autobianchi innocenti auro cinesi adolfo urso xi jinping

IL GOVERNO DEI PATRIOTI SPALANCA LE PORTE ALLE AUTO CINESI – IL MINISTERO DEL MADE IN ITALY DI ADOLFO URSO VUOLE DARE IN USO AI PRODUTTORI CINESI I MARCHI STORICI “INNOCENTI” E “AUTOBIANCHI”, ORMAI SCOMPARSI DAL MERCATO – UNA MOSSA PER PERMETTERE AL DRAGONE DI SBARCARE NEL NOSTRO PAESE CON LE SUE FABBRICHE, UTILIZZANDO PERÒ LOGHI TRICOLORE – LA DECISIONE POTREBBE CAUSARE UN LUNGO CONTENZIOSO LEGALE…

Estratto dell’articolo di Diego Longhin per “la Repubblica”

 

ADOLFO URSO

Usare marchi storici ormai scomparsi dal mercato automobilistico per attirare produttori cinesi che, in cambio dell’uso del logo che richiama il “Made in Italy”, aprirebbero nel nostro Paese le loro fabbriche. Facendo lavorare la componentistica locale. Una sorta di paradosso: sfruttare l’italianità per permettere ai produttori di Pechino di indossare i colori del tricolore.

 

I funzionari del ministero delle Imprese e del Made in Italy non ci hanno solo pensato, ma hanno già presentato, lo scorso novembre, la domanda per registrare i primi due marchi che si richiamano direttamente ai marchi Innocenti e della Autobianchi. Case automobilistiche con una grande storia alle spalle, che da decenni hanno cessato la produzione, ma sono rimaste di proprietà di Fiat. Ed ora sono transitate nella disponibilità di Stellantis [...]

 

innocenti

Esistono due gruppi di marchi Innocenti e Autobianchi: quelli in mano al gruppo che ha ereditato i loghi da Fca gli originali - e quelli registrati dal ministero, copie un po’ diverse dagli originali ma che a marzo hanno avuto il via libera dal ministero.

 

Il ministro Adolfo Urso, reduce da una missione in Cina dove ha appena incontrato i vertici di diverse case automobilistiche, da più di un anno insiste sulla necessità di attirare un produttore del Dragone in Italia. E vorrebbe mettere sul tavolo di un’eventuale trattativa anche la possibilità di dare in uso al produttore di Pechino il marchio scomparso dal mercato, come ha raccontato Il Sole 24 Ore.

 

Autobianchi

Peccato che la questione sia più complessa. È vero che c’è il precedente di MG, Morris Garage, storico brand inglese acquistato dal gruppo Saiac, ma è stato rilevato dopo un fallimento della società. In questo caso nessuno ha portato i libri in tribunale e il gruppo di Pechino non comprerebbe il marchio da un curatore o da una procedura pubblica di vendita. Il passaggio dovrebbe avvenire in forza della legge sul Made in Italy, che in realtà non si può ancora applicare.

 

La normativa sulla possibile gestione in capo al ministero dei marchi storici non utilizzati da almeno cinque anni o oggetto di un processo di cessazione da parte del titolare, entrerà in vigore a breve, dopo la registrazione da parte della Corte dei conti del decreto attuativo. E applicabile su marchi che sono stati già registrati dal ministero? Difficile dirlo. Di sicuro potrebbe essere tema per un lungo contenzioso legale. [...]

ADOLFO URSO IN CINAadolfo urso foto di bacco (5)Autobianchi

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO