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AAA LAVORATORI CERCASI - IN ITALIA LE AZIENDE FANNO FATICA A TROVARE I LAVORATORI PER QUASI METÀ DEGLI ANNUNCI DI IMPIEGO - I SETTORI CON MENO PERSONALE DISPONIBILE SONO QUELLI DEI SERVIZI ALLE PERSONE E DEL COMMERCIO - INTROVABILI FARMACISTI E OPERAI SPECIALIZZATI - MA ATTENZIONE, LE PERSONE NON SONO SFATICATE: CHI CERCA UN IMPIEGO SPESSO DEVE ESSERE DISPOSTO A RICEVERE UNA PAGA DA FAME...

1 - GLI INTROVABILI DEL LAVORO

Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

STIPENDIO IDEALE

Le imprese fanno sempre più fatica a trovare personale: mancano sia operai specializzati che tecnici, mancano sia laureati in discipline scientifiche come intonacatori. Se nel corso del 2023, in media, è risultato difficile reperire il 45,1% dei 5,5 milioni di addetti di cui era prevista l'assunzione (e già eravamo 4,6 punti sopra al 2022 e ben 18,7 in più sul 2019, l'anno prima del Covid) a dicembre la quota di introvabili era già salita al 48,5%.

 

assunzione spazzini napoli 1

A gennaio un altro balzo al 49,2%, 3,7 punti in più di 12 mesi prima. In pratica, stando all'ultima indagine Unioncamere/Anpal sui bisogni formativi, su 508 mila assunzioni programmate dalle imprese ben 250 mila scontavano l'assenza di candidati oppure una preparazione insufficiente. «Nel trimestre gennaio-marzo 2024 – ha spiegato venerdì scorso ad un convegno a Bologna il ministro del Lavoro Marina Calderone - abbiamo una previsione di una richiesta di lavoratori pari a 1,4 milioni di persone: però nel contempo abbiamo tanti giovani che non studiano, non si formano e non cercano lavoro.

 

stipendio

[…] Il lavoro, lo dimostrano i più recenti dati Istat, in Italia non manca. Mancano però i lavoratori, che scarseggiano sia in termini di numeri che di competenze. Nel mese che sta per concludersi, sulle 508 mila assunzioni programmate dalle imprese (4 mila in più del gennaio 2023) a guidare la domanda erano i settori dei servizi alle persone e del commercio, rispettivamente con 70 e 68 mila offerte di lavoro. […]

 

Tra gennaio e marzo in tutto ci sarà bisogno di 1.376.120 lavoratori: 446.750 nell'industria (compresi i 150.780 delle costruzioni) e 929.370 nei servizi, ovvero 191.620 per le attività del commercio, 195.140 nel turismo, ben 370.820 nel campo dei servizi alle imprese e 171.790 nell'ambito dei servizi alla persona.

 

FABBRICA SCARPE 2

Dal Borsino delle professioni, in particolare, risultano difficili da reperire sul mercato gli specialisti nelle scienze della vita (è di difficile reperimento, infatti, ben il 91,4% di farmacisti, biologi e altri profili appartenenti a questo gruppo professionale), seguiti dagli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (72,8%), dai fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica (72,6%), dagli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (71,8%) e dai tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (70,6%).

 

fabbrica di automobili.

Per quanto pochi, 1.450 in tutto, sono di difficile reperimento (62,7%) anche i dirigenti, le professioni tecniche si assestano al 57%, gli operai specializzati al 64,9% ed i conduttori di impianti, di macchinari fissi e mobili e di mezzi al 55,8%. Molto più facile invece trovare personale non qualificato (di difficile reperimento «solo» il 35,1% delle 70.540 nuove entrate previste) al pari degli impiegati (30,6%).

 

Il fenomeno comunque non è solo italiano e il nostro Paese è in buona compagnia: secondo l'ultimo report di Manpower, leader mondiale nel campo della ricerca e selezione di personale, quello che chiamano «talent shortage», ovvero la carenza di talenti, a livello globale si attesta al 75%, con l'Italia esattamente allineata a questo dato, mentre la Spagna è al 78%, la Francia all'80% e la Germania all'82%. In cima alla classifica il Giappone, il paese dove le imprese hanno maggiori difficoltà nel coprire le posizioni aperte con una media dell'85%. […]

 

2 - "SOTTOPAGATO E POCO QUALIFICATO" ECCO PERCHÉ SI RIFIUTA UN POSTO

Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

stipendio

Se le imprese faticano a trovare personale, spiega il Censis, è anche perché in questi anni l'approccio al lavoro degli italiani è cambiato profondamente. In sintesi: bisogna lavorare per vivere e non viceversa. Secondo uno studio sul «senso del lavoro» presentato venerdì scorso a Bologna, oltre tre italiani su quattro (il 76,1%) concordano sul fatto che in Italia il lavoro c'è, ma è poco qualificato e sottopagato. [...]

 

Una leva importante per provare a risolvere i tanti squilibri tra domanda e offerta oggi presenti nel nostro mercato del lavoro (ancora tanti disoccupati e inattivi, ma le imprese non trovano competenze adeguate alle loro esigenze; tanti lavoratori anziani che, in prospettiva, non potranno essere rimpiazzati da giovani quando matureranno gli effetti più dirompenti della denatalità) secondo il Censis può essere identificata insomma nel ruolo che giocano i fattori motivazionali, qualitativi e relazionali nella ricerca di un lavoro e nel portare avanti il proprio impegno lavorativo. [...]

 

lavoro posto fisso 5

Da qui, per il Censis, emerge la spiegazione del sostanziale disallineamento fra la domanda di lavoro che proviene dalle imprese e le aspirazioni di chi cerca lavoro e desidera un impiego che rifletta i risultati del proprio investimento formativo e garantisca, di conseguenza, una retribuzione in linea con le proprie competenze. Sopra la percentuale media rilevata (76,1%), si collocano in particolare i laureati (77,2%), i lavoratori più anziani (77,1%) e le donne (76,8%), mentre un po' meno propensi a condividere questa opinione (70,6%) sono le persone che un lavoro lo stanno cercando.

lavoro posto fisso 3

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