funerali leonardo del vecchio - 1

FUNERALINO – AGORDO PIANGE IL SUO CAVALIERE: ALLE ESEQUIE DI DEL VECCHIO C’ERANO I SUOI DIPENDENTI IN LACRIME, I FIGLI E L’ULTIMA MOGLIE, NICOLETTA ZAMPILLO, CHE HA FATTO UN DISCORSO COMMOSSA: “IL VOSTRO PRESIDENTE, IL VOSTRO AMICO, IL VOSTRO PADRE SARÀ SEMPRE, SEMPRE QUI CON VOI” – NAGEL E CALTAGIRONE, LUCIANO BENETTON E SERGIO EREDE, IL MINISTRO D’INCÀ E DOMENICO DOLCE: ECCO CHI C’ERA… – VIDEO

 

Stefano Zurlo per “il Giornale”

 

funerali leonardo del vecchio 33

Le lacrime. Gli abbracci. Gli applausi. Quello più lungo alla fine, quando il feretro lascia il Palaluxottica. Ci sono l'alta finanza, pezzi del gotha industriale e il popolo operaio. Sì, il funerale di Leonardo Del Vecchio, colorato da un mare di magliette blu, è anche una festa di popolo. Cinquemila persone arrivate fin lassù. Qualcosa di simile era accaduto solo pochi mesi fa, non lontano da qui, sempre in Veneto, a Tombolo, con le esequie commosse e partecipate di un altro grande del capitalismo italiano, Ennio Doris.

funerali leonardo del vecchio 26

 

Per un pomeriggio Agordo è la capitale del Paese e le cime incantate delle Dolomiti fanno da sfondo alla celebrazione di una saga irripetibile. A partire dagli anni Sessanta una valle periferica e povera diventa un avamposto del genio tricolore. E ancora di più: perché gli occhiali di Agordo valicano i confini del distretto e conquistano il mondo.

 

Difficile riassumere un'epopea. La dimensione privata e quella globale. «Ricordo le ultime parole che mi ha detto papà - spiega il figlio Claudio Del Vecchio - durante la mia ultima visita in ospedale. Gli ho detto che sarei andato ad Agordo per vedere la fabbrica e allora il suo viso si è illuminato e con un sorriso bellissimo mi ha detto: La fabbrica è così bella adesso».

i figli di leonardo del vecchio al funerale del padre

 

Il congedo di un patriarca. Semplice nella sua visionarietà. Ma era un patriarca che ancora poche settimane fa, a 87 anni, combatteva per scompaginare e ridisegnare gli assetti del salotto buono ed era entrato con piglio e senza alcun timore reverenziale nei santuari di Mediobanca e Generali.

 

Ad Agordo ci sono anche alcuni generali di questa guerra ancora in pieno svolgimento: ecco Francesco Gaetano Caltagirone, compagno di cordata, e poi l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. Insomma, un pezzo del potere, per definizione riservato se non invisibile, mischiato alle maestranze che hanno seguito il metronomo per sessant' anni.

nicoletta zampillo ai funerali di leonardo del vecchio

 

Perché Del Vecchio teneva insieme miracolosamente anche nella sua biografia, da Martinitt senza padre a secondo uomo più ricco d'Italia con un patrimonio di circa 25 miliardi di dollari, tutto questo. E il presidente di Generali Andrea Sironi scolpisce con poche parole un ritratto indelebile del fondatore di Luxottica: «Era un azionista importante del nostro gruppo, forse il più grande imprenditore italiano di tutti i tempi».

 

Ad Agordo ci sono capitoli interi della storia e delle relazioni industriali del Belpaese: ecco lo stilista Domenico Dolce, l'avvocato Sergio Erede e poi Luciano Benetton con il figlio Alessandro, due generazioni di una delle dinastie del Nordest.

 

«Anche quando la corrente sembrava andare in un'altra direzione - nota Alessandro - lui sapeva proseguire dritto».

 

luciano benetton ai funerali di leonardo del vecchio.

Certo, il giorno dell'addio rischia sempre di prendere le tonalità dell'agiografia, ma gli episodi che vengono raccontati, nel corso della cerimonia o davanti alle telecamere, sono tutti veri. C'è un dipendente che rievoca la sorpresa provata negli anni Novanta quando vide quel personaggio, ormai famoso, in ginocchio nel suo ufficio per spostare alcuni macchinari.

 

Senza preoccuparsi di sporcare il vestito della festa che aveva indossato quella mattina. Il ministro per i rapporti con il parlamento Federico d'Incà illumina un altro paragrafo: «Ha salvato Ceramica Dolomite, capendo l'importanza di quelle persone che lavorano». Le stesse che hanno ricevuto le azioni del gruppo e un welfare all'avanguardia. A tutte si rivolge la vedova Nicoletta Zampillo: «Leonardo, il vostro presidente, il vostro amico, il vostro padre, vorrebbe che io dicessi che sarà sempre qui con voi».

funerali leonardo del vecchio 21federico dinca ai funerali leonardo del vecchio 13

Una storia finisce, l'avventura continua.

nicoletta zampillo leonardo maria del vecchio funerali leonardo del vecchio 16funerali leonardo del vecchio 28funerali leonardo del vecchio 10funerali leonardo del vecchio 17funerali leonardo del vecchio 24funerali leonardo del vecchio 18funerali leonardo del vecchio 25funerali leonardo del vecchio 27funerali leonardo del vecchio 15funerali leonardo del vecchio 11funerali leonardo del vecchio 9funerali leonardo del vecchio 8funerali leonardo del vecchio 5funerali leonardo del vecchio 4funerali leonardo del vecchio 7funerali leonardo del vecchio 6funerali leonardo del vecchio 3funerali leonardo del vecchio 2funerali leonardo del vecchio 1funerali leonardo del vecchio 23funerali leonardo del vecchio 22nicoletta zampillo ai funerali di leonardo del vecchio

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...