LAPO, “TESSITORE” DI BORSA - I SOLDI DELL’IPO DI “ITALIAN INDEPENDENT” VANNO AL SOCIO DI MINORANZA ANDREA TESSITORE

1 - L'EBITDA DI LAPO
Bankomat per Dagospia

Luxottica vale 13 volte circa l'ebitda (per i non addetti ai lavori, sarebbe l'utile operativo prima di ammortamenti, oneri finanziari e straordinari e tasse) mentre la nuova società di Lapo, Italian Independent, entra in Borsa a 19 volte. Lo evidenziavano in pochi, Repubblica fra i pochi, nei giorni del debutto. Il fratello John, più importante ma forse meno brillante, osservava con ironia inconsapevole che suo fratello aveva avuto coraggio, aveva rischiato. Forse rischieranno di più i sottoscrittori di questa folle Ipo. 65 volte gli utili del 2012.

E sabato il Sole 24 Ore senza particolari commenti, ma con un piccolo corsivo giustamente cattivello, ci illumina: a due settimane dalla quotazione, ben 5,4 milioni raccolti sul mercato (si noti, un sacco di soldi rispetto agli 11 circa serviti apparentemente all'aumento di capitale, e quindi allo sviluppo, sui 13 circa dell'Ipo totale) vanno subito a remunerare chi? Una acquisizione strategica? L'acquisto di un nuovo impianto o brand? No, delle azioni di minoranza dell'amministratore delegato e socio storico Andrea Tessitore. Che possedeva il 27,5 per cento della principale controllata operativa, Italian Independent spa. Chissà che urgenza, chissà che strategia, tutto regolare, tutto dichiarato anzitempo in prospetto. Per carità.

La più classica delle operazioni con parti correlate, ma davvero fatta a razzo, visto che persino i mitici (ormai) francesi di Besnier hanno aspettato qualche mese di più prima di comprare a caro prezzo con i soldi di tutti gli azionisti di Parmalat la loro controllata americana. Immagino che gli amministratori indipendenti della società già di Lapo, che a rischio di Lapo (come il fratello apprensivo sottolinea) ora in realtà è anche di molti altri, non avranno avuto nulla da dire.

E certo, davvero un bel rischiare, caro fratello John. A forza di rischiare cosi, facendo valutare in proporzione più di Luxottica la sua semi start up da 15 milioni di fatturato, piano piano, con sagacia, si cresce con fatica....e si eredita la Fiat! Con il Corriere.

2 - ITALIA INDEPENDENT E LE OPERAZIONI CORRELATE
L.G. per il "Sole 24 Ore"

Era già tutto scritto nel prospetto informativo, nella sezione contratti importanti. E così, a due settimane esatte dal debutto in Borsa con alle spalle un rialzo dell'11% dal prezzo dell'Ipo, Italia Independent Group ha acquistato il 27,5% di Italia Independent spa. Ed ora potrà consolidare al 100% i proventi della controllata operativa nel mercato eyewear e dei prodotti lifestyle. In perfetta sintonia con la strategia dilagante sul mercato di riacquistare le minorities.

In questo caso va poi segnalato che il pacchetto è stato rilevato dalla Brama srl, da Andrea Tessitore e da Alberto Fusignani, quest'ultimi rispettivamente amministratore delegato di Italia Independent e socio storico di Lapo Elkann, e che per farlo sono stati versati 5,4 milioni di euro. Una cifra che è compresa tra il 30% e il 40% della liquidità raccolta in sede di quotazione dalla società.

 

 

Lapo Lapo Elkan Lapo Elkan Lapo in biancoLapo Elkann e Andrea Tessitore

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…