donald trump wall street

I MERCATI SCOMMETTONO SUL TRUMP BIS – DOPO L'ATTENTATO AL TYCOON, GLI INVESTITORI HANNO COMPRATO AZIONI STATUNITENSI. E GLI INDICI AZIONARI DI WALL STRET HANNO TOCCATO NUOVI RECORD, MENTRE I LISTINI EUROPEI HANNO PERSO TERRENO – QUANDO “THE DONALD” ERA ALLA CASA BIANCA, L’S&P 500 È SALITO DEL 69%, IL NASDAQ DEL 142% E IL DOW JONES DEL 57%: LA MIGLIORE PERFORMANCE AZIONARIA REGISTRATA DURANTE UN MANDATO REPUBBLICANO – GLI ANALISTI CONSIDERANO TRUMP UN PRESIDENTE INFLAZIONISTICO...

Estratto dell’articolo di Vito Lops per “Il Sole 24 Ore”

 

wall street

I sondaggi danno una vittoria di Donald Trump alle elezioni di novembre per il 47esimo presidente degli Stati Uniti come favorito con il 70% dei consensi. In questa direzione il mercato sta incrementando i posizionamenti. Al momento gli investitori sembrano avere un’idea ben chiara di quello che potrebbe essere il “Trumpfolio” ideale.

 

Più azioni e meno obbligazioni. Con un occhio di riguardo alle materie prime. E anche a Bitcoin. I movimenti del mercato di ieri sono stati armonici con quanto visto nell’ultima settimana di giugno, quando Trump ha stravinto il duello televisivo con il presidente in carica, Joe Biden, apparso stanco e a tratti in stato confusionale.

 

attentato a donald trump

Dopo quell’occasione Trump ha guadagnato terreno nei sondaggi, per poi aumentare il divario dopo l’attentato di domenica a cui è sopravvissuto. Sia a fine giugno che ieri gli investitori hanno comprato azioni Usa (con gli indici azionari di Wall Stret S&P 500 e Nasdaq su nuovi record mentre i listini europei hanno perso terreno così come quello di Hong Kong dopo i dati sotto le attese del Pil cinese).

 

Del resto quando era alla Casa Bianca l’S&P 500 è salito del 69%, il Nasdaq del 142% e il Dow Jones del 57%. Nel complesso si tratta della migliore performance azionaria registrata durante un mandato repubblicano. Quanto a ieri hanno confortato anche le parole del governatore della Fed Powell su un probabile taglio dei tassi: «Le ultime tre letture dell’inflazione aumentano la fiducia».

 

TRUMP A WALL STREET

Mentre gli investitori si sono mostrati decisamente più guardinghi nei confronti delle obbligazioni. A tal punto che il rendimento dei Treasury a 10 anni è tornato a salire (dal 4,19% al 4,24%) mentre il biennale è rimasto piatto.

 

È proprio la parte lunga della curva del debito ad essere il punto debole di un’eventuale rielezione di Trump. Perché se dovesse replicare il format del mandato precedente (dal 2017 al 2021) ci sono le premesse per tornare a rivedere un’inflazione pro-ciclica. La sua politica rigida nei confronti dell’immagrazione è inflazionistica (i salari reali tendono a crescere più velocemente se diminuisce la domanda di immigrati). Così come è inflazionistico il suo cavallo di battaglia di aumentare i dazi. I manuali di economia bollinano poi come inflazionistico l’aumento del deficit spending. […]

 

wall street

È vero che nel 2020 ha dovuto affrontare il cigno nero della pandemia ma anche prima del Covid si era dimostrato in un certo qual modo “spendaccione”, con un deficit/Pil vicino al 5% nel 2019. Tre indizi fanno una prova. E per questo motivo il mercato ha venduto Treasury nell’ultima seduta nella parte più lunga del debito, quella esposta tanto all’inflazione quanto al premio al rischio derivante da una duration più elevata.

 

Nel “Trumpfolio” gli esperti stanno puntando così su una prossima disinversione della curva dei rendimenti. Sappiamo che da luglio 2022 i rendimenti a 2 anni sono più elevati di quelli a 10 anni. Questo perché riflettono la politica monetaria aggressiva della Fed che per sconfiggere l’inflazione ha portato i tassi a breve al 5,5%.

 

UNA PALLOTTOLA SCULATA - MEME BY EMILIANO CARLI

Con Trump, ipotizza il mercato, potrebbe accelerare il processo inverso. I tassi a breve potrebbero scendere più rapidamente (Powell certo ricorderà le pressioni di Trump a tagliare i tassi, cosa che poi è accaduta nel 2019 quando Powell ha attuato tre sforbiciate) mentre quelli a lungo (per i tre indizi di cui sopra) potrebbero far fatica a scendere. O, chissà, addirittura salire. […]

 

 Se Trump è considerato un presidente potenzialmente inflazionistico allora le materie prime, che tra le altre cose in quanto asset reali hanno anche una naturale funzione di hedge contro la perdita del potere d’acquisto, potrebbero dire la loro. L’oro proprio ieri ha sfondato la soglia dei 2.400 dollari l’oncia. […]

TRUMP A WALL STREET

attentato a donald trump foto di evan vucci 3attentato a donald trump foto di evan vucci 2L ATTENTATO A DONALD TRUMP IN COPERTINA SU TIME

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…