I PAPERONI ITALIANI SONO UN PO’ MENO PAPERONI – LA GRAN PARTE DEI 51 ITALIANI PRESENTI NELLA CLASSIFICA DI “FORBES” DEI PIÙ RICCHI DEL MONDO HA VISTO DIMINUIRE IL PROPRIO PATRIMONIO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO – AL PRIMO POSTO STABILE GIOVANNI FERRERO, AD DELL’INDUSTRIA DOLCIARIA DI FAMIGLIA. SECONDO È GIORGIO ARMANI E TERZO SILVIO BERLUSCONI – LA NEW ENTRY PIÙ ALTA È QUELLA DI SERGIO STEVANATO, PRESIDENTE DEL GRUPPO CHE PRODUCE FIALE DI VETRO…
Alessia Conzonato per www.corriere.it
Rispetto ai primi mesi del 2022, la situazione patrimoniale delle persone più ricche in Italia, rispetto alla classifica generale mondiale di Forbes, è radicalmente cambiata. Su un totale di 2.668 super miliardari, gli italiani in classifica sono 51, all’incirca la stessa quantità di inizio anno. I veri cambiamenti, però, si notano soprattutto nei patrimoni dei «paperoni» nazionali, che per lo più sono scesi forse per l’effetto dell’inflazione, della crisi energetica e di tutte le conseguenze socio-economiche legate al conflitto in Ucraina.
Il calo di ricchezza ha portato a un vero e proprio capovolgimento delle posizioni. A partire dal podio globale: Elon Musk, ceo di Tesla e di recente nuovo proprietario di Twitter, ha ceduto il primo posto a Bernard Arnault, chairman e ceo di Lvmh, con un patrimonio pari a 180,5 miliardi di dollari. Musk si trova esattamente dietro, in seconda posizione, accumulando una ricchezza personale di 162,9 miliardi di dollari. Al terzo posto, a sorpresa, non si trova Jeff Bezos (che, invece, scende al quarto con 109,6 miliardi di dollari) ma Gautam Adani, chairman del gruppo Adani, società per il commercio di materie prime.
Nella classifica degli uomini e delle donne italiani più ricchi rimane stabile al primo posto Giovanni Ferrero, amministratore unico dell’industria dolciaria di famiglia Ferrero, nonostante abbia perso circa 10 posizioni. Al secondo posto si attesta lo stilista Giorgio Armani (anche se con un netto calo di patrimonio), mentre al terzo si trova il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Vediamo chi sono gli altri italiani presenti nella classifica mondiale di Forbes.
Giovanni Ferrero (Nutella)
L’italiano più ricco in assoluto è Giovanni Ferrero, classe 1964, dal 2011 è amministratore unico dell’industria dolciaria di famiglia Ferrero, la casa della Nutella e di molti altri marchi di dolciumi nel mondo intero. Il gruppo piemontese di Alba è nato da una piccola pasticceria che deve il suo successo storico e mondiale all’intuizione di utilizzare la pasta di nocciole come succedaneo del cacao, che in tempi di guerra scarseggiava. Rispetto alla classifica annunciata da Forbes a inizio anno, Ferrero ha guadagnato 10 posizioni, passando dalla 40esima alla 30esima. Il suo patrimonio è stato valutato a 35,3 miliardi di dollari.
Giorgio Armani (gruppo Armani)
Nell’elenco mondiale dei paperoni, prima di trovare un altro italiano si deve scendere di oltre 300 posizioni. Il secondo è Giorgio Armani, noto stilista e fondatore dell’omonimo gruppo di moda. Già a fine 2021 il suo patrimonio era calato a 7,7 miliardi di dollari (dagli 8,9 del 2020). A fine 2022, la sua ricchezza è pari a 6,6 miliardi, con cui si aggiudica la posizione 356 nella classifica di Forbes (rispetto alla 323esima dell’inizio dell’anno).
Silvio Berlusconi (Mediaset)
Al terzo posto italiano si trova Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e a lungo numero uno di Mediaset e Mondadori. Il suo patrimonio era cresciuto a 7,6 miliardi di dollari (rispetto ai 5,3 di due anni fa), per scendere nuovamente e attestarsi a 6,5 miliardi. Motivo per cui nella lista dei «paperoni» del mondo di Forbes ha perso alcune posizioni rispetto a inizio 2022, passando dalla 327esima alla 385esima.
Massimiliana Landini Aleotti (Menarini)
Massimiliana Landini Aleotti, proprietaria dell’azienda farmaceutica Menarini, mantiene la quarta posizione tra i più ricchi in Italia oltre al ruolo della prima donna nella classifica. Però, rispetto ai dati raccolti da Forbes, il suo patrimonio è vertiginosamente crollato: a inizio anno era stato registrato a 9,4 miliardi di dollari (in crescita rispetto ai 6,6 del 2020), occupando la 256esima posizione tra i «paperoni» del mondo, mentre a fine 2022 con una ricchezza di 5,3 miliardi di dollari scenda alla posizione 479.
Piero Ferrari (Ferrari e Ferretti)
Quinto posto per Piero Ferrari, figlio di Enzo, vice presidente e proprietario del 10,2% dell’azienda fondata dal padre, nonché presidente del gruppo Ferretti, colosso degli yacht di super lusso. Il suo patrimonio è leggermente sceso da 5,5 a 4,8 miliardi di dollari, ma salendo di posizione da 705 a 558 nella classifica mondiale di Forbes.
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada
Patrizio Bertelli, co-ceo dell’impero della moda di Prada insieme alla moglie Miuccia Prada (il cui nonno fondò l’azienda nel 1913) è il sesto tra le persone più ricche in Italia e occupa la posizione 601 nell’elenco mondiale. Due posizioni più in basso, quindi alla 603 - e alla settima italiana, si trova proprio la moglie Miuccia. I due hanno un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari ciascuno.
Sergio Stevanato (Stevanato fiale di vetro)
Sergio Stevanato è uno delle new entry italiana per il 2022 nella classifica dei nomi più ricchi. È il presidente del gruppo Stevanato che si è quotata a Wall Street ed è uno dei principali produttori mondiali di fiale di vetro per medicinali (anche e sopratutto quelle utilizzate per i vaccini, che negli ultimi due anni hanno, chiaramente, fatto registrare un boom di richieste). A inizio anno il suo patrimonio era di 1,9 miliardi di dollari ed era il 29esimo italiano. A fine 2022, è salito fino a 4,4 miliardi diventando ottavo in Italia e 626esimo al mondo.
Giuseppe De’Longhi (De’Longhi)
Al nono posto nella classifica degli uomini più ricchi in Italia, e alla posizione 683 nel mondo, si trova Giuseppe De’Longhi, presidente dell’omonima società De’Longhi, che produce elettrodomestici per la casa, termoventilatori, condizionatori e macchinette da caffè. Avviata nel 1902, oggi il suo fatturato si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari all’anno e i suoi prodotti sono venduti in oltre 100 Paesi. Fabio De’Longhi, figlio di Giuseppe, è l’amministratore delegato. Secondo Forbes, il patrimonio personale di Giuseppe De’Longhi si attesta intorno ai 4 milioni di dollari.
Augusto e Giorgio Perfetti (Golia)
A chiudere la top 10 italiana si trovano i fratelli Augusto e Giorgio Perfetti (con 3,9 miliardi di dollari di patrimonio). Proprietari di Perfetti Van Melle, il gigante italo-olandese delle caramelle che controlla marchi celebri come Mentos, Chupa Chups e Golia. Il gruppo ha fatturato nel 2019 più di 2,65 miliardi di euro. Augusto e Giorgio hanno ereditato dal padre Ambrogio e dallo zio Egidio l’impresa dolciaria di Lainate (alle porte di Milano). Inizialmente l’azienda produceva esclusivamente chewing gum, di cui oggi controlla i principali brand come Brooklyn, Vigorsol e Happydent. Nel 2001 i due fratelli hanno acquisito la compagnia olandese Van Melle, mentre alcuni anni dopo - nel 2006 - hanno concluso l’acquisizione anche della spagnola Chupa Chups. Da anni Augusto e Giorgio vivono in Svizzera e non sono più coinvolti nella gestione diretta del gruppo, ma la loro ricchezza gli fa guadagnare la posizione 704 nella classifica di Forbes.
Luca Garavoglia (Campari)
Undicesima posizione italiana (ma a pari ricchezza dei fratelli Perfetti) e 719esima nel mondo tra i «paperoni» per Luca Garavoglia, presidente di Campari. L’azienda nel 2020 ha registrato un fatturato di 1,8 miliardi di euro, dovuto al successo mondiale e crescente degli aperitivi e dello «Spritz», mentre il suo patrimonio personale si attesta, secondo Forbes, a 3,9 miliardi di dollari.
Giuseppe Crippa (Technoprobe)
A seguire, posizione numero 12 in Italia e 746 nel mondo, si trova Giuseppe Crippa, fondatore Technoprobe, azienda leader nella produzione di semiconduttori e dispositivi di microelettronica, di recente quotata in Borsa il 15 febbraio scorso. Insieme al figlio Cristiano, ha avviato l’impresa nel 1989 mentre ancora era impiegato a STMicroelectronics e si occupava di realizzare sonde destinate al mercato delle probe cards, le schede sonda utilizzate per il test dei chip (allora tecnologicamente molto acerbe e prodotte solo negli Stati Uniti). Ben presto l’attività si è intensificata e sei anni dopo è stata formalmente costituita l’azienda Technoprobe S.r.l. Il suo patrimonio ha un valore di 3,7 miliardi di dollari.
Gustavo Denegri
Gustavo Denegri, presidente di DiaSorin, biotech che produce kit di reagenti molto utilizzati nei due anni della pandemia Covid, a fine 2022 registra un patrimonio di 3,7 miliardi di dollari, decisamente meno rispetto ai 5,4 miliardi di inizio anno. Scende in 13esima posizione in Italia, rispetto alla nona di gennaio, mentre nel mondo si attesta il 761esimo tra i super-ricchi.
Francesco Gaetano Caltagirone
Francesco Gaetano Caltagirone, rispetto allo scorso aprile, perde tre posizioni e si attesta il 14esimo uomo più ricco in Italia e occupa la posizione 801 nel mondo. È presidente dell’omonima holding Caltagirone, che ha interessi nei settori immobiliare, delle costruzioni, del cemento, della finanza e dell’editoria. Nel 1999, dopo aver acquistato diversi giornali, ha creato il gruppo di media Caltagirone Editore, sesto editore di giornali in Italia. La maggior parte della sua ricchezza oggi è costituita dalle partecipazioni in due società quotate, la compagnia assicurativa Assicurazioni Generali e il colosso del cemento Cementir, e si attesta a 3,5 miliardi di dollari.
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