ita airways msc lufthansa

“ITA” NUOVA - È SEMPRE PIÙ VICINO L’ACCORDO PER L’INGRESSO DI MSC E LUFTHANSA NEL CAPITALE DELLA COMPAGNIA NATA DALLE CENERI DI ALITALIA: IERI IL GOVERNO HA PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO PER L’APERTURA DEL CAPITALE DELLA COMPAGNIA E COSÌ LA LUNEDÌ LA DATA ROOM SARÀ ACCESSIBILE A TUTTI GLI INTERESSATI. COMPRESE LE CORDATE AIRFRANCE-KLM E DELTA. CHE PERÒ SONO CONSIDERATE POCO PIÙ CHE AZIONI DI DISTURBO…

Gabriele De Stefani per “la Stampa”

 

ITA AIRWAYS

Accordo a un passo per l'ingresso dell'alleanza Msc-Lufthansa nel capitale di Ita Airways, la compagnia erede di Alitalia.

 

Nonostante la possibile manifestazione di interesse di altre due cordate, una delle quali formata da Air France-Klm e un fondo di investimento e l'altra guidata da Delta, le trattative condotte nelle ultime settimane dai vertici di Ita con il gruppo della famiglia Aponte e la compagnia tedesca sono in fase molto avanzata.

 

lufthansa

Ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri per l'apertura del capitale della compagnia e così tra oggi e lunedì la data room sarà accessibile a tutti i gruppi interessati.

 

fabio lazzerini e alfredo altavilla di ita airways 8

Un passaggio che dovrebbe rivelarsi più formale che sostanziale, sia perché una compagnia nata da pochi mesi riserva poche sorprese nei propri archivi, sia per l'intesa di massima raggiunta tra il management guidato dal presidente Alfredo Altavilla e la cordata Msc-Lufthansa per rilevare una quota vicina al 35-40% del capitale per una cifra tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro, con il Tesoro che rimarrebbe azionista.

 

Le manifestazioni di interesse di altri gruppi vengono considerate da fonti vicine al dossier delle azioni di disturbo che difficilmente evolveranno in passi concreti.

gianluigi aponte msc

 

Ieri a rompere il silenzio è stata Lufthansa: «Creare una partnership con Ita è il nostro obiettivo strategico e stiamo guardando ai dettagli», ha detto l'amministratore delegato Carsten Spohr nel corso della conferenza annuale, in cui è stato reso noto che nel 2021 il gruppo tedesco ha ridotto le perdite di un terzo, a 2,2 miliardi di euro, dopo aver trasportato 47 milioni di passeggeri, il 29% più che nel primo anno del coronavirus, ma quasi 100 milioni meno del 2019.

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA

 

I risultati migliori sono arrivati dal cargo: non a caso il segmento su cui la cordata con Msc vuole puntare per lo sviluppo della futura Ita.

 

«L'Italia è il più importante mercato in Europa per noi, su base globale è secondo solo agli Usa, è un mercato strategico e pensiamo che Lufthansa sia il giusto partner per Ita», ha aggiunto Spohr.

 

Fra le diverse opzioni possibili, il manager tedesco ha citato eventuali «airlines commerciali o attività di investimento per quote di minoranza».

gianluigi aponte 8

ita airways aereo dedicato a totti

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA 1il personale della lufthansa

ita airwaysITA AIRWAYS RISPONDE AL CEO DI RYANAIR MICHEAL OLEARYITA AIRWAYS DEDICA UN AEREO A FRANCESCO TOTTI

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…