BASTA IM-PRENDITORI FURBETTI! - IL GOVERNO STA PENSANDO A UN DECRETO CONTRO LE DELOCALIZZAZIONI, PER EVITARE CHE SI RIPETANO VERTENZE SCANDALOSE COME WHIRLPOOL O GKN: PER LE AZIENDE CHE CHIUDONO IN ITALIA SOLO PER RISPARMIARE SUL COSTO DEL LAVORO POTREBBERO ARRIVARE MULTE FINO AL 2% DEL FATTURATO - NEL NUOVO SCHEMA LE IMPRESE SAREBBERO OBBLIGATE A UTILIZZARE TUTTI GLI AMMORTIZZATORI DISPONIBILI, A PRESENTARE UN PIANO DI RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAZIONE DEI DIPENDENTI E…
Enrico Marro per il "Corriere della Sera"
Il governo reagirà, probabilmente con un decreto legge, alle chiusure aziendali non motivate da reali situazioni di crisi ma dalla volontà di spostare all'estero le produzioni per risparmiare sui costi.
Lo ha annunciato il ministro del Lavoro Andrea Orlando qualche giorno fa alla Camera, rispondendo al question time. E, sulla base delle linee indicate, i tecnici stanno mettendo a punto le norme che, dice la sottosegretaria 5 Stelle allo Sviluppo economico Alessandra Todde, al lavoro sul dossier assieme al ministro del Lavoro dem, dovrebbero essere approvate a settembre.
Il «pacchetto di misure urgenti», dice Orlando, serve per «intervenire in maniera puntuale e mirata per contrastare comportamenti, come alcuni che si stanno verificando, relativi a cessazioni di attività imprenditoriali, spesso non giustificate da evidenti crisi industriali».
Tra le vertenze basta ricordare quelle della Whirlpool di Napoli e della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), decise a chiudere lasciando a casa rispettivamente 340 e 422 dipendenti. Il provvedimento del governo conterrà una serie di misure preventive, altre per la gestione delle crisi e altre ancora per sanzionare le imprese che non rispetteranno le nuove procedure, con multe che potrebbero arrivare fino al 2% del fatturato.
Già nel 2018, col decreto Dignità, il governo presieduto da Giuseppe Conte varò severe norme anti-delocalizzazioni che prevedevano la restituzione di somme comprese tra due e quattro volte gli aiuti pubblici ricevuti. Ma tali sanzioni sono risultate di difficile applicazione e in ogni caso non sono valide per i trasferimenti di produzione che avvengono nell'ambito dei Paesi Ue.
protesta contro delocalizzazione elica
È così, per esempio, per Gkn, che da Napoli vuole spostarsi in Francia e Polonia. Il decreto allo studio del governo, secondo quanto annuncia la sottosegretaria allo Sviluppo Alessandra Todde, punterà sulla prevenzione, prevedendo l'obbligo per le imprese che vogliono chiudere, di comunicarlo con un preavviso di sei mesi ai sindacati ma anche alle istituzioni centrali e territoriali.
Le aziende sarebbero quindi obbligate a utilizzare tutti gli ammortizzatori disponibili e a presentare un piano di riqualificazione e ricollocazione dei dipendenti, comprese soluzioni di reindustrializzazione (partecipando insieme con lo Stato agli oneri previsti) o di cessione ad altre imprese.
PROTESTE ALLA WHIRLPOOL DI NAPOLI
Sarà nominato un «advisor» al quale toccherà esplorare se esistono davvero soluzioni alternative e nuovi investitori interessati. Resta la sanzione in caso di delocalizzazioni di imprese al di fuori del territorio dell'Unione europea. Ma si aggiunge una multa pari al 2% del fatturato se le aziende violeranno la nuova procedura che verrà sancita nella legge.
proteste alla gkn di firenze 2PROTESTE ALLA WHIRLPOOL DI NAPOLIla gkn a firenze