GENERALI DIETRO LA COLLINA (SVIZZERA) - CON LA CRISI E CON LE TASSE È RICOMINCIATA LA FUGA DI CAPITALI ALL’ESTERO, E SAPETE CHI GODE? LE GENERALI! - IL PIÙ GRANDE GRUPPO ASSICURATIVO NOSTRANO OFFRE UN COMODO RIFUGIO A CHI NON AMA IL FISCO: LA BANCA DELLA SVIZZERA ITALIANA - E SE SI FARÀ L’ACCORDO FISCALE CON BERNA? NO PROBLEM, SONO PRONTE LE NUOVE SEDI A HONG KONG E SINGAPORE, ALTRI PARADISI FISCALI…

Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"

Il governo italiano dà una mano agli evasori con lo scudo fiscale? La Banca Generali, controllata dall'omonimo gruppo di Trieste, fa soldi a palate con i soldi di ritorno dalla Svizzera. Giulio Tremonti esce di scena e dello scudo nessuno parla più, anzi, ricomincia alla grande la fuga di capitali all'estero? Niente paura. Le Generali di Trieste ci guadagnano un'altra volta.

Già, perchè il più grande gruppo assicurativo del Paese offre un comodo rifugio a chi non ne può più del fisco nostrano. Un rifugio che si chiama Banca della Svizzera Italiana. La Bsi, al pari di altri istituti elvetici, da decenni è un efficiente cassaforte del denaro nero del Belpaese. Ma in questa banca di Lugano, a differenza delle altre, comandano gli italiani, quelli di Trieste.

Anche l'anno scorso, nonostante la bufera finanziaria, la Bsi ha continuato a macinare utili. I profitti operativi, a dir la verità, sono calati da 203 a 165 milioni di franchi (circa 137 milioni di euro), ma il risultato finale, grazie ad alcuni proventi straordinari, è addirittura aumentato rispetto al 2010, toccando i 58 milioni di franchi (48 milioni di euro) contro i 57 milioni dei dodici mesi precedenti.

Numeri niente male, tutto sommato, a maggior ragione se si pensa che per i grandi istituti elvetici il 2011 è stato un anno nero. Gli utili dell'Ubs sono calati del 44 per cento e per il Credit Suisse è andata ancora peggio: profitti giù del 62 per cento. Queste però sono banche giganti, con attività in tutto i mondo, penalizzate soprattutto dalla crisi delle Borse.

Per la BSI, come per gli altri istituti specializzati nella gestione di patrimoni, la musica è diversa. Per loro la crisi può diventare addirittura un'occasione per aumentare il giro d'affari. Se nei grandi Paesi d'Europa il fisco si fa più severo (almeno a parole) con l'obiettivo dichiarato di combattere i deficit pubblici, a Lugano hanno tutto da guadagnarci. Il timore di nuove imposte mette le ali ai piedi degli evasori. E il fiume di soldi neri in direzione della Svizzera, o verso altre piazze off shore, si ingrossa ancora. Così, mentre le Borse crollano e l'economia mondiale arranca, i banchieri svizzeri si attrezzano di conseguenza, pronti come sempre ad accogliere i capitali in fuga. É la solita vecchia storia: quando i ricchi scappano i paradisi fiscali ingrassano.

La Bsi è un marchio da sempre molto affermato sulla piazza di Lugano. Cinque anni fa la banca del gruppo Generali ha investito oltre un miliardo di euro per comprare la Banca del Gottardo, ovvero il suo maggior concorrente nel Canton Ticino. La Gottardo, manco a dirlo, era un altro degli indirizzi preferiti degli esportatori di valuta nostrani. Con il senno di poi molti analisti hanno giudicato un po' troppo elevato il prezzo sborsato per l'acquisizione. Il prezzo fu certamente influenzato dal clima di euforia diffuso a quel tempo nel mondo della finanza.

L'esborso però si spiega soprattutto con i vantaggi strategici dell'operazione. La banca acquisita si portava in dote un portafoglio di capitali in gestione pari a oltre 30 miliardi di franchi, che andavano ad aggiungersi ai 65 miliardi della Bsi. Il crollo delle Borse ha poi sgonfiato quelle cifre. Nel 2011 il gruppo bancario ha dichiarato di gestire per conto della clientela oltre 77 miliardi di franchi svizzeri, cioè qualcosa come 64 miliardi di euro. Ovviamente quei soldi non portano tutti la targa italiana. Si può però stimare che almeno la metà, e forse più, sono arrivati dal nostro Paese.

Quei capitali, però, non sono tutti custoditi nei forzieri della sede di Lugano. Il fatto è che negli ultimi tre anni, la banca del gruppo Generali è andata alla ricerca di nuovi orizzonti. Orizzonti off shore, ancora una volta. Ed ecco che la Bsi proprio pochi mesi fa ha ottenuto una nuova licenza bancaria ad Hong Kong. E Singapore è diventata la sede con il maggior numero di dipendenti dopo Lugano. Come dire, semmai il fisco italiano diventasse troppo aggressivo, i soldi vanno in Estremo Oriente, un rifugio a prova di indagini.

 

GIOVANNI PERISSINOTTOSEDE GENERALIBANCHE SVIZZERELUGANO-BANCHE SVIZZERECAVEAU

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA Ad ALMASRI), VENGONO EFFETTUATOI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…