esselunga

GRANDE DISTRIBUZIONE MA NON DI UTILI - ESSELUNGA NON SCARICA SUI CLIENTI L'AUMENTO DEI PREZZI. QUINDI MENTRE CRESCE IL FATTURATO, I PROFITTI CALANO DA 306 A 289 MILIONI - CARLO SALZA PASSERÀ LE DELEGHE DI AMMINISTRATORE DELEGATO ALL'ATTUALE DIRETTORE GENERALE SAMI KAHALE, ENTRO FINE ANNO

Nino Sunseri per “Libero quotidiano

 

esselunga + ied 04 ph meschina

Frena l' utile di Esselunga che sceglie di non scaricare sui clienti l' aumento dei prezzi. Così il fatturato totale sale a 7,91 miliardi con un aumento del 2,1% che si confronta con il calo dell' 1% fatto registrare dalla media della grande distribuzione. Il miglioramento è legato per intero al miglioramento dei volumi. Gli eredi di Bernardo Caprotti, fedeli alla filosofia del fondatore, hanno deciso mantenere molto elevata la competitività del cartellino. Risultato? Il fatturato sale perchè nei supermercati del gruppo le vendite aumentano ma l' utile, inevitabilmente soffrepur restando su livelli di assoluta eccellenza. La discesa è del 6% da 306 milioni a 289.

 

Nel conto economico del gruppo, di cui dà notizia Radiocor, si dice che «La crescita delle vendite, è stata ottenuta senza incremento dei prezzi a pur a fronte di un incremento dei costi da parte dei nostri fornitori. Esselunga ha mantenuto la posizione di leadership di convenienza acquisita con oltre tre punti percentuali sotto la media del mercato, ha continuato ad investire nelle attività promozionali che, nel 2018 hanno permesso di garantire uno sconto a favore dei clienti di quasi 1.500 milioni con un incremento di 90 milioni rispetto al 2017. L' intensità dello sconto medio ha superato il 16% delle vendite».

 

PRIMATO DECENNALE

giuliana albera caprotti, vincenzo mariconda e marina sylvia caprotti

Per il futuro, avverte una nota, «la società continuerà a investire nella qualità dei prodotti e nella competitività nei prezzi per mantenere la leadership decennale, anche se queste iniziative potranno avere un impatto sui margini» L' annuncio che la catena di supermercati non cambia idea sulla politica del "primo prezzo" è piaciuta all' agenzia di rating S&P, che ha rilasciato un giudizio positivo. L' unico rischio riguarda il duro confronto fra gli eredi Caprotti. La società, infatti, potrebbe essere costretta a finanziare la pace in famiglia acquistando le azioni messe in vendita da Violetta e Giuseppe, figli del primo letto del fondatore.

 

A gennaio Giuliana Albera, vedova di Caprotti, e la loro figlia Marina, eredi della maggioranza azionaria hanno avviato la procedura per liquidare gli altri due eredi e salire al 100%.

SAMI KAHALE ESSELUNGA

Non è da escludere che le azioni vengano acquistate da Esselunga per poi rivenderle con l' eventuale collocamento in Borsa. Secondo S&P comunque Esselunga «rimane uno dei retailer più competitivi» e i suoi prezzi sono del 3% inferiori al mercato.

 

ANTITRUST

A rovinare la festa è piovuta la multa da 680 mila euro inflitta dall' Antitrust ai colossi della grande distribuzione. A ricorrere erano stati i panifici che, per vendere ai grandi marchi devono non solo scontare il valore dell' invenduto sugli acquisti successivi, ma anche ritirare a proprie spese il pane rimasto, e provvedere allo smaltimento. Esselunga si è appellata sostenendo che il pane venduto nei suoi supermercati è prodotto in casa. Solo il 3% arriva da fornitori esterni Il gruppo intanto ha definito la successione all' amministratore delegato, Carlo Salza, che passerà le deleghe all' attuale direttore generale Sami Kahale, entro fine anno.

 

Salza, nel segno della continutà , assumerà di seguito l' incarico di capo azienda.

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