BANCA INTESA SI CHIAMA FUORI DAL ''SOLE''. IL PIANO DI MOSCETTI E’ “IRREALIZZABILE” – E FOSSA AVREBBE CONTATTATO MEDIOBANCA – I CONSIGLI DI MICCICHE’: TOGLIETE IL TETTO DEL 2% DEI PRIVATI, UN’AZIENDA SI CONTROLLA ANCHE CON MENO DEL 50% - GENTILI VUOLE ALTRI 6 MESI DI DIREZIONE
DAGOREPORT
Filtrano brutte notizie per il Sole 24 Ore. Si racconta che Banca Intesa sia interessata a non aderire al programma di salvataggio del quotidiano della Confindustria. Ha giudicato il piano di Moscetti “irrealizzabile”.
Vista la situazione, Giorgio Fossa da chi poteva andare, se non dalla concorrenza? Così, si mormora, si vocifera, si bisbiglia, che il presidente dell’azienda editoriale abbia incontrato (in modo quasi clandestino, sottolineano chi segue l’operazione) Alberto Nagel per elaborare una soluzione alternativa a quella presentata a Banca Intesa.
Nei suoi pellegrinaggi nei santuari finanziari, Fossa avrebbe visto (in modo informale) anche Gaetano Miccichè di Banca Imi. Questa volta, però, solo per raccogliere consigli. Il più importante di tutti sarebbe stato l’invito a rimuovere il tetto del 2% quale partecipazione massima nell’azionariato del Sole per i soci “privati”.
GAETANO MICCICHE DG INTESA S PAOLO
Miccichè gli avrebbe anche spiegato che la Confindustria riuscirebbe a controllare la testata anche se scendesse sotto il 50% (oggi è sopra il 60%). Senza il tetto del 2% sarebbe più facile individuare imprenditori pronti a mettere risorse fresche nel quotidiano, così da costituire uno zoccolo duro di azionariato.
Infine, Guido Gentili avrebbe chiesto alla proprietà del Sole di allungare di altri sei mesi il suo contratto per la direzione del giornale.