jack ma e xi jinping cina

A FURIA DI STANGARE I COLOSSI HI-TECH, LA CINA STA FACENDO CROLLARE IL SETTORE - INVESTITORI IN FUGA E MERCATO AZIONARIO GIÙ PER IL TERZO GIORNO DI SEGUITO: CON GLI ULTIMI REGOLAMENTI VARATI DA PECHINO È EVIDENTE CHE IL CLIMA POLITICO VERSO LE GRANDI PIATTAFORME TECNOLOGICHE SIA IRRESPIRABILE - INTANTO VOLANO GLI UTILI DEI GIGANTI USA: MICROSOFT, TESLA, GOOGLE...

1 - LA CINA STRINGE SUI COLOSSI HI-TECH, INVESTITORI IN FUGA E LA BORSA CROLLA

Cecilia Attanasio Ghezzi per "La Stampa"

 

Xi Jinping

Il mercato azionario cinese va giù per il terzo giorno di seguito. Solo ieri ha registrato -5 punti percentuali sull'Hang Seng, -8,7 se si valuta esclusivamente l'indice delle aziende tecnologiche, a cui il governo sta imponendo una serie di nuove limitazioni. E infatti Tencent cala del 10%, Alibaba del 7,7 e Meituan del 17.

 

È l'intero settore, assieme a quello dell'educazione privata, a crollare. Perché gli investitori cinesi sono abituati a interpretare i segni, più che ad aspettare le conseguenze dei regolamenti varati da Pechino.

 

Ed è evidente che il clima politico verso le grandi piattaforme tecnologiche è drasticamente cambiato. Per capirlo dobbiamo tornare a ottobre scorso, quando Jack Ma, il fondatore di Alibaba, un tempo fiore all'occhiello del "capitalismo di bambù" che ha reso competitivo l'ambiente digitale cinese negli ultimi anni, definisce il sistema finanziario di Pechino «un banco di pegni gestito dalle banche di stato», e scompare dalla sfera pubblica.

 

xi jinping e jack ma

«Colpirne uno per educarne cento», avrebbe detto Mao Zedong. Poi c'è stato un giro di vite senza precedenti sulle società quotate all'estero e la conseguente sparizione dagli app store cinesi di Didi Chuxing, l'Uber cinese, e delle sue 25 aziende controllate.

 

xi jinping jack ma

E ancora una nuova legislazione su come le aziende che consegnano i cibi a domicilio, Meituan tanto per fare un nome, devono tutelare i fattorini che lavorano per loro; l'obbligo per chi si occupa di e-learning, un settore da cento miliardi di dollari, di registrarsi come ente non profit, e infine la sospensione, che parrebbe temporanea, della possibilità di registrare nuovi account su WeChat, il Facebook cinese che fa capo a Tencent.

 

xi jinping con jack ma

A seguito di questi provvedimenti ognuna di queste aziende ha perso quasi la metà del valore in borsa. Sembrerebbe, a tutti gli effetti, una campagna politica a più livelli contro aziende che hanno una posizione dominante sul mercato e che detengono di fatto il monopolio sui dati, il petrolio del XXI secolo come li ha definiti l'Economist.

 

Non solo. Alcuni retroscena riportati da Bloomberg farebbero pensare a una fuoriuscita di capitali stranieri nel timore, fondato secondo l'agenzia finanziaria, che gli Stati Uniti stiano per applicare severe restrizioni agli investimenti nella Repubblica popolare e a Hong Kong.

 

jack ma xi jinping

La fiducia è ai minimi e si teme che la stretta regolatoria di Pechino sulla finanza vada a estendersi a settori che muovono ancora più interessi, come quelli dell'immobiliare e della sanità.

 

Quello che è certo è che Pechino sta cercando di indebolire e frazionare i monopoli tecnologici. Vuole favorire un ambiente più aperto alle piccole e medie imprese innovative, ha spiegato il vicepremier Liu He. Che in ogni caso sono più facili da controllare.

 

2 - DA MICROSOFT A GOOGLE, VOLANO GLI UTILI DEI GIGANTI USA

Da "La Stampa"

 

La grande gelata cinese, ieri, non ha risparmiato Wall Street e soprattutto il Nasdaq. E non hanno aiutato i titoli dei colossi della tecnologia, nonostante risultati superiori alle stime degli analisti.

 

microsoft 1

Microsoft ha perso il 3 per cento, poco prima di pubblicare i risultati: il quarto trimestre si è chiuso con ricavi in crescita del 21% a 46,2 miliardi di dollari, mentre il mercato scommetteva su 44,26 miliardi.

 

In rosso anche Tesla che ha mandato in archivio gli ultimi tre mesi con 1,1 miliardi di dollari di profitti su un fatturato di 12 miliardi. L'elenco delle trimestrali è una sfilza di segni più, segno che la pandemia ha, in qualche modo, fatto bene a Big Tech.

 

tesla

Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha realizzato un utile di 18,25 miliardi di dollari, o 27,26 dollari per azione, e ricavi per 61,88 miliardi di dollari. Apple infine ha aumentato i ricavi del 36% a 81,4 miliardi di dollari e l'utile netto è salito a 21,74 miliardi dagli 11,25 dello stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio, i ricavi da iPhone sono risultati pari a 39,57 miliardi, quelli da Mac 8,24 miliardi e quelli da iPad 7,37 miliardi.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO