UN PULLOVER SULLA FERRARI - PER QUANTO MARPIONNE SMENTISCA LE ANTICIPAZIONI DI DAGOSPIA (‘SONO TUTTE MENATE’), IL SUO FUTURO DA PADRONCINO IN FERRARI SI AVVICINA: DAL 1 GENNAIO 2019 DIVENTERÀ VICE-PRESIDENTE ESECUTIVO (OCCHIO A ‘ESECUTIVO’) DI EXOR, E INVESTIRÀ IL SUO COSPICUO GRUZZOLO NEL CAVALLINO - IERI ERA IL COCCO DI OBAMA, OGGI DI TRUMP. SERGIONE HA SPOSATO IL MOTTO DI VALLETTA: ‘NOI SIAMO SEMPRE GOVERNATIVI’
DAGONEWS
Per quanto smentisca dicendo che sono “tutte menate” (chissà come lo hanno tradotto in inglese), la seconda vita di Marpionne in Ferrari si avvicina. Il suo piano per l’ultimo anno al vertice di FCA è di creare una gigantesca società grazie alla fusione mascherata con una grande casa automobilistica. Mascherata nel senso che sarà un’acquisizione.
L’Impulloverato è un bravissimo venditore e il suo maglione sdrucito è diventato un brand negli Stati Uniti. L’immagine del super-manager con residenza nel cantone svizzero di Zug che si sente (e si veste) vicino agli operai, in Illinois se la sono bevuta come una Budweiser calda. Il via libera glielo darà Trump, visto che il puzzone arancione adora l'italocanadese Sergio: ha riportato le fabbriche in America dal Messico grazie alla sua riforma fiscale e ha pure dato un bonus ai dipendenti.
Marpionne ha sposato alla lettera il mantra di Valletta: “Noi siamo sempre governativi”. Renzi, Obama, Trump, non importa che siano il giorno e la notte, la Fiat sarà sempre dalla parte del potere. Che in Italia gli ha permesso di campare per anni in barba alle regole di mercato e che in USA gli ha consegnato la Chrysler moribonda e poi resuscitata con un'overdose di incentivi pubblici.
Il momento è quello giusto per una grande operazione con una concorrente: a botte di indiscrezioni, scorpori, ammiccamenti, piani segreti, il titolo FCA ha raddoppiato il suo valore nell'ultimo anno, passando dai 10 euro cui era inchiodato da tempo ai 20 di oggi. Non è più la Cenerentola del mercato e nel negoziato partirebbe da una posizione di forza.
Tornando al cavallino rampante, si mormora oltreoceano che quando il 31 dicembre 2018 Marpionne lascerà la poltrona in FCA si accomoderà su quella di vice-presidente esecutivo (con l’accento su esecutivo) di Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli finora guidata da John Elkann. E in quel momento, grazie alla montagna di milioni, stock option e premi incassati nei 15 anni al vertice del gruppo, si prenderà la sua quota, molto rilevante, di Ferrari.
MARCHIONNE ED ELKANN ALLA QUOTAZIONE FERRARIMARCHIONNE RENZI ELKANN