john elkann margherita agnelli vladimir putin le point serge de pahlen

CHE CI FACEVA PUTIN A CASA AGNELLI? – “LE POINT”, IN UN LUNGO REPORTAGE SU JOHN ELKANN, OFFRE NUOVI DETTAGLI SUI RAPPORTI CON IL KGB DEL SECONDO MARITO DI MARGHERITA AGNELLI, SERGE DE PAHLEN. E RIVELA CHE FU PROPRIO L’ARISTOCRATICO DI ORIGINE RUSSA A INVITARE A VILLAR PEROSA “MAD VLAD”: “UNA SCENA RIAFFIORA DAL PASSATO. GIANNI È LÌ, SUA MOGLIE ANCHE, COSÌ COME MARGHERITA E SERGE DE PAHLEN. UN OSPITE DI QUEST’ULTIMO FA CONVERSAZIONE A BORDO PISCINA: ERA PUTIN” – SULLO SFONDO DELLA GUERRA DI SUCCESSIONE, IL SETTIMANALE FRANCESE RIEVOCA I COMPORTAMENTI “FANATICI” DELLA MADRE, CHE CERCÒ DI CONVERTIRE I FIGLI DI PRIMO LETTO ALLA RELIGIONE ORTODOSSA: “INFILAVA FIGURINE RELIGIOSE NELLE BORSE DEI FIGLI, LI MANDAVA IN RITIRI SPIRITUALI CON ALZABANDIERA DELL’IMPERO RUSSO” – LE PAROLE DURISSIME DI JOHN SULLA MADRE: “È UNA PERSONA NATURALMENTE VIOLENTA, PIENA DI RISENTIMENTO. IL DIALOGO È IMPOSSIBILE CON LEI...”

Estratti dall’articolo di Beatrice Parrino per “Le Point”

 

REPORTAGE LE POINT SU JOHN ELKANN

Nelle 13 pagine del reportage per “Le Point”, intitolato “Dentro l’universo segreto di John Elkann e realizzato nel corso di diversi mesi, vengono ripercorse le tappe della carriera del nipote dell’avvocato. Ma si trovano anche alcune chicche e piccoli  scoop. Ecco alcune pillole

 

Le difficoltà degli inizi: ("Il battesimo del fuoco")

Scrive Le Point: “A 28 anni si ritrova, da solo, a capo del conglomerato Fiat, co-fondato dal bisnonno nel 1899 a Torino. Lo zio, l’efficace Umberto Agnelli, era appena scomparso; qualche anno prima la famiglia aveva perso il carismatico Gianni e anche il giovane erede Giovannino, morto a 33 anni per un cancro fulminante”. «Ho ereditato soprattutto sfide e grandi responsabilità», dice Elkann. All’epoca i conti facevano girare la testa. I pessimisti predicevano la bancarotta della Fiat; gli ottimisti, una presa di controllo da parte delle banche.

 

john elkann margherita agnelli

Gli anni del rilancio:

Elkann dichiara: «Dal 2004, con l’arrivo di Marchionne, le cose sono cambiate, non perché i problemi, le difficoltà o la complessità siano scomparsi, ma per il modo in cui li abbiamo affrontati […]. Non volevamo più vivere in un mondo di fiabe, ma nella realtà.»

 

Sulle società del gruppo Exor

Elkann: «Il nostro lavoro consiste nell’essere competitivi, e l’America è il nostro più grande mercato. Non provo alcun sentimento di insicurezza. Guardate: Fiat è diventata FCA e poi Stellantis… L’importante è porsi un’ambizione realistica e avere l’umiltà di capire cosa significa essere pronti a competere.»

 

Il nuovo CEO di Stellantis

lapo ginevra e john elkann

Sul tema della figura che dovrà sostituire Carlos Tavares alla guida di Stellantis, Le Point richiama alcune scelte di Amministratori Delegati precedenti, come Sergio Marchionne per Fiat e Benedetto Vigna per Ferrari, e raccoglie il parere di Delphine Arnault, a capo di Dior, uno dei marchi di LVMH, che afferma: «John Elkann fa spesso scelte audaci e coronate da successo. La sua capacità di individuare talenti mi ha sempre colpita.»

 

Juventus

Definita "religione di famiglia", Le Point ripercorre la storia recente della Juventus dalla fine della presidenza di Andrea Agnelli ai festeggiamenti per i 100 anni di proprietà, fino alla gestione di Maurizio Scanavino, che sulla Juventus di oggi dichiara:

«Il progetto resta molto ambizioso e competitivo … È più in linea con la realtà. Abbiamo ancora campioni, giocatori forti. Puntiamo di più sui giovani del nostro centro di formazione.»

 

Vicenda eredità

REPORTAGE LE POINT SU JOHN ELKANN

L’articolo dedica ampio spazio alla vicenda dell’eredità Agnelli, che dura da 20 anni. Emergono nuovi dettagli sui tentativi – inutili – di conciliazione compiuti da John Elkann («Ho moltiplicato i tentativi nella speranza di ritrovare la pace, l’ultimo dopo il decesso di mia nonna. Ho fatto visita a mia madre»), e poi altri fatti che i fratelli Elkann rievocano sul comportamento della madre: sugli anni in cui la madre Margherita cercava di convertire i figli alla religione ortodossa (Le Point scrive «Margherita infilava figurine religiose nelle borse dei suoi figli, li mandava in ritiri spirituali con alzabandiera dell’Impero russo»), Elkann ricorda: «Fanatismo religioso, bigottismo. Voleva farci aderire all’universo ortodosso di suo marito e imporcelo, in un certo senso, perché lui ci accettasse. Invano.»

 

JOHN, LAPO, ALAIN E GINEVRA ELKANN

La sorella Ginevra dichiara: «Mia madre era una donna dai nervi fragili.» E sul rapporto della madre con il fratello John, ancora Ginevra aggiunge: «Nel momento in cui lui aveva più bisogno di lei, quando si è ritrovato solo con Fiat, lei gli ha voltato le spalle.»

 

Sulla madre, John Elkann dice: «È una persona naturalmente violenta, piena di risentimento. Denigrava nostro padre… Il dialogo è impossibile con lei. Di fronte a questa incapacità, sfociava nella violenza, verbale o fisica. Non sopporta di non avere ragione. La minima opposizione finiva con una punizione. La situazione è peggiorata con la sua nuova vita: avere questi tre figli da un precedente matrimonio era un problema.»

Alla domanda: «Si trattava di schiaffi?» Elkann risponde: «Di più. Più di tutti, è stato Lapo a subire.»

 

Putin ospite di Serge de Pahlen a Villar Perosa

margherita serge de pahlen

Le Point riporta nuove rivelazioni anche sul secondo marito di Margherita: dopo aver ripreso le accuse della giornalista del FT Catherine Belton, che nel suo libro Amis de Poutine (Talent Éditions) ricostruiva i legami di Serge de Pahlen con il KGB, il settimanale rivela un fatto inedito: «Una scena riaffiora dal passato. Si svolge a Villar Perosa, culla degli Agnelli. La proprietà familiare è piena di gente; Gianni è lì, sua moglie anche, così come Margherita e Serge de Pahlen. Un ospite di quest’ultimo fa conversazione a bordo piscina – sport, cucina… Era Vladimir Putin.»

 

Elon Musk

margherita serge de pahlen e i figli

Scrive Le Point: “In una sera di giugno 2023, Elkann riceve un messaggio da Musk. Non è sul pianeta rosso ma a Parigi, come l’italiano. Il texano fatica a gestire il jet-lag. Cala la notte. E se Elkann lo raggiungesse per una passeggiata lungo la Senna? Musk vuole vedere l’ambasciata del Sudafrica, il suo paese natale. Il torinese lo raggiunge, con una bottiglia di grappa sotto il braccio.

«Cheers, Elon! – Salute, John.» Una volta, due volte, x volte… La serata dei boss di SpaceX ed Exor si conclude all’alba.”

 

Juve

vladimir putin

In una libreria di Parigi, Elkann è avvicinato da una vocina sottile:

«Conosci Ronaldo?»

Dietro una pila di libri, il suo connazionale prosegue: «Quando ho saputo che è andato via dalla Juve, non ho dormito.»

Elkann chiede: «Quanti anni hai?»

Risposta: «6. Avevo 3 anni quando è partito.»

 

Personalità intervistate Lunga la lista di personalità intervistate dall’autrice dell’inchiesta, Beatrice Parrino:

Axel Dumas, della dinastia Hermès («Stare con John è una lezione di modestia»), Gildo Zegna, Alexandre Mérieux (BioMérieux), Ajay Banga (presidente della Banca Mondiale), Jeff Bezos («John dedica molto tempo, in modo metodico e riflessivo, a formare le sue opinioni e a valutare l’impatto potenziale delle tendenze future sulle sue aziende. La finezza e la rigorosità della sua analisi sono impressionanti»); Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea («In periodi di grande crisi, quando non si sa bene dove stanno andando le cose, ho bisogno di contatti di fiducia. Lui è uno di questi»), e poi Fabiola Gianotti, Charles Leclerc, Giovanni Soldini.

LE POINT - COPERTINA DEL NUMERO CON IL REPORTAGE SU JOHN ELKANN

JOHN ELKANN CON LA MADRE MARGHERITA AGNELLI AL SUO MATRIMONIO CON LAVINIA BORROMEO MARGHERITA AGNELLI E SERGE DE PAHLEN IN TENDER ALL ISOLA DI CAVALLO - FOTO CHI MARGHERITA AGNELLI E SERGE DE PAHLEN IN TENDER ALL ISOLA DI CAVALLO - FOTO CHI

REPORTAGE LE POINT SU JOHN ELKANN

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...