KKR PREPARA IL RILANCIO PER LA RETE TIM. E CDP CHE FARA'? – IL FONDO USA, CHE FINORA HA OFFERTO 18 MILIARDI CONTRO I 31 RICHIESTI DA BOLLORÈ, CHIEDE PRESTITI PER 10 MILIARDI A UN POOL DI BANCHE – C'È TEMPO FINO AL 18 APRILE PER PRESENTARE UNA NUOVA PROPOSTA D'ACQUISTO – INTANTO SCENDONO IN CAMPO I “PROXY ADVISOR”, I CONSULENTI CHE INDICANO AI FONDI COME VOTARE: ISS CHIEDE PIÙ INFORMAZIONI SULLE REMUNERAZIONE DEI MANAGER…
Estratto dell'articolo di F.Sp. per “la Stampa”
Passa anche l'ultima scadenza in vista dell'assemblea di Tim (convocata per il 20 aprile), alle prese con la difficile vendita della rete: si è chiusa con la mezzanotte di ieri la possibilità di presentare «proposte individuali di deliberazione sugli argomenti all'ordine del giorno».
Le uniche modifiche si concretizzano nella seconda candidatura per la sostituzione in cda del rappresentante (dimissionario) di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Dopo quella di Paola Bruno, presentata dal Comitato dei gestori, ovvero dai fondi, arriva quella di Franco Lombardi, presidente di Asati […]
I due schieramenti in campo continuano ad approfondire il dossier per perfezionare la documentazione prevista dalla «process letter» di Tim in vista delle nuove offerte che andranno presentate entro il 18 di aprile per essere esaminate in un cda successivo, probabilmente quello già convocato per la trimestrale il 10 maggio.
Kkr sta stringendo sulle garanzie di finanziamento con alcune banche (si parla di Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, J.P. Morgan, BofA, Credit Agricole, Natixis, Bnp Paribas). Si tratterebbe di un prestito da 8 miliardi di euro per il debito della futura società di rete e di un finanziamento revolving da 2 miliardi di euro per gli investimenti futuri della stessa. Se il fondo deciderà di rialzare, probabile che punterà ad alzare la parte equity (di capitale) dell'offerta.
Nel frattempo, in vista dell'assemblea scendono in campo i proxy advisor, i consulenti che indicano ai fondi come votare. Iss, ad esempio, vorrebbe più informazioni sulla politica di remunerazione, e nelle more consiglia di votare «contro». In particolare «sollevano preoccupazioni la mancanza di informativa sulle azioni assegnate all'ad Pietro Labriola, le quote di attrazione assegnate ai dirigenti e la scarsa informativa fornita su bonus una tantum e indennità di fine rapporto corrisposte a favore dei dirigenti», si legge nel report inviato ai clienti. […]