vladimir putin italia

LE IMPRESE ITALIANE NON SI FANNO TANTE FISIME SULL'UCRAINA – LA VIDEOCONFERENZA DI PUTIN CON I BIG DELLE AZIENDE DEL NOSTRO PAESE È DIVENTATA UN CASO INTERNAZIONALE. IL GOVERNO HA CHIESTO DI NON TENERE L’EVENTO CHE, NONOSTANTE ALCUNE DEFEZIONI, SI FARÀ –  NON POSSIAMO PERMETTERCI DI FARE TANTO GLI SCHIZZINOSI, VISTO CHE L'INTERSCAMBIO CON LA RUSSIA VALE 17 MILIARDI. E SULLO SFONDO C’È LA RICHIESTA DI FAR APRIRE I RUBINETTI DEL GAS A PUTIN – STARACE, ORCEL, TRONCHETTI, BARILLA, MARCEGAGLIA, GALATERI: I NOMI CONFERMATI - IL PORTAVOCE DI PUTIN, PESKOV: "SONO INCONTRI DI NATURA SISTEMICA, NON CI SONO LEGAMI CON L'UCRAINA"

vladimir putin

1 - L'ARTICOLO DEL "FINANCIAL TIMES" SULLA VIDEOCONFERENZA DI PUTIN CON LE AZIENDE ITALIANE

https://www.ft.com/content/e43a2328-48cb-474e-9ac1-5fac78ad0c55

 

2 - DAGO-IERI: PUTIN INTERVERRÀ A UN INCONTRO VIDEO CON IL MEGLIO DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/mentre-stiamo-appesi-rosa-centrodestra-dubbi-letta-297409.htm

 

3 - CREMLINO,INCONTRI IMPRESE PERIODICI, NESSUN LEGAME UCRAINA

dmitry peskov

(ANSA) - RL'incontro online tra il presidente russo Vladimir Putin e rappresentanti di imprese italiane in programma oggi "non ha a che fare con ciò che sta accadendo in Ucraina e le sanzioni contro la Russia". Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Sergiei Peskov. "Questi incontri sono di natura sistematica, e non solo con gli imprenditori italiani, ma anche con le più grandi imprese provenienti da altri Paesi. Questo non è collegato con la situazione attuale, non è collegato a nessuna delle sanzioni", ha sottolineato il portavoce del Cremlino.

 

4 - I BIG DELLE AZIENDE ITALIANE E LO ZAR OGGI LA TELECONFERENZA DELLA DISCORDIA

Gianluca Paolucci per "la Stampa"

 

«Una situazione grottesca», si lascia scappare un funzionario governativo. Di certo la videoconferenza tra Putin e alcuni dei bei nomi dell'imprenditoria italiana, in programma per oggi, è un caso a livello internazionale.

 

antonio fallico 2

Oggetto dell'incontro, spiega un comunicato del Cremlino, «le prospettive di ulteriore espansione dei legami di affari tra i due paesi». Mentre la Russia prepara l'invasione dell'Ucraina e Nato e i nostri partner europei studiano le contromisure.

 

Il governo ha anche chiesto in extremis di non tenere l'evento, confermano fonti di Palazzo Chigi. E ieri sera, dopo le conferme del pomeriggio, sarebbero arrivate una serie di defezioni per effetto della «moral suasion» del governo.

 

Il panel dei partecipanti da parte italiana, in possesso de La Stampa, comprende anche i big di partecipate pubbliche come l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace e il numero uno di Saipem, Francesco Caio (in dubbio ieri sera).

FRANCESCO STARACE A CERNOBBIO

 

Non ci sarà l'ad di Eni, Claudio De Scalzi, con il gigante petrolifero rappresentato dal vicepresidente - con passaporto italiano e russo - Ernesto Ferlenghi.

 

Confermati a ieri sera anche Andrea Orcel, a capo di Unicredit, il presidente di Generali Gabriele Galateri, Emma Marcegaglia, Andrea Clavarino di Coeclerici, Francesco di Amato di Maire Technimont, Gianpiero Benedetti di Danieli, Guido Barilla, Luigi Scordamaglia di Cremonini.

 

andrea orcel

Presenta anche Antonio Fallico, numero uno di Intesa Russia e grande tessitore di relazioni tra Mosca e il mondo impreditoriale italiano, nella sua veste di presidente dell'associazione Conoscere Eurasia. Fonti diplomatiche italiane si sono affrettate a precisare che si tratta di una iniziativa privata e non ci sarà nessun rappresentante della Farnesina.

 

Anche se in una prima versione dell'evento era presente il nome, tra i partecipanti, dell'ambasciatore italiano a Mosca - nonché fratello del top manager Enel - Giorgio Starace.

 

GIORGIO STARACE

A fare gli onori di casa, il presidente di Pirelli nonché co-presidente del comitato impreditoriale italo-russo, Marco Tronchetti Provera. E Vincenzo Trani, presidente della Camera di commercio italo-russa e principale azionista di Delimobil, società di car sharing attiva in Russia che ha nel board anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

 

Si tratta di «un'occasione di dialogo fattivo senza retorica politica», ha detto lo stesso Trani. Sta di fatto che la conferenza arriva poche ore dalla telefonata di del presidente Usa Joe Biden a una serie di leader europei trai quali Mario Draghi.

 

E mentre Usa e Ue preparano l'estensione delle sanzioni e contromisure drastiche. «Sono state confermate l'importanza di mantenere il più stretto coordinamento tra gli alleati e l'esigenza di una risposta comune», recitava un comunicato di Palzzo Chigi a proposito della telefonata con Biden. Ce n'è abbastanza per definire la conferenza prevista per oggi «grottesca».

 

VINCENZO TRANI 1

5 - LE IMPRESE ITALIANE IN VIDEOCALL CHIEDONO AL CREMLINO PIÙ GAS

Francesco Bisozzi per "il Messaggero"

 

Vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e le principali imprese italiane. Sullo sfondo, la crisi in Ucraina che corre e le tensioni sul gas che crescono. L'incontro, in programma da novembre, si svolgerà oggi in videoconferenza e coinvolgerà una delegazione di imprenditori e manager italiani di spicco come Francesco Starace, ceo di Enel, Andrea Orcel, ceo di UniCredit, Antonio Fallico, presidente di Intesa Sanpaolo Russia.

 

emma marcegaglia

Non parteciperanno invece Claudio Descalzi, amministratore delegato dell'Eni, e Marco Alverà, numero uno di Snam. Promosso e organizzato dalla Camera di commercio italo-russa, in collaborazione con il Comitato imprenditoriale italo-russo presieduto dal vicepresidente e ad di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e da Dmitry Konov, ceo del colosso petrolchimico russo Sibur, il confronto si focalizzerà sulla crisi energetica ma non solo.

 

INCONTRI PERIODICI

tensione alle stelle russia ucraina

In realtà non è la prima volta che Putin incontra una delegazione di imprenditori stranieri: lo aveva già fatto in precedenza con gli imprenditori francesi e tedeschi. Ma nell'attuale contesto geopolitico, con Stati Uniti ed Europa che si preparano a colpire la Russia con nuove sanzioni in caso di mancata de-escalation sul fronte ucraino, l'incontro quasi vis-à-vis (sia pure a distanza) con i protagonisti del tessuto imprenditoriale italiano assume una rilevanza strategica maggiore e apre a un nuovo canale di dialogo anti-crisi.

 

Tronchetti Provera

«L'incontro di oggi rappresenta un'occasione di dialogo fattivo senza retorica politica», ha spiegato il presidente della Camera di commercio italo-russa Vincenzo Trani. L'imprenditore è a capo della società di car sharing russa Delimobil, nel cui consiglio di amministrazione siede anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

 

Il presidente della Camera di commercio ha inviato personalmente a suo tempo una lettera a Putin con la richiesta di organizzare un incontro con gli imprenditori e le aziende italiane che operano e investono in Russia: «Per noi è fondamentale stimolare il dialogo economico-imprenditoriale tra i due Paesi. Il contatto diretto avrà due effetti importanti: servirà a garantire la sicurezza degli investimenti in Russia e a sottolineare la disponibilità di Mosca, nonostante la situazione politica, a sviluppare il business internazionale».

incontro virtuale joe biden vladimir putin

 

 Già in passato gli imprenditori made in Italy si erano schierati contro le sanzioni anti-Putin, anche perché il forte interscambio commerciale tra Russia e Italia può rivelarsi una chiave per ottenere più energia dallo zar.

 

L'attenzione delle imprese italiane in questo momento è tutta rivolta ai costi delle bollette schizzati alle stelle, complice la politica di Mosca che utilizza i suoi rubinetti del gas per mettere sotto pressione l'Europa. Gli extra costi legati ai rincari costeranno quest' anno alle aziende italiane 37 miliardi di euro, secondo i calcoli di Confindustria.

Deepfake di Vladimir Putin

 

I TEMI AL CENTRO

Tra i temi al centro del colloquio vi saranno anche il rafforzamento delle relazioni imprenditoriali ed economiche, la visione strategica degli investimenti italiani nella Federazione Russa, l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane, nonché la possibilità di dialogare al fine di estendere la collaborazione nel campo della formazione, della ricerca e dell'innovazione, anche green, dove l'Italia è principale partner in termini di tecnologia e know-how.

ucraina

 

Roma, assieme a Parigi e Berlino, rimane per adesso prudente sulle ipotesi di sanzioni punitive nei confronti della Russia e ritiene ancora possibile una de-escalation con il dialogo.

 

vladimir putin

Al Financial Times, Alexander Gabuev, membro anziano del think thank Carnegie Moscow Center, ha spiegato che «in Russia in questo momento sembra che vedano l'Italia come un anello flessibile nell'Ue su cui fare leva per indebolire la politica delle sanzioni europee nel caso ci fosse una seria escalation militare in Ucraina».

 

L'Italia figura tra i principali partner commerciali della Russia: nei primi 9 mesi del 2021 l'interscambio tra i due Paesi è aumentato di oltre il 43% rispetto allo stesso periodo del 2020, arrivando a 17 miliardi di euro, e i dati annualizzati ipotizzano un ritorno ai dati pre-crisi. Le importazioni russe dall'Italia sono state pari a 8,7 miliardi di dollari, con un aumento del 26,48% sempre riferito ai primi 9 mesi del 2021. L'Italia è all'8° posto tra tutti i partner commerciali della Russia.

esercitazioni esercito ucraino ATTACCO HACKER AI SITI DEL GOVERNO UCRAINOtruppe russe ammassate al confine con l ucraina volodymir zelensky con i soldati ucraini soldati russi in bielorussia

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…