GENTILONI PROVA IL CUCCHIAIO A BOLLORE’ SULLA BANDA LARGA – UNA SOCIETA’ MISTA CON QUOTE PARITETICHE FRA TIM ED OPEN FIBER PER LA POSA DEI CAVI, ED IL 20% ALLA CASSA DEPOSITI – MACRON GLI HA DATO IL VIA LIBERA PER FARE IL CULO A BOLLORE’
DAGONOTA
Er Moviola Gentiloni, sta assumendo giorno che passa le sembianze del Coniglio Mannaro. Tomo Tomo, Cacchio Cacchio, sta cercando di imbrigliare nella melassa quel marpione di Vincent Bollorè. Fino a dargli la stoccata finale. E l’assist gli è arrivato proprio da Parigi.
Durante il bilaterale Italia-Francia, il premier ha accennato (informalmente, come suo solito) alle incursione italiani di Vivendi in Tim ed in Mediaset. E Macron, gelido: “Paolo, stiamo parlando di aziende private; e, come tali, devono rispettare le leggi dei paesi in cui operano”. Insomma, fai quello che devi fare.
Una luce verde anti Bollorè che Palazzo Chigi si aspettava, ma non nella sua brutalità. D’altra parte è nota l’antipatia di Macron nei confronti del Bretone, culo e camicia con Sarkozy.
Ma torniamo in Italia. Finora, Gentiloni in versione Er Moviola ha lasciato sfogare le prove muscolari di Calenda ed in parte di Padoan sull’applicazione del Golden Power: gli speciali diritti di voto che lo Stato si riserva per le imprese considerate “strategiche”. Gentiloni tace e traccheggia.
cavi sottomarini per la fibra ottica in africa
In realtà, sta giocando un’altra partita. Ha chiesto a mille consulenti come trovare una soluzione al problema della “banda larga”. E tutti gli hanno dato la medesima risposta: in nessuna parte del mondo ci sono due società che posano i casi della fibra. Solo in Italia. Da una parte c’è Open Fiber e dall’altra c’è Tim.
E qui esce il Gentiloni Coniglio Mannaro. L’Ideona del presidente del Consiglio sarebbe quella di costituire una nuova società: il 40% affidato a Tim, altro 40% ad Open Fiber, ed il 20% alla Cassa depositi e prestiti. Piccolo particolare: Open Fiber è al 50% dell’Enel ed al 50% del fondo “Cassa depositi e prestiti Equity”.