KA-BOOM! DRAGHI CACCIA IL BAZOOKA. QUELLO VERO STAVOLTA: TASSI A ZERO, 80 MILIARDI DI QUANTITATIVE EASING AL MESE, ACQUISTO DI BOND EMESSI DA AZIENDE NON FINANZIARIE, 4 NUOVI PRESTITI ALLE BANCHE CON TASSO NEGATIVO - LA BORSA PRIMA ESPLODE OLTRE IL 4%, POI SI PLACA AL 2% - SPREAD A 109, IL MINIMO DA UN ANNO - MARIONE: ''MAGGIORANZA SCHIACCIANTE''. OVVERO UN BEL VAFFA ALLE BANCHETTE TEDESCHE
1.DRAGHI,OGGI MAGGIORANZA SCHIACCIANTE CHE SCACCIA DUBBI
(ANSA) - Le misure adottate oggi sono state approvate da una "maggioranza schiacciante" che fuga i dubbi sulla capacità di agire delle banche centrali, e della Bce in particolare. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi.
2.MILANO SUI MASSIMI (+4,2%) CON DRAGHI, UNICREDIT +10%
(ANSA) - Piazza Affari si mantiene sui massimi di seduta mentre Mario Draghi illustra le misure di politica monetaria adottate dalla Bce. Il Ftse Mib avanza del 4,17% trainato dai bancari. Maglia rosa del listino sono Unicredit (+10%) e Intesa (+8,2%).
3.MILANO RALLENTA (+2%) CON EUROPA, VALUTA PAROLE DRAGHI
(ANSA) - Piazza Affari rallenta la corsa mentre prosegue la conferenza stampa del presidente della Bce, Mario Draghi, che al momento ha escluso nuovi tagli dei tassi. Il Ftse Mib lima il rialzo al 2% appesantito da Saipem (-3,6%) ed Eni (-0,45%), in scia al prezzo del petrolio, e da Yoox (-1,6%) e Moncler (-1,8%). Il mercato sta soppesando le parole del presidente della Bce, il potenziamento del Qe e la revisione al ribasso delle stime della banca centrale su inflazione e crescita. Sotto i massimi anche le altre Borse europee: Parigi avanza dell'1,8%, Francoforte dell'1,6% e Londra dello 0,1%.
4.SPREAD BTP BUND A 109 PUNTI, RENDIMENTO A MINIMI DA APRILE
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund è in ripresa anche se resta sotto i 110 punti, mentre a Francoforte è ancora in corso la conferenza stampa del presidente della Bce Mario Draghi. Il differenziale segna 109,2 punti base e il rendimento del decennale italiano è ai minimi da aprile dello scorso anno, all'1,275%.
VIGNETTA BENNY DA LIBERO DRAGHI BAZOOKATE CONTRO LA MERKEL
- LA BCE SPIAZZA TUTTI: TAGLIA I TASSI, PORTA IL QE A 80 MILIARDI E COMPRA I BOND AZIENDALI
G.Me. per www.ilsole24ore.com
Questa volta Mario Draghi non ha deluso, anzi. La Banca centrale europea ha infatti sorpreso i mercati annunciando una serie di misure espansive di forte impatto per far fronte a stime di inflazione riviste nettamente al ribasso e a una crescita più debole del previsto: ha tagliato il tasso di riferimento (refinancing rate) dallo 0,05% a zero, quello sui depositi da -0,30 a -0,40% e la marginal lending facility dallo 0,30 allo 0,25 per cento. I nuovi tassi entreranno in vigore il 16 marzo.
Ma soprattutto ha annunciato l’incremento degli acquisti mensili di titoli di Stato da 60 a 80 miliardi a partire da aprile, la misura più attesa e potenzialmente quella dal maggiore effetto. Il programma durerà almeno fino al marzo 2017, come già deciso lo scorso dicembre, ma Draghi ha sottolineato come i tassi resteranno ai minimi a lungo, «anche ben oltre l’orizzonte temporale dei nostri acquisti» di titoli di Stato. La Bce ha anche alzato al 50% dal 33% il limite acquistabile di ciascuna singola emissione di bond.
Nel programma di Qe inoltre sono stati inseriti per la prima volta i bond denominati in euro emessi dalle aziende non finanziarie, purché abbiano un rating a livello di investimento (investment grade). Infine da giugno 2016 a marzo 2017 la Bce lancerà 4 nuove Tltro (Targeted Long Term Refinancing Operations), finanziamenti a lungo termine alle banche, con durata di 4 anni e un tasso che potrà scendere fino al livello del nuovo tasso sui depositi (-0,40%). Nel nuovo pacchetto di quattro maxi-prestiti, ha spiegato Draghi, gli istituti di credito pagheranno un tasso tanto più negativo (a partire dallo zero del tasso principale) quanto più faranno credito.
L’annuncio va decisamente oltre le attese della vigilia ed è stato subito accolto con un balzo delle Borse e una rapida discesa dell’euro sul dollaro. Sugli scudi in particolare le banche, nonostante il fatto che l’ulteriore taglio del tasso sui depositi in negativo fosse stato criticato alla vigilia da diversi istituti, soprattutto tedeschi.
Nessuno tra gli analisti si era spinto fino a immaginare una gamma di interventi così ampia. In particolare, l’aumento del Qe da 60 a 80 miliardi va oltre le attese medie di 70 miliardi, così come l’inserimento dei corporate bond nell’elenco dei titoli acquistabili dalla Bce e il taglio del tasso di rifinanziamento dallo 0,05% a zero.
Questo nutrito pacchetto di interventi arriva non a caso nello stesso giorno in cui lo staff di economisti della Bce ha anche rivisto al ribasso le stime di crescita e inflazione dell’area euro. La crescita del Pil nel 2016 è prevista ora a +1,4% contro +1,7% in dicembre e nel 2017 a +1,7 da +1,9 per cento.Ancora più drastica la revisione al ribasso per l’inflazione, che quest’anno per effetto del petrolio sarà dello 0,1% e non più dell’1% come previsto in dicembre e che nei prossimi mesi, ha detto Draghi, «potrà essere negativa».
Alla riunione di oggi, per il recente sistema di rotazione all’interno del Consiglio direttivo, non ha votato il presidente della Bundesbank Jens Weidmann e altri esponenti considerati “falchi” in politica monetaria. Draghi ha puntualizzato però che le decisioni sono state prese da una «maggioranza schiacciante» e che il sistema di rotazione dei voti non ha inciso. (G.Me.)