GRANDI MANOVRE PER LA VENDITA DE LA7: TELECOM SCORPORA LA TV IN UNA SRL AFFIDATA AL “CANARO” STELLA, CHE LASCIA L’INCARICO DI AD DI TI MEDIA (ORA IN MANO A SALVEMINI) - MILANO +0,7%, MA LO SPREAD SALE A 468 - MPS AI MINIMI STORICI - FONSAI, NUOVA OFFERTA SATOR-PALLADIO - UNICREDIT: NON CHIEDEREMO AIUTI DI STATO - RCS: PRIMO CDA PER SCOTT JOVANE - PESSIME NOTIZIE DAI BRICS: MOODY’S DECLASSA LE BANCHE BRASILIANE - FITCH PROMUOVE LA RIFORMA FORNERO - S. RAFFAELE: FUSIONE UNIVERSITÀ E OSPEDALE - SEAT A RISCHIO SANZIONI…
1 - TELECOM: OK A SOCIETA' AD HOC PER TV, A STELLA DELEGHE GESTIONE VENDITA
Radiocor - Passi in avanti decisivi verso la vendita delle televisioni del gruppo Telecom. Il tema, secondo quanto apprende Radiocor, e' stato affrontato nel corso della riunione del cda di Telecom Italia. Si va alla trasformazione della divisione television in una societa' ad hoc che si chiamera' La 7 srl. A Giovanni Stella, amministratore delegato di Telecom Italia Media, e' affidata la gestione della vendita.
2 - TI MEDIA: STELLA LASCIA INCARICO AD E VICEPRESIDENTE
(ANSA) - Giovanni Stella ha lasciato le cariche di vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del gruppo, mantenendo la carica di consigliere. Lo annuncia una nota al termine del cda. Al presidente Severino Salvemini è stata attribuita "la responsabilità della gestione strategica e del governo complessivo del gruppo".
3 - BORSA, LA GIORNATA: OCCHI SU VERTICE UE, MIB MEGLIO DI EUROPA
(LaPresse) - Con gli occhi puntati sul primo giorno del vertice Ue che potrebbe essere decisivo per le sorti dell'euro, i mercati premiano Milano e Madrid. Bene Piazza Affari, con il Ftse Mib che avanza dello 0,67% a 13.391,3 punti e il Ftse All-Share che sale dello 0,48% a 14.325,63 punti. A Madrid, invece, l'indice Ibex avanza dello 0,82% a 6.721,7 punti.
Nonostante il buon andamento dei listini dei due Paesi, osservati speciali al summit per l'alto livello dei tassi sulle emissioni sovrane, non si allentano gli spread di Italia e Spagna sulle obbligazioni tedesche. Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si posiziona in area 470 punti, mentre quello tra Bonos spagnoli e Bund poco sopra 540 punti base. Il Tesoro ha collocato stamane tutti i 2,5 miliardi di euro in Btp a 5 anni offerti, con un tasso in lieve rialzo al 5,84% dal 5,66% dell'ultima analoga asta. Via XX Settembre ha inoltre venduto 2,922 miliardi di euro di Btp a 10 anni, a fronte dei 3 miliardi massimi offerti, con un rendimento annuo lordo al 6,19%, rispetto al 6,03% del collocamento precedente. La domanda si è attestata a 3,749 miliardi di euro.
Oltre che di Grecia, al vertice Ue si discute su crescita, opportunità di primi passi verso emissioni comuni di debito nell'eurozona e unione bancaria. Inoltre sul tavolo dei capi di Stato e di governo europei c'è anche lo scudo anti-spread proposto dal presidente del Consiglio italiano, Mario Monti. In questo contesto, chiusura sotto la parità per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,56% a 5.493,06 punti, il Dax di Francoforte arretra dell'1,27% a 6.149,91 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,37% a 3.051,68 punti.
Tutti i listini del vecchio continente sono stati appesantiti dall'andamento negativo della mattinata di Wall Street. A Milano chiudono miste le banche. Cadono Banca Monte dei Paschi di Siena (-3,5% a 0,1849 euro), Ubi Banca (-2,06% a 2,372 euro), Banco Popolare (-0,31% a 0,9505 euro), Popolare di Milano (-0,75% a 0,3423 euro). Salgono invece Unicredit (+3,82% a 2,608 euro) e Intesa Sanpaolo (+0,91% a 1,002 euro). Sulla parità Mediobanca a 3,2 euro.
Tra i titoli del listino principale, bene Diasorin (+3,43%), Fiat (+1,79%), Enel (+1%), A2a (+0,52%) e Fiat Industrial (+0,63%). In ribasso invece il comparto del lusso con Ferragamo (-1,89%), Tod's (-1,57%) e Luxottica (-1,14%). La maglia nera del Mib è Ansaldo Sts (-5,74% a 5,67 euro). In rosso ci sono anche Finmeccanica (-0,27%) e Impregilo (-1,08%). Fuori dal paniere principale Nella galassia Ligresti, bene Fonsai (+0,99% a 0,9175 euro) all'indomani dell'assemblea dei soci che ha confermato la road map per l'aumento di capitale a luglio. Debole invece Unipol (-0,35% a 17,3 euro).
4 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN RIALZO A 468 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiusura in rialzo a 468 punti base per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, a fronte dei 464 punti registrati ieri al termine degli scambi. Il rendimento dei decennali italiani sul mercato secondario si attesta a 6,19%. Sale invece a 542 punti base il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund, con il tasso dei decennali di Madrid al 6,93%, a un passo della soglia critica del 7%.
5 - FONSAI: A CDA NUOVA OFFERTA DI SATOR E PALLADIO
(ANSA) - Sator e Palladio hanno presentato al cda di Fonsai un'offerta "in linea con quella precedentemente formulata lo scorso 8 giugno". Lo si legge in una nota dei due fondi. L'offerta, valida fino al 10 agosto, ferma la possibilità di revocarla unilateralmente al ricorrere di determinate condizioni - spiega la nota - è stata integrata con ulteriori elementi relativi alla sostenibilità finanziaria ed alla convenienza economica dell'operazione.
6 - UNICREDIT: PRESIDENTE VITA ESCLUDE RICORSO AD AIUTI DI STATO
(ANSA) - Dopo la richiesta di aiuti pubblici da parte del Monte dei Paschi di Siena, il presidente di Unicredit, Giuseppe Vita, ha escluso che l'istituto di credito di cui è alla guida possa avere necessità di ricorrere al sostegno dello Stato, anche a lunga scadenza. Intervistato dal quotidiano economico Handelsblatt, Vita ha detto: "Unicredit in passato non ha preso un solo euro dal governo italiano e non ne avrà bisogno né oggi, né domani". Il banchiere siciliano ha poi aggiunto che "se mai Unicredit dovesse avere necessità di aiuti pubblici, vorrebbe dire che sarebbero in crisi le banche di tutta Europa".
7 - BRASILE; MOODY'S RIDUCE RATING 8 BANCHE
(ANSA) - L'agenzia Moody's ha declassato oggi da uno a tre punti il rating di otto banche brasiliane, tra le quali la statale Banco do Brasil e la filiale della spagnola Santander. Lo ha reso noto in un comunicato in un cui specifica che la misura è motivata "dall'incremento della loro dipendenza dalla congiuntura interna e finanziaria e dalla loro esposizione diretta o indiretta con il debito sovrano locale, paragonata alla loro base di capitale".
Le altre banche declassate sono HSBC Brasil, Bradesco, Itau, Itau-BBA, Safra e Votorantin. Per gli specialisti, pur se Moody's non ne fa cenno, la misura è simile a quelle prese in Europa. In effetti, come gli istituti di credito Ue anche quelli brasiliani hanno applicato gran parte del loro capitale nell'acquistare titoli emessi dal governo. E, pur se il Brasile è in una situazione economica migliore rispetto ai Paesi Ue, Moody's ha tenuto in conto il rischio di un peggioramento delle condizione finanziaria delle banche, qualora si deteriori la situazione di bilancio del Paese.
8 - RCS: SCOTT JOVANE DEBUTTA AL PATTO, RIUNIONE DI DUE ORE
(ANSA) - Si è riunito per circa due ore oggi a Milano il patto di sindacato Rcs Mediagroup dove, secondo le attese, dovrebbe aver debuttato il nuovo amministratore delegato Pietro Scott Jovane. Il nuovo numero uno del gruppo editoriale del Corriere della Sera è stato nominato un mese fa e si insedierà la prossima settimana. Tra i primi dossier sul tavolo troverà la chiusura della cessione di Flammarion, per la quale Rcs ha ricevuto l'offerta vincolante da Gallimard nei giorni scorsi e sulla quale dovrà trattare anche con i rappresentanti sindacali del gruppo francese.
La nomina dell'amministratore delegato, oltre alla composizione della lista per il rinnovo dell'intero consiglio di amministrazione, aveva tra l'altro portato a uno 'strappo' tra i grandi soci di Rcs e Diego Della Valle, che ha chiesto ed ottenuto di lasciare l'accordo sindacato. Alla riunione di oggi non sono stati visti tra gli altri il presidente di Fiat John Elkann e il rappresentante dei Ligresti nel patto Massimo Pini.
9 - LAVORO, FITCH: RIFORMA POSITIVA, RENDERÃ MERCATO PIÃ FLESSIBILE
(LaPresse) - La riforma del mercato del lavoro approvata dal Parlamento italiano lo renderà "più flessibile e meno segmentato". Lo afferma Fitch, che definisce la misura "positiva". Secondo l'agenzia di rating la riforma "in parte corregge una debolezza strutturale a lungo termine". Tuttavia la misura non influirà , spiega Fitch, sulla valutazione del merito di credito dell'Italia, valutata 'A-' con outlook negativo dal 27 gennaio scorso. Infatti "sulla valutazione pesa ancora la vulnerabilità agli shock monetari e le difficoltà di finanziamento per la crisi del debito", afferma Fitch, che precisa che "in un Paese in cui la produttività è nella migliore delle ipotesi stagnante, e il mercato del lavoro ha tassi di partecipazione modesti, la riforma è un successo significativo".
10 - SAN RAFFAELE: VERSO INTEGRAZIONE UNIVERSITA' NEL GRUPPO
(ANSA) - L'Università del San Raffaele è a favore dell'aggregazione con l'omonimo ospedale di via Olgettina, salvato a inizio anno dal professor Giuseppe Rotelli. Secondo quanto si legge nella delibera del Senato accademico dell'Università Vita - Salute San Raffaele l'iniziativa "espressa dal presidente dell'ospedale di portare in un contesto unitario e istituzionale le attività clinica, didattica e di ricerca" è "condivisa all'unanimita" dal collegio universitario.
"Questa unitarietà - si legge ancora - rappresenta il modello originario e vincente del San Raffaele e ne ha assicurato il primato nel tempo. Il Senato Accademico auspica pertanto che, attraverso tutte le vie istituzionali, si possano manifestare quanto prima le espressioni individuali e collettive di condivisione di tale posizione". L'università , che conta tre facoltà (medicina, psicologia e filosofia), al momento della messa a punto del piano di salvataggio del gruppo fondato da Don Verzé non rientrava nel perimetro degli asset in via di dismissione e pertanto è rimasta sotto il cappello dell'Associazione Monte Tabor (ente autonomo).
Adesso però l'intenzione della nuova proprietà sarebbe quella di integrare le attività accademiche all'interno del gruppo in modo da garantire una gestione sinergica così com'é sempre stato. I vertici accademici si sono detti a favore. Bisognerà ora ragionare sulle modalità per procedere con l'integrazione.
11 - SEAT: EX STUDIO TREMONTI VEDE RISCHIO FORTI SANZIONI DA RISTRUTTURAZIONE
Radiocor - Forte rischio fiscale per Seat e per i creditori dalla ristrutturazione del debito in corso. E' il parere legale espresso dallo studio Vitale Romagnoli Piccardi e Associati, ex studio Tremonti, su mandato di due creditori, Barclays e Geveran Investments, che non hanno aderito fino a questo momento alla proposta di ristrutturazione del debito da 2,7 miliardi. Secondo quanto Radiocor e' in grado di ricostruire, la tax opinion punta il dito sul meccanismo che porta dalla 'vecchia' struttura di finanziamento a quella nuova e che, in base al parere, comporterebbe sanzioni amministrative per la societa' a causa di trattenute alla fonte non applicate e di una dichiarazione dei redditi non corretta per gli anni dal 2005 in avanti.
Allo stesso modo una contestazione fiscale potrebbe riguardare i creditori finanziari a supporto delle linee di concesse a Seat, e aventi Rbs come capofila, per mancate dichiarazioni su redditi realizzati in Italia negli anni scorsi. Il parere fiscale di Vital i Romagnoli Piccardi arriva alla vigilia dell'avvio della delicata procedura davanti al Tribunale di Londra per ottenere l'ok allo schema di ristrutturazione dei debiti senior di Seat: passaggio fondamentale per il salvataggio della societa'. A maggio Seat non aveva escluso possibili 'conseguenze fiscali non al momento quantificabili' dalla ristrutturazione indicando in 20 milioni 'il tetto massimo di oneri sostenibili' senza pregiudicare il processo di salvataggio: secondo fonti finanziarie a conoscenza della tax opinion, il rischio fiscale ipotizzato nel parere superebbe in modo consistente tale tetto.











