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AHIA! BRIATORE È IN CRISI DI LIQUIDITÀ? NONOSTANTE LA RECENTE APERTURA DEL “BILLIONAIRE” DI RIYAD, DOVE HA ATTOVAGLIATO MATTEO RENZI INSIEME AD ALCUNI FACCENDIERI SAUDITI, LE SOCIETÀ DI BRIATORE NON VANNO BENISSIMO – IL 2018 PER LA “BILLIONAIRE SRL” SI È CHIUSO CON UN MINI UTILE DI MENO DI 20 MILA EURO, MA LA SOCIETÀ SI PORTA DIETRO CIRCA 300MILA EURO DI PERDITE E HA DEBITI PER QUASI 2 MILIONI…

MATTEO RENZI A CENA AL BILLIONAIRE DI RIYAD - DALL'INSTAGRAM DI FLAVIO BRIATORE

 

 

Andrea Giacobino per “il Tempo”

 

BRIATORE IN CRISI DI LIQUIDITÀ INVITA RENZI AL BILLIONAIRE DI DUBAI

renzi briatore presta

Gli affari di Flavio Briatore in Italia non vanno benissimo e forse anche per questo l' effervescente imprenditore nato nella provincia cuneese e residente a Montecarlo ha recentemente attovagliato al suo «Billionaire» di Riyad l' ex premier Matteo Renzi e leader di Italia Viva con alcuni faccendieri sauditi.

 

Nel nostro paese Briatore è attivo soprattutto con due società: la Billionaire srl che controlla e gestisce l' omonimo locale in Costa Smeralda e la Billionaire Italian Couture srl dove è socio al 50% con Antonio Percassi, imprenditore bergamasco e fra l' altro presidente dell' Atlanta. Il 2018 della Billionaire srl si è chiuso con un miniutile di meno di 20mila euro a fronte di 4,1 milioni di ricavi, ma la società si porta dietro circa 300mila euro di perdite accumulate negli anni scorsi e ha debiti per quasi 2 milioni a fronte di un patrimonio netto di 265mi1a euro.

matteo renzi al billionaire di riyad con flavio briatore e tommaso buti 2

 

I capi d' abbigliamento a marchio «Billionaire» della società mista Briatore-Percassi non godono anch' essi di ottima salute perché nel 2018 ne sono stati venduti per un controvalore di soli 125mi1a euro rispetto al mezzo milione dell' anno prima e il bilancio si è chiuso con una perdita di 631mi1a euro, ripianata attingendo alla riserva.

 

flavio briatore benedetta bosi foto chi

IL BIG GOOGLE SI PREPARA A FARE CONCORRENZA ALLE BANCHE. E IL NUMERO UNO ITALIANO FA SOCIETÀ CON UN BANCHIERE MULTATO

Google dal prossimo anno farà concorrenza diretta alle banche. Ma intanto Fabio Vaccarono, numero uno per l' Italia del colosso di Mountain View e fra l' altro consigliere d' amministrazione de II Sole 24 Ore, si mette in società proprio con un banchiere inciampato in una sanzione di Banca d' Italia. Qualche settimana fa, infatti, a Roma davanti al notaio Pietro Marzano si è presentato lo stesso Vaccaro no assieme a Pietro d' Anzi, Marina Luyten, Vittorio Massone, Roberta Toscano, Fabio Tomassini e Emiliano Musso. I sette hanno costituito la nuova Quantum Finance con sede legale nella Capitale in Largo Oreste Giorgi e un capitale iniziale di 100mila euro di cui D' Anzi, Leuyten e Tomassini hanno il 19,6% a testa, Massone e Toscano il 14,7% cadauno, Vaccarono il 9,8% e Musso il restante 9,8%.

GOOGLE BANK

 

Il consiglio è presieduto dalla Toscano e vede presenti tutti gli altri 6. La nuova società si occuperà fra l' altro di «prestazione di servizi finanziari in genere» e «partecipazione a fondi d' investimento chiusi». D' Anzi è stato amministratore delegato di Banca del Mezzogiorno e poi di Banca Progetto. Prima ancora era stato a.d. di Barclays in Italia e in questa veste nel 2014 era stato multato per 40mi1a euro da Banca d' Italia per «l' inosservanza delle disposizioni in materia di trasparenza». Via Nazionale in quell' occasione aveva sanzionato anche altri top manager della branch italiana della banca inglese.

 

I BUSINESS DI ALFREDO ROMEO SCOPPIANO DI UTILI NONOSTANTE LE INCHIESTE E I PROCESSI DI NAPOLI

matteo renzi al billionaire di riyad con flavio briatore e tommaso buti 1

Il «tritacarne giudiziario» al quale sarebbe stato, a sua detta, sottoposto non ha causato grandi danni alle aziende di Alfredo Romeo, l' imprenditore napoletano capo dell' omonimo gruppo di facility management attualmente sotto processo a Napoli per corruzione relativa al caso Con sip e per il quale la procura partenopea ha appena chiesto il rinvio a giudizio con altri.

 

ALFREDO ROMEO

Lo stesso imprenditore è diventato da poco editore del nuovo «Il riformista» tramite la neocostituita Romeo Editore forte di un capitale di mezzo milione di euro che Romeo ha versato interamente attraverso un assegno tratto da un conto al Monte dei Paschi di Siena. Il «core business» dell' imprenditore anti-giustizialista, poi, offre ancora buoni margini di guadagno. Nel 2018, infatti, la sua Romeo Gestioni ha segnato un utile di oltre 23 milioni di euro su 178 milioni di ricavi e ha ottenuto fra l' altro un contratto con l' Azienda Napoletana Mobilità per il service manutentivo degli impianti presenti su alcune linee e un altro contratto per i servizi di pulizia ed ausiliariato per gli immobili strumentali che l' Inail ha in Basilicata, Campania e Puglia.

INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEOALFREDO ROMEOALFREDO ROMEO matteo renzi al billionaire di riyad con flavio briatore e tommaso buti

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