ITALIA IN SVENDITA – “BORSA ITALIANA”, LA SOCIETÀ CHE CONTROLLA PIAZZA AFFARI, FINIRÀ IN MANO AI FRANCESI? – DA TEMPO SI VOCIFERA CHE IL LONDON STOCK EXCHANGE SE NE VOGLIA SBARAZZARE E A ESSERE MOLTO INTERESSATA SAREBBE LA SOCIETÀ CHE GESTISCE PARIGI. IL COPASIR È IN ALLARME E A PALAZZO CHIGI SI PENSA DI ESTENDERE IL GOLDEN POWER
Fabio Martini per “la Stampa”
I segnali di una "tempesta perfetta" si stanno intensificando. Segnali a volte trasparenti e a volte sotterranei, ma tutti convergenti nella stessa direzione: sull' Italia - indebolita dal coronavirus e da un debito pubblico che assumerà proporzioni mai viste - si stanno annidando appetiti attorno a imprese strategiche: grandi banche ma anche la proprietà di Borsa italiana, la società che controlla Piazza Affari.
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Si stanno dunque creando le premesse per un cambio di stagione, come quello che nel 1992-93 portò a diversi passaggi di "proprietà" in realtà economiche di prima grandezza? Una cosa è certa: il moltiplicarsi di questi segnali sta spingendo alla reazione e alla massima vigilanza le principali istituzioni italiane preposte alla sicurezza nazionale: il governo, i Servizi, il Copasir. Proprio il Comitato parlamentare per i Servizi ha predisposto un ciclo di audizioni al massimo livello: Banca d' Italia, Borsa Italiana, amministratori delegati di grandi banche e l' Aise, il ramo dei Servizi preposto alla "sicurezza esterna".
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Perché stavolta più che mai le insidie maggiori arrivano proprio dall' estero. Certo, la Russia. Certo, i cinesi. Ma stavolta - ecco la notizia - l'"appetito" arriva da vicino, da vicinissimo: dai cugini francesi. Già da diverse settimane negli ambienti finanziari si registrano movimenti di interesse provenienti d' Oltralpe su alcune banche italiane e su un gioiello come Generali. E sempre a Parigi porta un' altra pista: quella dei possibili acquirenti di Borsa Italiana, la società che controlla Piazza Affari.
Borsa di Parigiemmanuel macron annuncia il lockdown per il coronavirus 1
Dopo la fusione con la Borsa di Londra, dal 2007 Borsa Italiana è di proprietà del London Stock Exchange Group e già da tempo si vocifera di un take over di una struttura che è centro nevralgico di informazioni sulle imprese quotate e alla quale sarebbe interessata la società che gestisce la Bourse de Paris. Obiettivo banche Ovviamente le insidie maggiori riguardano asset strategici come l' Eni e come alcune delle banche più solide, non soltanto la leader, Intesa San Paolo, ma quelle considerate più attaccabili, come Unicredit e Mediobanca.
Ecco perché da giorni a palazzo Chigi si sta lavorando ad estendere, attraverso il decreto legge in gestazione, il golden power almeno provvisoriamente alle attività economiche ritenute essenziali per l' emergenza coronavirus: banche, assicurazioni, infrastrutture sanitarie, agroalimentare.
EMMANUEL MACRON PIZZAIOLO BY EDOARDO BARALDI
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E in queste si sta valutando anche se alzare un altro muro, analogo a quello esistente negli Stati Uniti, che consentirebbe di intervenire, ex post, su operazioni non soggette ad obbligo di notifica (ad esempio quelle provenienti dall' interno dell' Ue) ma che potrebbero rivelarsi pericolose per la sicurezza nazionale. Campagne di bots online Ma le antenne dei Servizi e del Copasir si sono alzate per motivi di ordine geopolitico su un altro fenomeno: le campagne di disinformazione dispiegate sulla Rete, che nelle ultime settimane vedono un protagonismo senza precedenti dei cinesi.
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Secondo un' analisi del Cyber Policy Center del Freeman Spogli Institute for International Studies della Stanford University sono state fatte circolare informazione indirizzate non soltanto a rimbalzare le critiche sull'«iniziale cattiva gestione dell' epidemia da parte della Cina», ma anche a deviare le colpe, per esempio verso l' Italia. Ecco perché il presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi, avendo «registrato la presenza di una campagna» sull' Italia ha incaricato Enrico Borghi del Pd di una «ricognizione sulla tema della disinformazione online da parte di entità statuali esterne».