, invece, la pressione sul debito della Spagna. Lo spread tra Bonos e Bund si attesta a 579 punti base, con il tasso dei decennali di Madrid al 7,01%.

6 - BORSA, LA GIORNATA: MIB REAGISCE A CRISI SPAGNA, MA GIÙ TELECOM
(LaPresse) - Dopo una mattinata di nervosi saliscendi la Borsa di Milano riprende vigore nel pomeriggio e chiude in positivo, con l'indice Ftse Mib che sale dello 0,53% a 13.666,49 punti e il Ftse All-Share che avanza dello 0,55% a 14.732,44 punti. A mettere stamane in difficoltà i listini è stata la Spagna. Prima l'asta del Tesoro di Madrid, che ha mostrato tassi in netto rialzo e ha portato il rendimento dei decennali spagnoli sul mercato secondario sopra la soglia critica del 7%.

Quindi l'allarme sui conti pubblici del ministro al Bilancio, Cristobal Montoro, che ha dichiarato che la Spagna non ha i soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici. Inoltre, il ministro delle Finenze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha avvertito, parlando di fronte al Parlamento tedesco, che dalle banche spagnole il contagio può estendersi ad altri Paesi. Tuttavia i mercati guardano anche alla giornata di domani, quando l'Eurogruppo dovrebbe dare il via libera al memorandum formale per gli aiuti fino a 100 miliardi di euro agli istituti di credito iberici. In questo contesto, chiusura positiva per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra sale dello 0,5% a 5.714,19 punti, il Dax di Francoforte avanza dell'1,11% a 6.758,39 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,87% a 3.263,64 punti. A Madrid l'indice Ibex cresce dello 0,63% a 6.632,6 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 balza dell'1,67% a 226,44 punti.

A Milano le banche tengono bene e chiudono sopra la parità, con Bper (+0,57% a 3,53 euro), Popolare di Milano (+4,3% a 0,342 euro), Banco Popolare (+3,6% a 0,936 euro), Intesa Sanpaolo (+0,65% a 1,003 euro), Ubi Banca (+1,89% a 2,262 euro) e Unicredit (+2,66% a 2,626 euro). Il rialzo anche Monte dei Paschi (+0,47% a 0,172 euro), il cui presidente, Alessandro Profumo, ha dichiarato in un'intervista a 'L'Espresso' che la banca ha 100 dirigenti di troppo, annunciando anche una politica diversa e più livellata sui salari.

Tra gli industriali, centra il rimbalzo Fiat (+2,45% a 4,18 euro) e salgono anche Fiat Industrial (+2,77%) e Finmeccanica (+0,82% a 2,958 euro). Nell'ambito di un accordo di collaborazione tra il Governo italiano e quello israeliano, il colosso pubblico ha sottoscritto contratti per un valore pari a circa 850 milioni di dollari attraverso le società operative Alenia Aermacchi, Telespazio e Selex Elsag. Bene Impregilo (+1,14% a 3,194 euro), dopo la nomina di Salini ad amministratore delegato del gruppo. Pesante invece Telecom Italia (-7,06% a 0,6915 euro), dopo la decisione dell'Anatel, l'authority delle telecomunicazioni brasiliane, di sospeso la controllata nel Paese Tim Participacoes. Fuori dal paniere princiapale ancora grandi oscillazioni per Fonsai (+20,9% a 3,32 euro) e Unipol (-9,2% a 2,724 euro). Nelle galassia Ligresti vendite su Premafin (-6,3% a 0,18 euro).

7 - PREMAFIN: UNIPOL ALL'81%, ACQUISISCE CONTROLLO FONSAI
Radiocor - Unipol Gruppo Finanziario comunica che ha eseguito l'aumento di capitale di Premafin ad essa riservato, sottoscrivendo e interamente liberando 1.741.239.877 nuove azioni ordinarie Premafin a un prezzo d'emissione pari a 0,195 euro per azione e per un importo complessivo di 339,54 milioni di euro. Cosi' facendo, Unipol e' salita all'81% di Premafin, acquisendo anche il controllo del gruppo Fonsai. Con la somma rinveniente dall'aumento, Premafin e la controllata Finadin hanno contestualmente eseguito l'aumento di capitale FonSai per la quota di propria competenza, sottoscrivendo e liberando 339.541.776 azioni ordinarie a un prezzo di 1 euro per complessivi 339,54 milioni.

8 - FONSAI:DIFFICILE QUORUM ASSEMBLEA PREMAFIN SU REVOCA AUMENTO
(ANSA) - L'assemblea straordinaria di Premafin del 23 agosto potrebbe non avere i numeri necessari per revocare la delibera dell'aumento di capitale riservato ad Unipol eseguita oggi. Anche qualora, per qualsiasi ragione, venissero congelati i diritti di voto della compagnia bolognese salita oggi all'81% del capitale. Lo spiegano alcune fonti vicine alla situazione. "Per quel tipo di delibera - spiega poi il notaio Pier Gaetano Machetti, presso il cui studio è stato finalizzato l'aumento di capitale di Premafin - ci vuole il 50% del capitale sociale e non dei presenti".

A favore della revoca dunque non potrebbe votare che il 19%, al massimo, del capitale. "Non sono un legale, so solo che da oggi siamo proprietari dell'80% del capitale di Premafin", ha commentato al riguardo Carlo Cimbri, A.d di Unipol, precisando che "se qualcuno ha istanze da fare le valuteremo, ma occorrono motivazioni. Il confronto con proposte alternative fantasiose - ha detto riferendosi alle offerte di Sator e Palladio - non è una motivazione sufficiente".

9 - SPAGNA: VIA LIBERA DEL BUNDESTAG AL PIANO DI AIUTI
Radiocor - I deputati tedeschi hanno approvato con una larga maggioranza il piano europei di aiuti alla Spagna, che ha un ammontare massimo di 100 milioni di euro. Lo ha annunciato il presidente del Bundestag, Norbert Lammert. Su 583 votanti, 473 hanno votato a favore degli aiuti, 97 contro e 13 si sono astenuti.

10 - L'ESPRESSO: COMMISSIONE TRIBUTARIA SOSPENDE MULTA PER FATTI DEL 1991
(LaPresse) - Il gruppo editoriale Espresso ha comunicato che la Commissione Tributaria Regionale di Roma ha sospeso l'esecutività della sentenza "n. 64/9/2012 con la quale aveva condannato parzialmente la società in merito agli accertamenti emessi dalla Agenzia delle Entrate per fatti risalenti al 1991". Il gruppo, prosegue la nota, "ha presentato ricorso in Cassazione in data 27 giugno 2012 e istanza di sospensione della Commissione Tributaria Regionale in data 28 giugno 2012".

11 - TIRRENIA:STASERA LA FIRMA, SI CHIUDE VENDITA ALLA CIN DI MOBY-CLESSIDRA
Radiocor - E' il giorno del passaggio di Tirrenia alla cordata Moby-Clessidra. Questa sera, secondo quanto si apprende, e' fissato l'appuntamento per la firma del passaggio di proprieta' della societa' di navigazione, in amministrazione straordinaria, alla newco Compagnia italiana di Navigazione partecipata al 40% dalla Moby di Vincenzo Onorato, al 30% da Clessidra, al 20% dalla Gip di Luigi Negri e al 10% dall'imprenditore Francesco Izzo. La transazione avviene a un valore di 380 milioni con un pagamento immediato di circa 200 milioni e la restante quota versata in tre tranche al ricevimento dei contributi stabiliti dalla convenzione.

Ieri sera al ministero dei Trasporti e' stata infatti formalizzata la convenzione che assegnera' a Cin 72 milioni annui per 8 anni a copertura delle perdite realizzate sulle rotte invernali anti-economiche. Per la vendita Cin ha usufruito di un finanziamento, pari a circa il 75% del prezzo complessivo, concesso da un pool di istituti con Unicredit e Banca Imi quali capofila. La firma mette fine al processo di dismissione di Tirrenia, inizialmente in capo a Fintecna e poi in amministrazione straordinaria, iniziato con la prima gara avviata a gennaio 2010.

12 - MPS, PROFUMO: BANCA HA 100 DIRIGENTI DI TROPPO
(LaPresse) - "La banca ha più personale di quanto dovrebbe: non ce lo possiamo più permettere. Abbiamo cento dirigenti di troppo". Così il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, in un'intervista a 'L'Espresso' sul nuovo piano strategico appena approvato.

Secondo Profumo si devono tagliare "seicento milioni, di cui la metà è costo del lavoro. Ma una parte si sposta nella voce 'altri costi': sono i 2.360 colleghi del back office che vanno a lavorare in una società che ci venderà i suoi servizi". Sugli stipendi aggiunge che sono "uguali per tutti" per questo, chiarisce, "se voglio premiare qualcuno, il contratto integrativo aziendale mi obbliga a premiare anche gli altri. E detta legge su avanzamenti di carriera, provvidenze per i trasferimenti, permessi sindacali abnormi. Tutto questo andrà rivisto" in termini "meritocratici". Inoltre, prosegue Profumo, i permessi sindacali "sono il doppio rispetto alle altre banche".

Il presidente di Mps ritiene che "se non torna una redditività accettabile la banca dovrà aggregarsi con qualcuno: la Fondazione serebbe obbligata a far aggregare la banca per ripagare i debiti che ha, e sarebbe un peccato". Per il banchiere ex Unicredit l'istituto senese ha "una struttura di costi alti, reti distributive troppo pesanti per quello che oggi il mercato può sostenere; un bilancio troppo grande: ogni 100 euro di depositi da clienti abbiamo 130 euro di impieghi".

13 - NOKIA: PERDITE SECONDO TRIMESTRE SALGONO A 1,41 MLD EURO
(ANSA) - Nokia chiude il secondo trimestre dell'anno con una perdita in aumento a 1,41 miliardi di euro rispetto ad un rosso di 368 milioni segnato nello stesso periodo dell'anno scorso. I ricavi totali hanno visto un tonfo del 19% a 7,54 miliardi di euro, mentre le vendite degli smartphone sono calate del 34% a 1.54 miliardi di euro. Le vendite del Lumia smartphone sono aumentate a 4 milioni di unità nel secondo trimestre, ha reso noto la società finlandese in una nota.

14 - AI FONDI AMERICANI PIACE SNAM RETE GAS
F.Ch. per il "Corriere della Sera" - I fondi Usa entrano in Snam. Il 40% degli acquirenti che hanno comprato il 5% del gruppo che trasporta il gas venduto dall'Eni nella notte tra martedì e ieri è, infatti, nordamericano. Il 13% è italiano, la percentuale rimanente è europea e non ci sono fondi sovrani. Si tratta di una compagine molto frammentata, formata da investitori professionali ma non da fondi infrastrutturali, che potrebbero fare richieste dal punto di vista della governance. Nessuno dei nuovi soci (nuovi sempre che non detengano già una quota in Snam, che comunque sarebbe inferiore al 2% perché non risultano azionisti sopra il 2%) ha comprato una quota rilevante.

L'accelerated bookbuilding, curato da Goldman Sachs con advisor Lazard, si è concluso al prezzo di 3,43 euro per azione, con uno sconto del 2,7% rispetto alla chiusura dell'altro ieri (3,526 euro). L'incasso per Eni è di 612,5 milioni. Con il collocamento, il Cane a sei zampe scende per la prima volta al di sotto del 50% nella società proprietaria della gran parte dei gasdotti italiani, di cui deteneva fino a ieri il 52,5 per cento.

Al momento non risultano in calendario altri accelerated bookbuilding. L'Eni deve ancora vendere sul mercato il 17,53% di Snam, nell'ambito dell'uscita dal perimetro della controllata, che si realizzerà anche con la cessione del 30% meno un'azione alla Cassa depositi e prestiti con il closing dell'operazione previsto in ottobre, previa autorizzazione dell'Antitrust.

15 - PIANO GIAVAZZI, VIA 40 AIUTI IMPRESE PER CALO TASSE
Francesco Carbone e Cristina Ferrulli per l'ANSA - Le agevolazioni alle imprese possono distorcere il mercato creandone uno parallelo, un mercato 'politico'. Non solo: possono anche alimentare il malaffare, con aziende costruite ad hoc per intercettare il denaro pubblico. E' l'impietosa l'analisi dell'economista, Francesco Giavazzi, che insieme al suo gruppo di lavoro ha consegnato al governo un dettagliato studio sulle agevolazioni e una bozza di decreto per tagliarne 40 'partorite' dal legislatore tra il 1956 e il 2009. Agevolazioni che complessivamente sono costate oltre 36 miliardi nel solo 2011.

Un testo che potrebbe essere la base per il terzo step della spending review che in ambienti parlamentari si dice possa arrivare anche a metà agosto. Ipotesi rafforzata anche dalla convocazione 'ad horas' della commissione Bilancio di Montecitorio. L'operazione Giavazzi consentirebbe di reperire circa 10 miliardi anche per fronteggiare un nuovo attacco della speculazione. Ma lo stesso Giavazzi puntualizza: questi soldi devono servire a ridurre il costo del lavoro. L'economista riceve il plauso del presidente degli industriali, Giorgio Squinzi: "é il primo passo nella direzione giusta" e del segretario della Uil, Luigi Angeletti che definisce la proposta "convincente".

Sui tagli, i partiti sono sul chi va là dopo la selva di proteste (a settembre sciopero dei travet, annuncia Susanna Camusso) nata per il secondo decreto ora all'esame della commissione Bilancio del Senato. Lo testimonia anche la 'pioggia' di emendamenti arrivata: circa 1.800, come una vecchia Finanziaria. Non solo: circa 1.200 arrivano dai maggiori partiti di maggioranza: 600 dal Pd e 600 dal Pdl. E' abbastanza scontato quindi il voto di fiducia (il 27 in aula al Senato) su un maxi-testo che conterrà anche il decreto dismissioni varato con poche modifiche dalle commissioni in Senato (paletti agli stipendi dei manager Mps, regole più semplici per le emissioni di titoli per finanziare l'Esm, più tempo per la fusione delle agenzie fiscali).

Tornando al piano Giavazzi da quanto si apprende il meno convinto sarebbe il ministro dello Sviluppo Corrado Passera (che intanto sui tagli commenta: "non è più tempo di lussi e sprechi") anche perché il piano dei tagli toccherebbe direttamente le aree di sua competenza. Ci sarebbe quindi tra i due, Giavazzi-Passera, una mediazione a carico del premier, Mario Monti, impegnato però a mettere a punto punto una 'exit-strategy' in assenza ancora di una rete di protezione europea. Sulle scelte del Governo il deputato Pd, Francesco Boccia, chiede chiarezza: "non si capisce la necessità del decreto sviluppo promosso dal ministro Passera che, sulla base delle valutazioni di Giavazzi, prevede incentivi che saranno cancellati. Senza un'ulteriore spiegazione, questa vicenda potrebbe assumere gli aspetti di una presa in giro".

Giavazzi nella sua relazione spiega che il taglio della spesa dovrà servire a ridurre il costo del lavoro (il cuneo fiscale) e non a finanziare altre spese. E per i risparmi possibili "un esercizio di stima basato su una serie di ipotesi, talvolta eroiche, consente di giungere ad un valore non lontano da 10 miliardi di euro l'anno". Questo valore "produrrebbe nell'arco di 2 anni circa un aumento del Pil dell'1,5%". Infine la spending review 'attuale': la pioggia di emendamenti - dice il relatore del Pd, Paolo Giaretta - "era prevedibile". Ma ci sarà una scrematura e ci si concentrerà sui punti principali. Tentando di non toccare i saldi. Come ha più volte chiesto il governo.

16 - PIANO GIAVAZZI, LE 40 AGEVOLAZIONI DA CANCELLARE
(ANSA) - Scure su 40 agevolazioni alle imprese decise in Italia dal 1959 al 2006. E' quella prevista nella bozza di decreto elaborata dal gruppo dell'economista Francesco Giavazzi e presentata al Governo. I più 'falcidiati' appaiono gli interventi verso le Pmi. Ma tra i tagli c'é un po' di tutto: dal Mezzogiorno al degrado urbano fino agli incentivi per l'acquisto di strumenti per pesare o alla normativa su cave e torbiere. In alcuni casi saltano intere leggi, in altri solo alcuni articoli o commi di articoli. Ecco gli incentivi che salterebbero:

1) Incentivi per Pmi artigianato: legge 623/59 2) Credito agevolato industria: DpR 902/76 3) Ristrutturazione industria: legge 675/77 4) Eventi sismici:1980-1981: legge 219/81 5) Ricerca mineraria: legge 752/82 6) Agevolazione produzione: legge 696/83 7) Intervento Mezzogiorno: legge 64/86 8) Fondo commercio: legge 121/87 9) Sostegno Pmi: legge 15/87 10)Produzione industriale: legge 399/87 11)Imprenditoria Sud: legge 67/88 12)Politica mineraria, cave e torbiere: legge 221/1990 13)Interventi innovazione e sviluppo Pmi: legge 317/1991 14)Riconversione da amianto: legge 257/92 15)Attività produttive aree sottoutilizzate: legge 488/92

16)Interventi urgenti settore minerario: legge 204/93 17)Contributi dismissioni siderurgia: legge 481/94 18)Eventi alluvionali 1994: legge 35/95 19)Agevolazioni investimenti Pmi aree depresse: legge 341/95 20)Cofinanziamento programmi regionali: legge 549/95 21)Integrazione interventi alluvione: legge 74/96 22)Contratti programma e area: legge 662/96 23)Strumenti per pesare: legge 77/97 24)Innovazione industria: legge 140/97 25)Aree degrado urbano: legge 266/97 26)Pmi commercio-turismo: legge 449/97 27)Consorzi e coop garanzia fidi commercio,turismo: legge 114/98

28)Soppressione parte allegato al Dpef del 1998 29)Incubatori impresa: 208/98 30)Estensione legge 488 a commercio: legge 448/98 31)Sistema informatico mercati agroalimentari: legge 140/99 32)Rilievi geofisici ricerca idrocarburi: legge 164/2000 33)Detassazione utili, commercio elettronico: legge 388/2000 34)Estensione 488 ad artigiani: legge 57/01 35)Contributi settore tessile e moda: legge 448/01 36)Innovazione Pmi tessili-calzaturiero: legge 273/02 37)Salvataggio-ristrutturazione imprese in difficoltà: 80/05 38)Credito imposta ricerca industria: legge 296/06 39)Reindustrializzazione: legge 99/09 40)Rilancio aree industriali: legge 181/89.

17 - ORA STERICSSON FA CORRERE STM
G.Str. per il "Corriere della Sera" - Cambio di prospettiva - almeno per ora - per gli azionisti di StMicroelectronics, la multinazionale dei microchip: se in passato le notizie arrivate dalla partecipata StEricsson (la joint venture, in rosso, con Ericsson) non hanno mancato di deludere il mercato, ieri è successo l'opposto.

I conti trimestrali di StEricsson hanno dipinto un quadro migliore rispetto ai tre mesi precedenti o alle aspettative del mercato: ricavi in crescita, perdite operative in calo e perdite nette minori delle attese (anche se in leggero aumento). E così, in una giornata di Borsa prudente e nervosa, Stm ha strappato un rialzo del 6,53%, il migliore del Ftse-Mib. I principali azionisti di StM? Per il 69% circa il mercato e per il 27% circa una holding italofrancese, la cui metà italiana è in mano al ministero dell'Economia.

 

PRIMA EDIZIONE DEL "CORRIERE" SENZA INCHIESTA SU DELL UTRI E BERLUSCONISECONDA EDIZIONE DEL "CORRIERE" CON DELL UTRI E BERLUSCONIMONTI GRILLI SQUINZI MARCO PATUANO E FRANCO BERNABE CARLO CIMBRI PIERGAETANO MARCHETTIe VERTICE MONTI MERKEL RAJOY HOLLANDECARLO DE BENEDETTI ANNI NOVANTA VINCENZO ONORATO ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA Logo NokiaSNAM FRANCESCO GIAVAZZI E MARIO MONTI GIAVAZZI CORRADO PASSERA

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO