
IL MERCATO È LIBERO MA SOLO QUANDO MI PARE A ME - IN GERMANIA MANDANO SEGNALI NEGATIVI AL NUOVO GRUPPO DEI BERLUSCONES, QUEL ''MEDIA FOR EUROPE'' CHE SI BASA SU TRE GAMBE: ITALIANA (MEDIASET), SPAGNOLA (MEDIASET ESPANA) E TEDESCA (PROSIEBENSAT), CON TESTA OLANDESE. SEMPRE CHE IL DITINO FRANCESE (BOLLORÉ) NON RIESCA A METTERSI DI TRAVERSO
Giovanni Pons per ''la Repubblica''
In Germania la creazione di un polo televisivo europeo a trazione italiana è un progetto ancora difficile da digerire. Lo dimostrano le dichiarazioni di ieri del nuovo ceo di ProsiebenSat, il gruppo bavarese di cui Mediaset controlla il 25%, l'imprenditore ceco Daniel Kretinsky il 12% e il fondo Kkr il 5%: «Una aggregazione tra broadcaster europei porterebbe poche sinergie», ha detto Rainer Beaujean.
Forse per rispondere a Marco Giordani, cfo di Mediaset, che in un'intervista a Der Spiegel di sabato scorso ha detto che il nuovo management dovrà dimostrare di avere una strategia vincente e che comunque, nel mondo televisivo di oggi, le sinergie non si realizzano sui contenuti ma su quel 35% di costi rappresentato da tecnologia, software, dati, dove si può risparmiare fino al 30% del totale.
Tradotto: il 25% di ProsiebenSat confluirà sotto il cappello della holding Mfe non appena il tribunale spagnolo respingerà l'ultimo ricorso della francese Vivendi, secondo socio di Mediaset. E a quel punto il polo europeo potrà nascere e poggiarsi su tre gambe, Italia, Spagna e Germania, ma dovrà dimostrare di avere fiato lungo per stare dietro a colossi mondiali come Netflix e Amazon.